mercoledì 23 dicembre 2015

In esilio...Firma per salvare Gorgona...


Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.




A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
L'obiettivo è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento. 
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini o di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi elettori. 
Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non averla protetta ed essersi resi responsabili della scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti. 
L'obiettivo finale é di ripopolarla con i discendenti autoctoni.
.
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è purtroppo già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio (sempre gli stessi) non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. Per ora non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 

Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch

Ipocrisia natalizia...

Oggi, dalla mia finestra che da sul centro storico del paesino dove vivo, guardavo tre africani che parlavano a voce alta tra loro. Di solito vendono calzini o chiedono l'elemosina. Sono stati un'oretta a parlare a voce alta in qualche idioma locale a me sconosciuto, molto animatamente. Di solito rasentano i muri cercando di raccogliere le briciole del nostro benessere, umiliandosi e facendo finta di fare 'buana', senza farsi notare troppo o sbraitare . Ma quando sono tra di loro parlano delle loro cose e, forse molti non lo sanno, sono esseri umani come noi, che hanno le loro famiglie che li aspettano e che forse passeranno delle feste più povere di noi cosiddetti benestanti.
Quello che mi divertiva, guardandoli dalla finestra, era vedere le espressioni degli italiani che gli passavano accanto, tutti ingioiellati, intenti a comprare la carne migliore a 30 euro al chilo dal macellaio di grido del paese o a fare gli ultimi regalini da 100 euro e passa. Quasi tutti, gli italiani che poi andavano alla porta santa della cattedrale a pregare il salvatore, li guardavano schifati, magari qualcuno gli dava anche qualche centesimo, sicuro di fare una buona azione natalizia, per poi guardarli, come per dire: "Ora però scansatevi di lì e non gridate troppo, che date noia al nostra natale...".
Ma come, mi chiedevo da laico convinto, non sono questi quei poveri che il Papa e Gesù della loro religione dicono che devono amare, quegli ultimi di cui si parla nei vangeli?!? Ma questa chiesa, questo natale, questi attraversatori di porte sante, non si rendono conto che hanno davanti proprio quelli che il loro Gesù diceva che entreranno nel loro regno dei cieli?

martedì 15 dicembre 2015

Un reddito per vivere!

Reddito di cittadinanza in Italia e reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno!

C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

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domenica 13 dicembre 2015

Porte sante...

Che giubileo ragazzi! 1800 poliziotti per aprire un'altra porta santa a San Giovanni a Roma. Ne ho viste aprire, di porte sante, anche nei paesini, tipo quello dove vivo io. Cioé, se passi sotto una di queste porte, di solito l'entrata principale di chiese famose, sei mondato dei tuoi peccati, se ho capito bene. Peccati che ricomincerai a fare un attimo dopo, perché é impossibile vivere senza fare peccati alla cristiana... . Non voglio offendere nessuno, ma di minchiate questa religione ne dice a iosa. Quello che non capisco é come buona parte della popolazione ci creda, con tanto di prelati sempre più arroganti, viziosi e che non rappresentano proprio nessuno, tantomeno un dio da loro inventato a loro immagine e somiglianza... .

venerdì 11 dicembre 2015

La scelta

L'essere umano non é felice perché la sua scelta di vita é sbagliata. Fa esattamente l'opposto di quello che dovrebbe fare. Invece di dedicare la sua breve esistenza fisica a ricercare e vivere ciò che é eterno, si attacca a pochi decenni di vita, cerca di renderli il meglio possibile, per poi comunque morire, non importa se a 50 e 200 anni - magari nell'utopia che un giorno scoprirà come rimanere sempre vivo fisicamente - perché rispetto all'eternità é nulla. La scelta giusta é rimanere con ciò che é, che non é stato creato, che sarà per sempre. Lì risiede la felicità, la gioia e la consapevolezza. Miliardi e miliardi di esseri umani sono passati su questa terra, ma noi ci stupiamo se qualcuno attorno a noi muore - quelli lontano da noi nemmeno li consideriamo - quando é il morire che é naturale, non il vivere. Poi studiamo la storia, cerchiamo un'evoluzione, facciamo teorie filosofiche, inventiamo religioni, ci stiriamo la pelle e ci mettiamo cerumi per apparire più giovani.

mercoledì 9 dicembre 2015

Firma per liberare Gorgona!

Amarcord. Pescatori gorgonesi

Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
L'obiettivo di questi mediocri burocrati del ministero dell'ingiustizia, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio. Per ora ci vanno solo con nobili blasonati a fare vino a 100 euro a bottiglia con il lavoro dei detenuti pagati da noi, con tanto di titolo sulla stampa compiacente.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.Questo grazie alla vigliaccheria di meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole ma dignitosa. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi elettori. Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia per essersi reso responsabile della scomparsa del paese e dei suoi abitanti, con lo scopo di ripopolarla una volta cacciati gli intrusi .
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. Per ora non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch

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Natale

Fino ad oggi, nonostante non mi rappresenti niente, un albero di natale a casa si faceva sempre, magari per i ragazzi ora più grandicelli. Quest'anno, con i ragazzi e mia moglie, ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: basta con questa tradizione per noi inutile. Basta con questa annuale ipocrisia salvaguardata per comprare sempre qualcosa, a tutti i costi. Nessuno di noi é cattolico o credente in una qualsiasi religione, dell'albero di natale non ci importa nulla, parenti non ne abbiano per condividere uno straccio di ricorrenza, cosa dobbiamo festeggiare? Magari festeggeremo Capodanno, almeno significherà qualcosa!

Reddito di dignità per tutti gli italiani!



Reddito di cittadinanza in Italia e reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno!

C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

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martedì 8 dicembre 2015

Gli asini volano...

Gli asini volano, se passi sotto una porta detta santa non avrai più peccati e dopo un giudizio universale di miliardi e miliardi di esseri umani si andrà tutti in un ipotetico paradiso, la madre di dio si chiama madonna ed è ancora vergine, sopra le nubi nel cielo ci stanno dei signori con la barba chiamati santi, se vai a vedere un enorme pietra nera invece avrai un paradiso con bellissime donne e cibo che non hai avuto in questa esistenza. E via discorrendo per altre religioni. E' evidente che sono delle bischerate raccontate per mantenere un potere economico, politico e religioso qua su questa Terra, basate sulla paura di cosa succederà dopo la nostra morte fisica. Favole a cui sembra che miliardi di persone credono, che mobilitano migliaia di poliziotti, obbligando chi non gliene frega a niente a sorbirsi campane e prediche non volute dove si gira si gira.. Sinceramente non mi sento di rispettare chi crede a tali castronerie, a chi si condiziona l'esistenza su pure invenzioni senza voler veramente cercare e a chi condiziona anche la mia vita, con una violenza strisciante, psicologica e mediatica. Gli asini volano... .

lunedì 7 dicembre 2015

Veritas

La Verità, Dio, l'Energia, chiamatela come vi pare, ma di sicuro non alberga laddove esistono delle religioni. Anzi. E' la religione stessa, con i suoi falsi credo e le sue dottrine, che impedisce all'essere umano di accedere all'Assoluto. Quindi, quando vedo aperture di porte sante, preti e madonne, minareti, dojo ed i colori indù, sono lontanissimo da ciò che sto cercando, perché ho un'idea, un'interpretazione di ciò che é semplicemente dentro di me, di quella Consapevolezza, di quella Bellezza, di quella Grazia, magnificata da libri sacri ma mai veramente conosciuta. Solo non credendo più in niente, perdendo ogni certezza o fede, perdendo tutto, si potrà avere una vera Conoscenza di chi siamo... .

La nostra fortuna

In Italia, fenomeno unico al mondo, c'è un Movimento trasversale (i 5 stelle) che ha il maggior numero di consensi di tutti partiti italiani esistenti. Se non ci fosse questa novità assoluta, saremo in mano ai vari salvini-berlusconi-meloni o altri acchiappa voti, di sinistra, di destra o di centro. In Francia, il primo partito é quello fascista della Le Pen, e anche in Polonia, Ungheria, Danimarca e altre nazioni avanza la destra xenofoba e razzista con i soliti slogano contro gli immigrati.
Da noi un comico intelligente e pochi ragazzotti imbelli, probabilmente alla prossima tornata andranno al governo. Sarà la fine dei partiti-lobbies e l'inizio di una vera rivoluzione, pacifica, fatta con l'impegno di tutti, senza grandi leader, senza ladri arruffoni. Sosteniamoli, perché la macchina del fango di chi ci ha derubato la nostra democrazia é in moto ed è potente. Se perderanno il potere, perderanno tutto. Potrebbe essere l'inizio di un reale cambiamento in Italia, in Europa e, forse, nel mondo, dove ogni cittadino si riprende in mano la propria vita e rappresentanza, senza più delegare, se non a se stessi.
La nostra fortuna!

Ci stanno rubando la nostra isola. Firma per restituirla ai gorgonesi!


Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
L'obiettivo di questi mediocri burocrati del ministero dell'ingiustizia, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio. Per ora ci vanno solo con nobili blasonati a fare vino a 100 euro a bottiglia con il lavoro dei detenuti pagati da noi, con tanto di titolo sulla stampa compiacente.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.Questo grazie alla vigliaccheria di meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole ma dignitosa. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi elettori. Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia per essersi reso responsabile della scomparsa del paese e dei suoi abitanti, con lo scopo di ripopolarla una volta cacciati gli intrusi .
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. Per ora non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 
Per firmare cliccate qui sotto:
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domenica 6 dicembre 2015

Per vivere in questa società é necessario un reddito minimo, altrimenti é killeraggio statale...


Reddito di cittadinanza in Italia e reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno!

C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
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sabato 5 dicembre 2015

Grazie...

Deve essere tanto grande la bontà e la misericordia di un qualsiasi creatore di questa bellissima Terra, per non averla lasciata implodere da tutte gli scempi che gli abbiamo fatto, chiamandoli storia ed evoluzione.. .

La mia Terra...

Saranno le idiote trasmissioni alla Del Debbio, o l'imbecillagini alla Salvini, ma sempre più spesso sento dire da italiani - in genere molto rozzi ed ignoranti - a chi a un accento straniero o sembianze diverse dalle nostre, se c'è una discussione di qualsiasi tipo: 'Allora se non ti sta bene, tornatene a casa tua!'. La Terra é la casa di tutti, nemmeno la proprietà privata eccessiva può impedire di godere di qualcosa che noi non abbiamo creato, ma che anzi tendiamo a distruggere!

Bet

Un Paese dove si moltiplicano slot machine,lotto, gratta e vinci e sale scommesse é un Paese in agonia. Nella cittadina dove vivo io, di un 25 mila abitanti, ad occhio proliferano le sale scommesse all'inglese, ce ne saranno una diecina, e sono molto frequentate da anziani, giovani e nulla facenti, Ci si gioca di tutto, anche la propria esistenza. Perché non si entra in queste ricevitorie per giocare, per tentare la fortuna e divertirsi in qualsiasi modo vada. Si entra per risolvere la giornata, il mese, una vita che non é andata per il verso giusto, se mai c'è un verso giusto alla vita. L'inizio della fine... .

mercoledì 2 dicembre 2015

Firma per fermare l'occupazione dell'isola di Gorgona!


Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
L'obiettivo di questi mediocri burocrati del ministero dell'ingiustizia, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio. Per ora ci vanno solo con nobili blasonati a fare vino a 100 euro a bottiglia con il lavoro dei detenuti pagati da noi, con tanto di titolo sulla stampa compiacente.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.Questo grazie alla vigliaccheria di meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole ma dignitosa. 
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. 
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi elettori. Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia per essersi reso responsabile della scomparsa del paese e dei suoi abitanti, con lo scopo di ripopolarla una volta cacciati gli intrusi .
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. Per ora non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 
Per firmare cliccate qui sotto:
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