martedì 30 giugno 2015

Firma per un reddito minimo per tutti!


Da qualche mese è in corso una nuova petizione:
Reddito di cittadinanza in Italia per tutti quelli che ne hanno bisogno!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

Campagne come questa partono sempre in piccolo, ma crescono se le persone si attivano. Ti prego di prenderti un momento per dare una mano firmando e spargendo subito la voce.
Condividi e diffondi il più possibile!


«In Europa è rimasta soltanto l’Italia senza un reddito minimo garantito. Persino la Grecia, che versa in condizioni economiche più drammatiche delle nostre, ha approvato questa fondamentale misura di protezione sociale. Ma in Italia già diversi Regioni lo hanno adottato, come la Lombardia e il Friuli.

Del reddito di cittadinanza potrà beneficiarne chiunque abbia perso il lavoro e chi, pur lavorando, non riesca a superare la soglia minima di sopravvivenza: nel primo caso verrà erogato il contributo massimo di 780 euro; nel secondo caso lo Stato provvederà ad integrare il reddito fino a quota 780. L’importo sarà calcolato sulla base del nucleo familiare, ma l’aiuto verrà erogato ad ogni membro. Andrà ad integrare anche le pensioni minime. 

lunedì 29 giugno 2015

Il mondo dei muri

Gli inglesi costruiranno un muro per impedire a chi non ha i documenti in regola di accedere in Gran Bretagna da Calais, in Francia, da quella che chiamano 'la giungla', una sorta di bidonville di migliaia di disperati di tutte le nazionalità che le provano tutte pur di arrivare nel Regno Unito. A Ventimiglia il muro lo fanno i gendarmi francesi. A Ceuta e Melilla, in Spagna, già esiste un triplo reticolato altissimo, pieno di spunzoni, per bloccare tutti gli immigranti africani che cercano di entrare dal Marocco, dove vivono in un bosco per mesi tentando di scavalcarlo. L'Ungheria ha già annunciato che ergerà un muro lunghissimo alla frontiera con la Serbia per arginare l'entrata illegale di afghani, siriani e degli altri Paesi a rischio nell'Est del mondo. Israele ha già da tempo alzato un muro invalicabile con la Palestina. Barconi tremebondi pieni di esseri umani si trovano un muro di acqua nel Mediterraneo, nelle acque malesi, giapponesi e australiane. Negli Usa ne siste uno da un bel po' alla frontiera con il Messico. In un mondo fatto ormai di pochi ricchi e privilegiati, e di molti disperati, cioé quello dei visa impossibili per chi non possiede niente, ora non ci sono più dei normali confini, ma muri. L'abbattimento di quello di Berlino non ha insegnato niente: abbattuto uno ne sorgono altri cento.

Giornalismo e politica

Vedo lo scenario internazionale, la Grecia, le guerre, l'Ucraina, l'Isis, la Libia, la Siria, l'Irak. Poi apro la tv e i giornali, e vedo chi dovrebbe intervenire in Italia e in Europa, chi viene intervistato, i cosiddetti leader politici messi lì da partiti in disfacimento. Guardo la mediocrità in atto, incensata da un giornalismo stupido e servile: parlano Renzi, Salvini, Alfano, Berlusconi, Gasparri, Sgarbi, Paragone, Formigli, Vespa, Gentiloni, la Mogherini, Romano, Lutwak, Juncker, tanto per citarne alcuni. Sempre gli stessi a dire cose di cui non sembrano conoscere nemmeno l'abc. Chiudo incredulo. Possibile che non ci siano persone preparate per trattare questi temi in maniera adeguata? Sì, ci sono, ma sono altrove, non fanno parte del circo barnum dei partiti incompetenti e del giornalismo velinaro! Torno a girare frenetico internet per sapere, per capire, per poter dire la mia.

domenica 28 giugno 2015

C'è un'isola occupata dallo Stato con i nostri soldi. Firma per liberare Gorgona!



Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare, il Santuario dei Cetacei e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona. 
L'obiettivo di questi mediocri burocrati del ministero dell'ingiustizia, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente e che nemmeno ti rispondono al telefono, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio. Per ora ci vanno solo con nobili blasonati a fare vino a 100 euro a bottiglia con il lavoro dei detenuti pagati da noi, con tanto di titolo sulla stampa compiacente tipo 'Il Tirreno' di Livorno.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.
Per questo motivo sono stati anche di nuovo interrotti i collegamenti marittimi pubblici con Gorgona, impedendo così qualsiasi accesso civile all'isola.
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi elettori. Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia per essersi reso responsabile della scomparsa del paese e dei suoi abitanti, con lo scopo di ripopolarla una volta cacciati gli intrusi .
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani, Anche se non farà un solo contratto, come sta succedendo, per la riduzione del 15 per cento di richiesta gas in tutt'Italia, ora vogliono farne un attracco di rifornimento per le navi in mezzo al mare. 
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 
Per firmare cliccate qui sotto:

sabato 27 giugno 2015

Benessere

Si restringe il nostro benessere, accerchiato da moltitudini affamate e desiderose di vendetta. Si restringe all'Europa, al Canada, all'Australia, agli Stati Uniti, al Giappone e a pochi altri Paesi. Ricchezze e privilegi basati sullo sfruttamento di materie prime altrui, con guerre e mantenimento di dittature feroci. No, un sistema capitalista che non può funzionare. Miliardi di essere umani spingono per avere la loro parte in ogni modo. Intanto si staccano pezzi di Paesi come la Grecia, strangolati da istituzioni, banche e burocrati che ne vorrebbero fare una terra di zombies senza speranza dopo essere stati depredati dai loro stessi governanti. Anche noi siamo sulla stessa barca, derubati da pochi. No, non può funzionare, non funzionerà!

Un reddito minimo per tutti


Da qualche mese è in corso una nuova petizione:
Reddito di cittadinanza in Italia per tutti quelli che ne hanno bisogno!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

Campagne come questa partono sempre in piccolo, ma crescono se le persone si attivano. Ti prego di prenderti un momento per dare una mano firmando e spargendo subito la voce.
Condividi e diffondi il più possibile!


«In Europa è rimasta soltanto l’Italia senza un reddito minimo garantito. Persino la Grecia, che versa in condizioni economiche più drammatiche delle nostre, ha approvato questa fondamentale misura di protezione sociale. Entro questo mese partirà il progetto pilota in 13 comuni greci con dei criteri di assegnazione basati sul reddito e sul patrimonio
Il reddito minimo garantito greco, per esempio, andrà da un minimo di 200euro a un massimo di 500 euro al mese. Entro la fine del 2015 tutta la Grecia usufruirà del reddito minimo garantito. Anche il governo cipriota ha introdotto il reddito minimo garantito. Siamo davvero rimasti gli unici a non averlo»

Del reddito di cittadinanza potrà beneficiarne chiunque abbia perso il lavoro e chi, pur lavorando, non riesca a superare la soglia minima di sopravvivenza: nel primo caso verrà erogato il contributo massimo di 600 euro; nel secondo caso lo Stato provvederà ad integrare il reddito fino a quota 600. L’importo sarà calcolato sulla base del nucleo familiare, ma l’aiuto verrà erogato ad ogni membro. Esempio: una famiglia è composta da due persone, una percepisce un reddito di 400 euro al mese e l’altra non ha entrate. Il primo componente riceverà 200 euro (per arrivare a quota 600), il secondo riceverà il contributo pieno e per ogni figlio a carico aumenterà l’importo del sostegno. Andrà ad integrare anche le pensioni minime .I centri per l’impiego offriranno a chi è disoccupato fino a tre offerte di lavoro, inzialmente “congrue”, ovvero adatte al suo curriculum.

venerdì 26 giugno 2015

Morire

Morire mentre si sta prendendo il sole su una sedia a sdraio davanti al mare non deve essere qualcosa che qualcuno si aspetta. Poi, in un hotel di lusso alla modica cifra di 300 euro a settimana. Oppure, come pensionati italiani da pochi euro andati a svernare in Paesi dove 300 euro sono comunque una bella sommetta. No, morire così, in vacanza, mentre tutt'intorno si sopravvive a malapena in una primavera araba traballante, non deve essere una delle migliori morti. Forse non c'era chiaro che in tutti i Paesi confinanti c'è il caos e una delirante nuova crociata araba uccide così, credendo di ripigliarsi la rivincita nel paradiso di allah pieno di belle donne e roba da mangiare, cose che ora mancano e che hanno solo cristiani ricchi. No, non deve essere facile morire ed ucidere così, anche i propri confratelli musulmani, facendoli saltare in aria per stupidi credo religiosi dello stesso dio. No, qui ormai si muore nemmeno sapendo il perché!

sabato 20 giugno 2015

Giornata mondiale del rifugiato....

Mettete voi i vostri commenti su come l'Italia, l'Europa e gli Usa accolgono i rifugiati. Poi metteteci accanto tutti i blablabla di Juncker, di Mattarella, del Papa, degli Usa e dell'Onu, e fatevi una bella tragica risata.

Liberare per sempre Gorgona dagli estranei. Firmate le petizioni!


Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare, il Santuario dei Cetacei e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.



A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona. 
L'obiettivo di questi mediocri burocrati del ministero dell'ingiustizia, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente e che nemmeno ti rispondono al telefono, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa delle cooperative per detenuti. Per ora ci vanno solo con nobili blasonati a fare vino a 100 euro a bottiglia con il lavoro dei detenuti pagati da noi, con tanto di titolo sulla stampa compiacente tipo 'Il Tirreno' di Livorno.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento senza spendere un euro.
Per questo motivo sono stati anche di nuovo interrotti i collegamenti marittimi pubblici con Gorgona, impedendo così qualsiasi accesso civile all'isola.
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi. E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi elettori. Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia per essersi reso responsabile della scomparsa del paese e dei suoi abitanti, con lo scopo di ripopolarla una volta cacciati gli intrusi .
Per firmare cliccate qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani, Anche se non farà un solo contratto, come sta succedendo, per la riduzione del 15 per cento di richiesta gas in tutt'Italia, ora vogliono farne un attracco di rifornimento per le navi in mezzo al mare. 
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. 
Per firmare cliccate qui sotto:

Razzismo di Stato

E' necessario denunciare alla Procura della Repubblica l'informazione italiana, in particolare quella delle reti mediaset, con particolare riguardo alla Rete 4, per incitazione all'odio, razzismo ed opportunismo politico. Sembra di essere tornati ai tempi de fascismo quando si poteva denigrare pubblicamente un ebreo, un rom o un omosessuale. Perché nessuno interviene per chiudere queste tv, per arrestarne i responsabili? Perché gli stessi ebrei, che sono tanto solerti a difendere loro stessi, non parlano di questo fenomeno? Cosa fa il Vaticano, il Quirinale, il governo? Continuando di questo passo ci saranno episodi gravi. E' necessario fermare questa nuova forma di razzismo verso le persone più deboli. Ora!

giovedì 18 giugno 2015

Ridare dignità di reddito


Da qualche mese è in corso una nuova petizione:
Reddito di cittadinanza in Italia per tutti quelli che ne hanno bisogno!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese.
Insieme possiamo fare la differenza! 
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

Campagne come questa partono sempre in piccolo, ma crescono se le persone si attivano. Ti prego di prenderti un momento per dare una mano firmando e spargendo subito la voce.
Condividi e diffondi il più possibile!


«In Europa è rimasta soltanto l’Italia senza un reddito minimo garantito. Persino la Grecia, che versa in condizioni economiche più drammatiche delle nostre, ha approvato questa fondamentale misura di protezione sociale. Entro questo mese partirà il progetto pilota in 13 comuni greci con dei criteri di assegnazione basati sul reddito e sul patrimonio
Il reddito minimo garantito greco, per esempio, andrà da un minimo di 200euro a un massimo di 500 euro al mese. Entro la fine del 2015 tutta la Grecia usufruirà del reddito minimo garantito. Anche il governo cipriota ha introdotto il reddito minimo garantito. Siamo davvero rimasti gli unici a non averlo»

Del reddito di cittadinanza potrà beneficiarne chiunque abbia perso il lavoro e chi, pur lavorando, non riesca a superare la soglia minima di sopravvivenza: nel primo caso verrà erogato il contributo massimo di 600 euro; nel secondo caso lo Stato provvederà ad integrare il reddito fino a quota 600. L’importo sarà calcolato sulla base del nucleo familiare, ma l’aiuto verrà erogato ad ogni membro. Esempio: una famiglia è composta da due persone, una percepisce un reddito di 400 euro al mese e l’altra non ha entrate. Il primo componente riceverà 200 euro (per arrivare a quota 600), il secondo riceverà il contributo pieno e per ogni figlio a carico aumenterà l’importo del sostegno. Andrà ad integrare anche le pensioni minime .I centri per l’impiego offriranno a chi è disoccupato fino a tre offerte di lavoro, inzialmente “congrue”, ovvero adatte al suo curriculum.