sabato 25 febbraio 2017

Lidl..

Fermo restando che alla Lidl ci sarò andato una volta sola perché mi sembra un po' strana e il suo proprietario tedesco disdegna i giornalisti, c'é una cosa che mi ha colpito nel caso delle donne rom chiuse in un cassonetto e poi umiliate da gentaccia tipo Salvini. Uno dei due dipendenti che ha fatto e postato l'orrendo ed inumano filmato, avrebbe dichiarato: 'Lo dovevamo fare, perché se spariscono gli scarti danno la colpa a noi e ci licenziano!'. Quindi da quel che dice questo cretino, che andrebbe licenziato dalla razza umana, la Lidl preferisce buttare i prodotti invenduti e fuori norma, piuttosto che darli a qualcuno che ne ha bisgono, tipo le due ragazze rom. Cosa che fra l'altro fanno tutti i supermercati (cioé che li buttano tutti...), nonostante gli incentivi statali per evitare che si butti il 30 per cento del mangiare. Io non so più in che mondo viviamo! Chiudiamo in un cassonetto due esseri umani, li deridiamo, li linciamo, perché cercano cibo ancora buono, piuttosto che regalarglielo e dirgli 'dai, ce n'é anche per voi'! Al massimo lo diamo alla caritas che poi lo distribuisce a cazzo. Ma non c'andiamo più a questi supermercati dell'orrore e torniamo ai nostri negozietti, sperando che quest'ultimi abbassino un po' i prezzi!

Paradise...


giovedì 23 febbraio 2017

Firma e condividi per salvare l'isola di Gorgona e i suoi abitanti...

All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 

O la prigione o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti rimasti è infatti ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un accordo formale di pacifica convivenza. 
Invece, con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Un innocuo sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come una Treccani sulla storia e di tutti gli aspetti gorgonesi, é stato chiuso di forza senza nemmeno  aver visionato il sito,  accontentandosi di due fotocopie fornite dalla polizia penitenziaria che fa il bello e il cattivo tempo sull'isola.
Antichi manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati abbandonati alla rovina e il paese destinato al decadimento.
L'obiettivo dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis, con la scusa di cooperative di detenuti estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il vino dei Frescobaldi a 100 euro a bottiglia. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.  Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi l'isola grazie alla famiglia Guarenti (tre fratelli cresciuti a Gorgona) e pochi altri, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua proprietà, che prende metà isola impedendo un'attività turistica adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Per ora nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato ha difeso i suoi concittadini gorgonesi, nonostante ci sia un assessorato proprio per occuparsi dell'isola. Anzi, ha purtroppo  firmato un protocollo d'intesa per delle gite, dandogli anche diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese.  Questo, nvece di ripristinare le corse pubbliche Toremar, già finanziate dalla Regione Toscana. Inoltre, si dà credito a personaggi esterni all'isola per restaurare la Torre Vecchia, che di per se é un bene, ma senza pensare prima a ripristinare il paese e sempre senza ascoltare un gorgonese. Insomma. qualunque amministratore venga, di qualsiasi gruppo politico sia, continua a passare sulla testa dei discendenti gorgonesi.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.

Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch

mercoledì 22 febbraio 2017

Io sono innocente...

Avete visto mai visto questa trasmissione il sabato su rai 3? Parla di persone innocenti private della loro libertà personale con misure cautelari, cioé prima che sia fatto un regolare processo? A parte la trasmissione, che è fatta benissimo nella sua semplicità, quello che uno si chiede guardandola é: ma che cavolo di giustizia c'é in Italia? I pubblici ministeri (i cosiddetti pm) hanno una qualsiasi formazione per sbattere in galera innocenti sulla base di semplci denunce, senza controllare se é vero o no quello che si scrive nell'esposto? Se anche un giornalista, prima di stendere un articolo, deve controlare che le fonti siano attendibili, figurarsi un pm che ha in mano la vita di una persona. Per lavoro e personalmente, ho visto troppe volte impiantare una causa, dare misure restrittive, spendere un sacco di soldi dello Stato, per delle accuse basate sul nulla, parziali, per poi assolvere quella persona dopo anni, quando la sua vita é ormai devastata. Ma com'é possibile che succeda tutto questo e che la vita di un cittadino sia in mano a due fotocopie di un qualsiasi denunciante? Com'é possibile?

lunedì 20 febbraio 2017

Scelte...

Mangio solo roba con glutine e olio di palma. Non compro mai roba italiana, ma solo straniera. Sono stato vegetariano, ma ora compro e mangio solo carne rossa. Odio i vegani e oltre. Non compro prodotti biologici, preferisco quelli dei contadini, che sono un'altra cosa. Lo farò fino a quando delle stupide mode non smetteranno di condannare intere popolazioni.

sabato 18 febbraio 2017

Testamento...

Sono pronto, ma di questa vita non ho capito nulla, se non che é meravigliosa. Prima di me e dopo di me questa Terra continuerà a vivere, insieme a miliardi di miliardi di esseri viventi, compresi gli ingrati ed ignoranti umani. Io non so che fine farò, così come non so se prima ero qualcosa o qualcuno. Comunque, il mio corpo e la mia identità svaniranno per sempre, così com'é successo per tutti quelli prima di me, a meno di credere a fantasie religiose senza nessun fondamento. Sono venuto senza nulla e me ne andrò a mani vuote. Non lascio nulla a nessuno perché non ho niente, ma comunque nulla mi apparteneva. Ringrazio i miei compagni di viaggio, quelli ancora vicini e anche quelli che mi hanno dimenticato, famiglia compresa. Non ho fatto nulla per vivere su questo incredibile pianeta, un paradiso terrestre rovinato dall'uomo. Ho cercato di non fare del male a nessuno, ma a volte l'ho fatto, di avere la schiena diritta, ma a volte si è piegata, di amare questa vita e tutti gli esseri viventi. Un regalo non richiesto, incomensurabile, senza paragoni per la sua Bellezza e Grazia. Non é che me ne voglio andare proprio ora, ma sono pronto, a prescindere. O lo deciderò io, se la vita diventasse troppo ingrata e, quindi, non più capace di essere vissuta, o un avvenimento, forse la vecchiaia. Chi lo sa. Non sono attaccato particolarmente a questa esistenza e me ne andrei senza rimpianti. La morte fisica non mi fa paura. Ringrazio, non so bene cosa o chi, ma con riserva. Avrei voluto capire, anche se sono stato fortunato, perché mi é stato insegnato ad apprezzare.

Salvare Gorgona e la sua storia. Firma e condividi please...


All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. 

O la prigione o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà pericolosamente compromesso. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti rimasti è infatti ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un accordo formale di pacifica convivenza. 
Invece, con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Un innocuo sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come una Treccani sulla storia e di tutti gli aspetti gorgonesi, é stato chiuso di forza senza nemmeno  aver visionato il sito,  accontentandosi di due fotocopie fornite dalla polizia penitenziaria che fa il bello e il cattivo tempo sull'isola.
Antichi manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati abbandonati alla rovina e il paese destinato al decadimento.
L'obiettivo dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis, con la scusa di cooperative di detenuti estranee al territorio, o di svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il vino dei Frescobaldi a 100 euro a bottiglia. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.  Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi l'isola grazie alla famiglia Guarenti (tre fratelli cresciuti a Gorgona) e pochi altri, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua proprietà, che prende metà isola impedendo un'attività turistica adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole. 
Per ora nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato ha difeso i suoi concittadini gorgonesi, nonostante ci sia un assessorato proprio per occuparsi dell'isola. Anzi, ha purtroppo  firmato un protocollo d'intesa per delle gite, dandogli anche diecimila euro al mese, ad un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza ascoltare nemmeno un discendente gorgonese.  Questo, nvece di ripristinare le corse pubbliche Toremar, già finanziate dalla Regione Toscana. Inoltre, si dà credito a personaggi esterni all'isola per restaurare la Torre Vecchia, che di per se é un bene, ma senza pensare prima a ripristinare il paese e sempre senza ascoltare un gorgonese. Insomma. qualunque amministratore venga, di qualsiasi gruppo politico sia, continua a passare sulla testa dei discendenti gorgonesi.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi responsabili della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.

Se vuoi aiutarci e firmare la petizione,condividendola, clicca sul link qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch