sabato 28 maggio 2016

Eroi...


Chi sono gli eroi dei nostri giorni? Sono le persone che stanno affogando per cercare una vita migliore.
Sarà incoscienza o coraggio, ma padri, madri incinte. con bambini, che fuggono da guerre e fame, che si buttano tra le onde senza nemmeno saper nuotare, che attraversano il deserto in viaggi inimaginabili, sono questi gli eroi della nostra epoca.
Proprio quelli che noi chiamiamo indistintamente migranti, che accogliamo e salviamo malamente in centri peggio delle case da dove provengono. Sono questi i nuovi eroi, quelli che cercano un benessere che gli é negato dai più ricchi.
Gli eroi non sono certo chi li soccore, ben equipaggiati e con salari certi, non sono le onlus che vengono da situazioni agiate con soldi
pubblici, non sono i vippetti da quattro soldi, o quegli imbecilli di trasmissioni come l'isola dei famosi (dove si simula la fame mentre accanto c'é chi la soffre davvero), non sono certo i nostri militari superpagati per esportare democrazia, non sono certo preti e parrocchie caritas che sanno fare solo l'elemosina.
No, i nuovi eroi sono quelle madri, quei padri, quei figli, che illusi da una vita migliore, si accalcano su una barca scalcinata che affonderà poco più in là.
Questi sono i nuovi eroi, non che li salva... .

Baoulé...


venerdì 27 maggio 2016

Firma per salvare Gorgona!



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 
O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. 
Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Il loro sito web é stato chiuso di forza e denunciati i componenti del comitato locale.
 I loro manufatti, come la Torre Vecchia, sono stati abbandonati alla rovina. Il loro paese al decadimento.
L'obiettivo dello Stato è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. Anzi, ha addirittura firmato un protocollo d'intesa, dandogli diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola ed per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendeti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
.
Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch

Meriem...


lunedì 23 maggio 2016

Firma per Gorgona...



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 
O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. 
Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Il loro sito web é stato chiuso di forza e denunciati i componenti del comitato locale.
 I loro manufatti, come la Torre Vecchia, sono stati abbandonati alla rovina. Il loro paese al decadimento.
L'obiettivo dello Stato è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. Anzi, ha addirittura firmato un protocollo d'intesa, dandogli diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola ed per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendeti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
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Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch

Ombrellino...unici....


Codino...


domenica 22 maggio 2016

Reveil...


Please...

Please, non voglio passare il resto della mia vita a piangermi addosso. Non voglio sopravvivere nella mediocrità. Non voglio passare il mio tempo a pensare a come pagare l'affitto, le bollette, a riempire moduli per pagare le tasse, ad accollarmi canoni di una tv che non guardo, a guardare degli imbecilli in uno schermo illuminato. Please, se c'é un dio, che mi liberi dai miei acciacchi, dai medici, dalle medicine, dai pronto soccorso, dalla polizia, dai politici e dagli ignoranti. Please, per i pochi anni di vita che mi restano - anche se fossero cento sarebbero sempe pochi rispetto all'eternità - lasciatemi vivere sereno a guardare il mare, il cielo, il sole, tutte le cose belle di questo meraviglioso pianeta. Please, troglietemi questo fardello di corpo e di società che mi angustiano... .

Firma per liberare Gorgona...

Amarcord. Zio Sergio con...


A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 
O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. 
Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Il loro sito web é stato chiuso di forza e denunciati i componenti del comitato locale.
 I loro manufatti, come la Torre Vecchia, sono stati abbandonati alla rovina. Il loro paese al decadimento.
L'obiettivo dello Stato è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. Anzi, ha addirittura firmato un protocollo d'intesa, dandogli diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola ed per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendeti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
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Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch

Fragili...

Siamo fragili, anzi fragilissimi. Attraversiamo questa breve esistenza come delle piccole meteore. Nasciamo per caso sapendo di poter morire dal momento dopo. Non sappiamo da dove veniamo, né dove andiamo. Sopravviviamo in un mondo di batteri e virus, miracolosamente. Abbiamo un corpo da 'et', che rigenera automaticamente le ferite, ma solo quelle più superficiali. Ce ne andiamo in giro su un pianeta meraviglioso, ma sentiamo il bisogno di proteggerci dalla fame e dal freddo, rinchiudendoci nel cemento per quasi tutta la nostra vita. Siamo capaci di passare l'intera nostra esistenza a soffrire, magari lavorando per comprarci una scatola con delle finestre e un pezzo di ferro che cammina, alimentato da oro nero che inquina. Uccidiamo, facciamo guerre, calpestiamo gli altri, pur di accaparrare a più non posso beni che non ci appartengono. Con le religioni, inventiamo mondi che non esistono per giustificare il nostro malaffare su questo pianeta. Chiamiamo civiltà e benessere la sopraffazione di altri popoli. Abbiamo inventato utensili che con un foro possono spegnere in anticipo le nostre vite. Ci crediamo migliori degli altri esseri viventi perché ci siamo rovinati la vita e la roviniamo agli altri, impossessandosi del cibo e poi ridistribuendolo a piccole dosi. Ci siamo organizzati in multinazionali per schiacciare l'individuo e farlo sentire inutile. Ci siamo impossessati della terra, dell'acqua e forse anche dell'aria. Viviamo tutta la vita nell'ignoranza, rimanendo stupiti quando la malattia e la morte riprendono il nostro corpo. Ci storpiamo il fisico con aberranti chirurgie plastiche, abbiamo scambiato la procreazione con l'unico momento di piacere ripetuto come delle macchine rotte. Non siamo niente, ma ci crediamo dio. L'unica bellezza che ci portiamo addosso l'abbiamo affogata nel rumore e nell'ignoranza. Scriviamo libri inutili perché l'unica pagina da leggere é già davanti a noi. Creiamo miti di cartapesta, viviamo in un mondo immaginario creato sul nulla. Siamo una barca di carta in un oceano di bellezza, ma rimaniamo aggrappati alla nostra sopravvivenza. Sopravviviamo grazie alla nostra incoscienza, alla nostra superficialità ed ignoranza. Siamo fragili, anzi fragilissimi... .

sabato 21 maggio 2016

Colonna...


Chiedo scusa...

Voglio chiedere scusa ai miei figli. Voglio chiedergli scusa per avergli permesso un'esistenza finita, un'esistenza della quale non conosciamo lo scopo. Sì, é vero che, a mia insaputa, questa esistenza é un dono meraviglioso, che può essere bellissima, ma anche bruttissima. Per questo voglio chiedergli scusa, perché nella mia ignoranza non ho ora gli strumenti per renderLa felice e vera, una possibilità che é ora nelle loro mani. Per questo, per questo motivo per il quale mi sento in colpa, vi chiedo scusa. Non per le malattie, la lotta per la sopravvivenza, la sopraffazione, la cattiveria, l'ignoranza e tante altre facce di una medaglia, a volte insopportabile, che dovrete affrontare in questa meravigliosa avventura, ma per l'inevitabile fine a cui siete destinati e sono destinato, che solo una vera Conoscenza potrà consolare. Per questo voglio chiedervi scusa, per un troppo amore che non può accettare un amore interotto...

Soul...


Gorgona for free...



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 
O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. 
Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Il loro sito web é stato chiuso di forza e denunciati i componenti del comitato locale.
 I loro manufatti, come la Torre Vecchia, sono stati abbandonati alla rovina. Il loro paese al decadimento.
L'obiettivo dello Stato è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. Anzi, ha addirittura firmato un protocollo d'intesa, dandogli diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola ed per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendeti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
.
Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
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No mother...


venerdì 20 maggio 2016

Frères...


Illusion...

Tutta la nostra vita é tesa a sopravvivere il più possibile, non importa come, basta morire il più tardi possibile e, possibilmente, in buona salute. Tutta la nostra civiltà poggia su questi pochi anni di vita, mentre prima e dopo di noi, là fuori, e anche dentro. c'è una vita infinita... . Ormai i nostri corpi sono come dei robot, con i nostri organi interscambiabili, con chirurgie che ci fanno dei mostri pur di apparire giovani. Per pochi decenni di vita mettiamo su ospedali, cliniche, medicine, emergenze, pur di ritardare quel momento, quello finale. Ma per fare cosa, poi? Forse sarebbe meglio curare proprio quella parte infinita e non quel corpo decrepito che ostentiamo a tenere in vita per paura di ciò che non abbiamo voluto conoscere... .

Garfagnana...


giovedì 19 maggio 2016

Gorgona for gorgonesi...



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 
O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. 
Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Il loro sito web é stato chiuso di forza e denunciati i componenti del comitato locale.
 I loro manufatti, come la Torre Vecchia, sono stati abbandonati alla rovina. Il loro paese al decadimento.
L'obiettivo dello Stato è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. Anzi, ha addirittura firmato un protocollo d'intesa, dandogli diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola ed per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendeti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
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Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch

Olanda...

In Olanda hanno aperto le carceri per accogliere i rifugiati. Ma non per metterli in prigione, ma per ospitarli, lasciando le porte delle celle aperte. Eh sì, perché in Olanda le maggior parte delle prigioni sono vuote. Non ci sono detenuti perché non si commettono reati. Eppure in Olanda la droga è libera, ci sono quartieri ad hoc dove si può vendere il proprio corpo e nessuno é senza un reddito. Insomma, il contrario del nostro Paese proibizionista, dove comanda il Vaticano, se rimani senza lavoro fai il barbone e al massimo mangi alla caritas, dove ti sbattono dentro per uno spinello, ci si prostituisce per strada e le carceri sono piene e fanno schifo, ospitando molti in attesa di giudizio e con misure cautelari assurde. Ma vuoi vedere che liberalizzare paga?

Richard...


Ciao Marco...

Un ciao sincero a Marco Pannella glielo dobbiamo. Non é che mi fosse particolarmente simpatico, ma ha attraversato la storia italiana e anche la mia vita in modo trasversale. Lo cercai, nella storica sede di via di Torre Argentina quando la frequentava anche un certo Rutelli, il belloccio del momento, intorno ai vent'anni. Ma per me era oltre, anche se anch'io lo ero, eccome. Gli dobbiamo le più importanti lotte civili che, senza di lui, forse non si sarebbero mai affermate. Egocentrico, essere radicale significava stare sotto di lui, senza se e senza ma. A volte patetico, soprattutto negli ultimi anni, ha sempre avuto il rispetto delle istituzioni, che non lo capivano ma non potevano farne a meno. Un suo digiuno faceva notizia, quelli degli altri no. Ciao Marco, grazie per quello che hai fatto per migliorare la nostra vita quotidiana... .

Madre e figlia...

Amarcord....Rita e Amelia...

mercoledì 18 maggio 2016

Gorgona free..


A nattelli per le occhiate....

A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 
O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. 
Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Il loro sito web é stato chiuso di forza e denunciati i componenti del comitato locale.
 I loro manufatti, come la Torre Vecchia, sono stati abbandonati alla rovina. Il loro paese al decadimento.
L'obiettivo dello Stato è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. Anzi, ha addirittura firmato un protocollo d'intesa, dandogli diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola ed per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendeti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
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Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
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