lunedì 30 aprile 2012

Isola di Gorgona. Censura sulla rete. Violato l'art.21 della Costituzione?

"Cari Colleghi, vi segnalo che il giudice delle indagini preliminari Gioacchino Trovato, del Tribunale di Livorno, con provvedimento del 10 aprile 2012, notificato il 27 aprile 2012, in seguito ad una querela per diffamazione, ha disposto il sequestro preventivo del sito internet sull'isola di Gorgona, www.ilgorgon.eu, gestito dagli abitanti di Gorgona nella persona del giornalista professionista Antonio Brindisi, iscritto presso l'Ordine Regionale dei Giornalisti del Lazio e discendente gorgonese. 

Questa é la scarna motivazione del provvedimento: "Letta l'istanza che precede, ritenuta la sussistenza del fumus del reato di cui all'art.595 c.p., ritenuto che la libera disponibilità del sito può consentire la commissione di ulteriori reati, visto l'art. 321 c.p.p. ordina il sequestro preventivo del sito internet www.ilgorgon.eu".

Sarebbe opportuno che il CNOG (Consiglio nazionale Ordine dei giornalisti), la FNSI (Federazione Nazionale della Stampa), l'Ordine Regionale dei Giornalisti del Lazio e l'Associazione Stampa Romana tutelassero il collega Brindisi verificando la legittimità del provvedimento giudiziario e la sua concreta conformità alle norme di legge, in quanto viene da lui lamentata la violazione dell'art. 21 della Costituzione con conseguente bavaglio alla libertà di stampa". (Pierluigi Roesler Franz, consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti)

Non è poi così facile

sabato 28 aprile 2012

Gorgona da scavare


Questo video sulle rovine romane a Gorgona girato quasi dieci anni fa, proprio a ridosso del paese degli antichi pescatori, è un altro di quei progetti, con relativo spreco di soldi pubblici, che non sono andati da nessuna parte. Lo scavo, infatti, è oggi abbandonato a se stesso e alle intemperie, come la Torre Vecchia, che sta crollando dopo secoli grazie alla miopia dei nostri ministeri, che possono pagare un dirigente mediocre dieci milioni al mese, ma lasciano franare a mare una struttura secolare.

venerdì 27 aprile 2012

Gorgona non è un'isola carcere


Il sito dei gorgonesi www.ilgorgon.eu deve essere riaperto subito

Gentile Associazione Stampa Romana e Fnsi, in data 10 aprile 2012, con notifica 
il 27 aprile 2012 ed esecutività il 21 aprile 2012, è stato chiuso il sito 
sull'isola di Gorgona www.ilgorgon.eu, gestito dagli abitanti di Gorgona nella 
persona del giornalista professionista Antonio Brindisi, discendente gorgonese, 
in seguito ad una querela per diffamazione fatta da un'imprecisata fonte. Ecco 
le motivazioni del giudice delle indagini preliminari (ancora quindi non c'è 
notizia di reato, né iscrizione nel registro degli indagati), Gioacchino 
Trovato, del Tribunale di Livorno, ritenute da noi arbitrarie, esagerate e 
forzate, che va contro la libertà di informazione garantita dalla nostra 
Costituzione, e per cui chiediamo l'immediato dissequestro del sito, che 
illustra semplicemente l'isola e le sue problematiche da parte degli abitanti, 
in attesa di un'eventuale sentenza: "Letta l'istanza che precede, ritenuta la sussistenza del fumus del reato di cui all'art.595 c.p., ritenuto che la libera disponibilità del sito può consentire la commissione di ulteriori reati, visto l'art.321 c.p.p. ordina il sequestro preventivo del sito internet www.ilgorgon.eu".

mercoledì 25 aprile 2012

Gorgona da salvare

Continuano ad arrivare e-mail anonime, a questo blog e al sito, da parte di persone che gravitano occasionalmente su Gorgona e che pensano di avere qualche pretesa sull'isola e i suoi abitanti, spesso con insulti, anche gravi. Noi non li pubblicheremo se non c'è un nome e cognome. Invitiamo queste persone, che non hanno nemmeno il coraggio di firmarsi, che a Gorgona loro sono ospiti e devono aver rispetto dei discendenti gorgonesi, che hanno tutto il diritto di tutelare la loro storia e le loro origini. Venite in punta di piedi, cercate di capire dove siete e tornatevene da dove siete venuti, ringraziando che Gorgona vi ha dato da mangiare. Qualsiasi cosa abbiate preso sull'isola, anche un video o una foto, non era vostro. Sperando che sia l'ultima volta che sia necessario precisare delle cose ovvie.

25 Aprile. La Liberazione. Io non c'ero ma non ci sarei

Oggi io festeggio, a modo mio, il 25 aprile. La Liberazione. Liberi dalla follia del nazifascismo, dalla stupidità del fascismo, dallo sterminio di interi popoli, da una guerra voluta da pazzi. Festeggio oggi, oltre il mio Creatore, chi con il coraggio, rinunciando alla rassegnazione e alla paura, mi permette di vivere in una società non perfetta ma libera. Viva il 25 Aprile, viva la Liberazione, viva i Partigiani, viva la vera democrazia, viva la vera Libertà.

Gorgona che fu


Mia dolce passerina...

lunedì 23 aprile 2012

La nostra spiaggetta



Questa è la spiaggetta ciotolata, sotto la cosiddetta Torre Nuova, dove i gorgonesi fanno il bagno. E anche chi viene a trovarli.

Bianca Gorgona



Questo video, postato su youtube il 18 febbraio 2012 da 'fabio67gorgona', mostra una Gorgona inedita, con la neve, un avvenimento rarissimo per la nostra isola. Una fonte anonima mi ha segnalato che il filmato è stato girato da una certa signorina Rosa, che non abbiamo l'onore di conoscere, ma che ringraziamo per il prezioso contributo. La mia famiglia era sull'isola ma non è riuscita che a scattare qualche foto del raro avvenimento. Di solito non rispondiamo a chi si firma in forma anonima, perché non possiamo verificare la veridicità di ciò che dice, ma non abbiamo timore a citare la fonte di ciò che pubblichiamo che, una volta postato su youtube, diventa un po' di tutti.

sabato 21 aprile 2012

Mrs Robinson

All'isola di Gorgona non è cambiato niente



Per qualsiasi informazione sull'Isola di Gorgona, in attesa che sia ripristinato dalla giustizia il sito ingiustamente oscurato www.ilgorgon.eu, potete prendere visione del mio blog personale, dove troverete tutte le informazioni utili. Per conoscere meglio la realtà gorgonese e venirci in visita come amici degli abitanti, potete scrivere al Comitato Abitanti Isola di Gorgona, Piazzetta Borgovecchio 4, 57128 Isola di Gorgona-Livorno, blog www.ilgorgon.blogspot.com, e-mail il gorgon@libero.it, cell. 3479372251

venerdì 20 aprile 2012

Oscurato senza motivo il sito su Gorgona www.ilgorgon.eu

Oggi ho aperto il mio sito web degli abitanti di Gorgona, www.ilgorgon.eu, ed era sotto sequestro (appare una dicitura del tribunale di Livorno, di oscuramento, come avessimo aperto un sito criminale, pedopornografico o truffaldino, usando le denunce calunniose come grimaldello contro la libera informazione, a cui qualcuno si è prestato senza indagare correttamente). A mia insaputa, come va di moda oggi. Un vero e proprio abuso. Un lavoro portato avanti da anni insieme ad altri abitanti, a mie spese, senza nessun risvolto penale, per dare le giuste informazioni sull'isola di Gorgona e gli sprechi della colonia penale. Su internet c'è di tutto e il peggio di tutto, ma si oscura così un sito che dà informazioni su un'isola, in base non so a quali denunce, non verificate e di cui non sono a conoscenza, ma le cui calunnie, una volta dimostrate ed individuate, saranno da me perseguite per legge. Anzi, a questo punto caschi Sansone con tutti i filistei, sarà l'occasione per scoperchiare la mala gestione di un'isola bellissima in mano a dei mediocri scrocconi. Devo aver pestato i piedi a qualcuno. Io, noi, non abbiamo niente da nascondere, facciamo tutto alla luce del sole e non abbiamo commesso nessun reato che sia stato provato, se non quello di informare e non far morire una comunità che sta morendo. Ma siamo stati attaccati, aggrediti, in ogni modo, sul web e nella realtà, senza motivo, se non quello di mantenere viva una realtà civile sull'isola di Gorgona. Una realtà osteggiata proprio dagli enti che dovrebbero proteggere il paese e i suoi cittadini, in primis il Comune di Livorno e la Seconda Circoscrizione, il Parco dell'Arcipelago Toscano, la colonia penale ed alcuni dipendenti che vorrebbero fare il bello e il cattivo tempo sull'isola, alcuni ex gorgonesi che vorrebbero mantenerci una residenza per le vacanze senza abitarci. Ci hanno mandato i vigili, la finanza ed ora ci oscurano il sito. Ormai in Italia siamo al regime stile Pinochet: non si può fare o dire niente che qualcuno te lo impedisce usando una legge a senso unico, non democratica. Per ora userò questo blog per continuare a fornire delle libere informazioni sull'isola in cui ho le mie origini e che intendo tutelare. Se volete, chiudete anche questo. Ne aprirò un altro il minuto successivo.

Madre