domenica 25 marzo 2012

L'italidiota

C'è una razza molto diffusa nel nostro Paese, e forse anche in altri, di idioti italiani. L'italiano idiota è quello che crede che tutto quello che sta in Italia è bello e fatto bene e quello fuori dalla Penisola sia un sotto prodotto. L'italiano idiota pensa che chi non è italiano, siccome lo chiama extracomunitario o addirittura clandestino, non sia un essere umano come lui ma una razza inferiore a cui si dà del tu a prescindere, si può rinchiudere in dei lager senza che abbia fatto niente, non gli permette di avere dei documenti in regola, addirittura lo obbliga ad essere un alieno anche se nasce in Italia. L'italiano idiota osanna i grandi campioni stranieri e di colore tanto quanto li insulta e li evita se li incontra per strada. L'italiano idiota pensa che il cattolocesimo sia l'unica religione esistente e le altre siano delle sette. L'italiano idiota pensa che si possa occupare un Paese, uccidere i loro bambini e poi piange se un soldato nostrano viene ucciso, magari tiene un minuto di silenzio sui campi di calcio mentre dimentica vittime sacrificali per lui estranee. L'italiano idiota pensa che i propri militari possano andare in giro per il mondo a sparare a pescatori inermi. L'italiano idiota vive in un Paese che non è democratico ma occupato  da gruppi di potere da sempre, ma è contento così. L'italiano idiota non si ribella, si adegua arrangiandosi. L'italiano idiota va in giro per il mondo senza parlare con la gente. L'italiano è un idiota.

martedì 20 marzo 2012

Tris


E' finito il tempo dei partiti

La democrazia va rifondata. Quella dei partiti è morto e sepolta e deve restituire i nostri beni. E' necessario trovare nuove forme di rappresentanza, più diretta possibile, non come sistema di spartizione, ma di servizio. Siccome questi partiti non si 'suicideranno' mai, è necessario che qualcun altro lo faccia. Ci hanno derubato della nostra Italia quando dovevano lavorare per noi, stanno rubando senza ritegno credendosi impuniti. L'Italia e la sua democrazia va rifondata. Oggi, ora, subito.

Smoke

sabato 17 marzo 2012

Layla

Lo scambio

Siamo in mano ad un manipolo di mestatori. Tutto passa sopra le nostra teste senza che possiamo fare niente. In nome di una democrazia che non esiste la partitocrazia più potente ci detta legge, fa riforme, fa scambi per mantenere il potere. C'era un Parlamento scelto dai segretari di partito e non dai cittadini. Ora quello stesso Parlamento, che non ha più nemmeno una maggioranza, ha insediato un Governo tecnico ad hoc perché quello stesso Parlamento ci aveva portato alla rovina. Ora quegli stessi partiti si sono coalizzati per continuare a decidere i propri affari. Si fa finta di fare una riforma del lavoro, con tre sindacati ormai vecchi e che non rappresentano più il Paese vero ma solo i privilegi di chi ancora sfrutta le vecchie leggi di un contratto a tempo indeterminato, con dei ministri che non rappresentano nessuno. Si concede ulteriore impunità ad un mariuolo malato, che ci ha portato nelle secche della volgarità come se nulla fosse successo. Si fanno ancora leggi per evitargli la galera non si sa bene a che titolo. E mentre la maggior parte della popolazione arranca per l'indispensabile, si perseguitano i tassabili per pagare stipendi milionari a funzionari di Stato inutili. L'Italia è in mano ad un branco di accaparratori che ci hanno preso tutto, a braccetto con una chiesa pigliatutto, avida di coscienze, che li appoggia in nome di un Signore a propria iniqua somiglianza. Il gregge segue senza capire, l'informazione ripete le cantilene dei potenti usurpatori con i soldi del popolo, la verità è perduta per sempre.
L'unica riforma da fare è quella di un'equa legge elettorale, che naturalmente questi signori non vogliono, per ridare dignità ad un democrazia in coma. Altrimenti non resta che una vera rivoluzione per liberarci di questa cappa che ci soffoca. Il resto lo faremo dopo.

martedì 13 marzo 2012

Il fantasma

Gira tra gli scaffali ricolmi insieme a the others. Esce dalle entrate come invisible man. Condivide ciò che per lui non esiste. Parla di ciò di cui non interessa. Come un fantasma fuori dalla ruota che inutilmente gira si aggira tra i morti viventi. Vivo e già morto, morto e già vivo, attraverso muri invalicabili laddove la pancia lo porta. Verrà un giorno senza fili e senza energia, supino, addormentarsi senza più forze.

Summertime is coming

lunedì 12 marzo 2012

Caroline


Zanasi

La giustizia negata

Quando la giustizia è quella di Dell'Utri e di Berlusconi, allora in Italia non c'è giustizia, La fanno franca i più furbi, quelli che hanno gli avvocati più bravi e, magari, per oscure trame a noi condannabili ignote, anche dei giudici dalla loro parte. Se per chi frequenta mafiosi, corrompe giudici, paga minorenni, inquina il mercato, usa i soldi sporchi di chi ha ucciso, non si aprono le porte del carcere, ma per chi ruba una mela sì, allora in Italia la giustizia non esiste.

domenica 11 marzo 2012

I nostri morti

Perdono per i morti in Afghanistan uccisi dalla follia occidentale. Perdono per quelle famiglie semplici ed inermi che abitano in una casa di fango: donne, vecchi e bambini uccisi da yankies ventenni imbevuti di alcol sponsorizzato. Orrore...orrore... . Sono gli afgani di Gandahar, di Calais e della stazione Ostiense i veri martiri di questa guerra d'occupazione e non i nostri militari che vanno a guadagnarsi un ricco salario sulla pelle di chi non ha niente.

Non sempre si può vincere

venerdì 9 marzo 2012

A muso duro

Non credo che l'Italia si renda conto di quanto sia ridicola agli occhi del mondo. Ma con questi governanti non stupisce più di tanto. In pochi giorni ha dimostrato tutta la sua stupidità in politica estera, alzando la voce come se fosse una grande potenza. Non è che sia strano quando abbiamo un governo finto tecnico in mano allo psiconano, che asseconda i ricchi e affossa i poveri. In India, con i due marò, si tratta dall'alto in basso, con la spocchia del più ignorante degli ignoranti, come se fossimo al tempo del fascismo: "Ridateci i nostri eroici soldati che hanno sparato a due inermi pescatori che li giudichiamo noi. Altrimenti vedrete che facciamo". E giù una bella risata. Agli inglesi per lo pseudo blitz in Nigeria, che probabilmente le nostri sedi estere, impegnate ad intascare stipendi milionari tra un cocktail e l'altro,  nemmeno sanno dov'è: "Non ci avete avvertiti e l'ostaggio è morto per colpa vostra, dopo otto mesi che era stato abbandonato a se stesso". Mi chiedo quali mediocri figuri guidino i nostri servizi segreti, le sedi diplomatiche e le istituzioni tutte, ben pagati, lontano da qualsiasi crisi e con i nostri soldi. Povera Italia, in mano a mestieranti che si sono votati da soli, che fanno leggi per loro stessi e i loro padroni, che ci informano di quello che vogliono loro e ci vendono tutto il possibile per uscire dalla crisi, con funzionari strapagati e poveri poliziotti che manganellano chiunque gli capita a tiro.

mercoledì 7 marzo 2012

Io non sono italiano

Questa Stato non mi rappresenta più. Quando un Presidente della Repubblica si rifiuta di incontrare dei sindaci, dei cittadini, che da anni manifestano pacificamente per la loro terra, che vengono manganellati con le loro famiglie per un'opera inutile e costosa, allora io non sono italiano. Quando un Governo difende ad oltranza due militari 'italiani' per due militari che hanno ucciso due pescatori indiani inermi, io non sono italiano. Quando il Governatore della Banca d'Italia dice che si deve lavorare di più, mentre prende uno stipendio da nababbo insieme ad altri grandi burocrati, io non sono italiano. Quando il Premier invoca il rigore per i poveracci e si trastulla con i milionari, fa l'inchino al suo predecessore ed invoca la forza contro cittadini inermi, allora non sono italiano. Quando non posso andare a votare con regole certe per scegliermi i miei rappresentanti, ma sono in mano a dei burocrati saccenti e strapagati, anche loro in mano a degli usurpatori, allora non sono italiano. Quando un carabiniere sarebbe un eroe perché non risponde ad un ragazzo che non poteve far altro che usare la sua ironia, allora io non sono italiano. Quando lo Stato è lontano da chi lo ha eletto e si fa mantenere da chi non ha più niente, rubandogli anche l'anima, allora non sono più italiano. Quando l'informazione è in mano a quattro manigoldi, che riescono anche a farsi finanziare dallo Stato per media che nessuno legge, allora io non sono italiano. Quando il povero non può circolare liberamente sulla Terra, allora io non sono italiano. Quando non posso più dire la mia, perché vengo insultato e picchiato da chi dice di avere solo lui diritto alla parola, allora non sono più italiano.

No Tav, esempio di civiltà

sabato 3 marzo 2012

Father



Father. A mio padre disgraziato, che peste lo colga. Father

La caduta e la rinascita



Sono caduto fino all'orlo degli abissi. Ora non posso che rinascere.

Friend



Friend. Al mio amico che mi ha abbandonato. Al testimone che mi ha affamato. Al compagno di avventure che mi ha diseredato. A chi non mi cerca perché ha paura. Friend.

Mother



Mother. A mia madre che mi abbandonò appena nato. A mia madre che da anni non vede i miei figli. A mia madre che mi lascia mendicare. A mia madre che sa come calunniare. A mia madre che è un'estranea. A mia madre che sa ragionare e non amare. A mia madre che sa pregare ma non perdonare. A mia madre che non amo. Mother.

Svegliamoci!

Svegliamoci! E' l'ora di farci sentire. Sì, noi, gli ultimi, facciamoci sentire. Abbiamo tante cose da dire, tutte importanti. Noi, quelli che non hanno mai parlato perché pensavano che altri li avrebbero ben rappresentati. E' l'ora di svegliarci e fare la nostra Primavera. Chiudiamo la meschina tv, non facciamoci mediare da pezzi di carta asserviti, non confluiamo in gruppi che ormai esercitano solo un potere che non gli appartiene, non lasciamoci rappresentare da falsi vip di cartapesta che si stanno arricchendo sulla nostra pelle, non intorpidiamoci annientati da chi vuole venderti sempre qualcosa. Non ci interessa la pensione, non vogliamo un conto corrente, non abbiamo bisogno di carte di credito, nemmeno dell'assistenza sanitaria, non necessitiamo di un auto, né di poliziotti. Vogliamo vivere liberamente questa vita che un giorno non avremo più. Svegliamoci, tiriamo fuori la grinta, facciamoci vedere. Siamo in tanti, siamo la maggioranza. Possiamo ridare una speranza all'Italia, all'Europa, al Mondo. 

giovedì 1 marzo 2012

Non ci resta che una Primavera italiana, meglio ancora europea

Io spero che quello che sta succedendo in Val di Susa sia la scintilla per una Primavera italiana, meglio ancora europea, magari mondiale, che spazzi via questo sistema che ci sta asfissiando. Intanto si potrebbe fare un referendum nazionale su chi vuole o no la Tav e poi ci mettiamo una pietra sopra. Non mancheranno le sorprese per chi auspica una linea dura assurda ed inspiegabile. A Palermo poi ci auguriamo che vinca la Borsellino.

Ciao Lucio, le tue canzoni rimarranno

Io continuo a stare con i No Tav. Arrestateci tutti!



Non è chiaro questa levata di scudi da chi ci governa contro gente inerme della Val di Susa che vuol difendere il proprio territorio. Questa tragica vicenda è figlia della continua mancanze di dialogo tra le istituzioni e i cittadini. Non si possono decidere opere faraoniche, che cambiano tutti gli aspetti di un territorio, senza aver prima trovato il consenso di chi ci abita. Chi ci vive deve decidere e non chi lo fa a tavolino nelle stanze del potere. Si stanno perseguitando persone pacifiche in nome di un'alta velocità che sembra che debba portare chissà quali miracoli. Eppure tutto è contro questa realizzazione: i costi, l'ambiente, l'inutilità, la popolazione contro. Perché si continuano a schierare poliziotti antisommossa in grandi quantità per fare per forza quest'opera scellerata? Perché c'è chi viene incarcerato, chi rischia la morte, chi l'aggressione legalizzata per delle proteste pacifiche. Questa lotta in Val di Susa è l'emblema della prepotenze di chi riempie le istituzioni, gli enti e la politica per aggredire chi lo sta pagando. Governo, politici ed istituzioni hanno scatenato una repressione degna dei peggiori regimi. Gente inseguita, lavori che continuano con un possibile morto a terra, proprietà privata non rispettata. Un vero schifo. Un giovane che parlava ad un carabiniere fatto passare come un criminale e il carabiniere un eroe, non si sa bene di cosa. Io sto con i No Tav e li difenderò ad oltranza. Allora arrestateci tutti!

Francie