giovedì 31 luglio 2014

Il bene comune

Da qualche annetto gira il sentimento comune che ogni governo sia quello indispensabile altrimenti andremo in default, cioè in fallimento. Oggi tocca a Renzi, che viene difeso a spada tratta perché dopo di lui sarebbe il 'dèluge', il diluvio universale. Ma chi cazzo le mette in giro queste minchiate? Proprio quelli che ci hanno portato sull'orlo del baratro, per poi dirci che devi mangiare questa minestra o saltare. Con questo discorso sono anni che ci becchiano dei coglioni che non fanno altro che peggiorare le cose. No, io nel default già ci sono e me ne frego di perdere un bel nulla. Io voglio cambiare veramente, voglio un altro Stato, un'altra politica, un'altro bene comune. Altro che un altro deficiente come Renzi!

Un reddito per tutti

Cari amici,

ho appena creato una nuova petizione e spero vorrete firmarla, si chiama: 
Reddito di cittadinanza per tutti quelli che ne hanno bisogno!


E' una questione molto importante per me e per il resto dell'Italia. Insieme possiamo fare la differenza! Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 250.000 firme e potremo cominciare a fare pressione per ottenere il risultato che vogliamo.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

Campagne come questa partono sempre in piccolo, ma crescono se persone come noi si attivano: ti prego di prenderti un momento per dare una mano firmando e spargendo subito la voce.

mercoledì 30 luglio 2014

ISRAELE, ISRAELE, VAFFANCULO!

Ieri, in tv, ho visto un aereo israeliano buttare bombe sulla città di Gaza. Ma da quando una potenza occidentale sgancia bombe su una città civile inerme di più di 2 milioni di persone? Questo si chiama assassinio! Ed è inutile che Israele parli di antisemitismo. Qui si tratta di crimini di guerra, di qualsiasi religione e Paese si stia parlando. Se gli Usa, l'Europa e L'Onu non intervengono subito, come stanno facendo in Ucraina con Putin e in altri Paesi, allora sono complici, siamo complici, di queste uccisioni di bambini!

martedì 29 luglio 2014

E' arrivato il momento di impegnarsi in prima persona prima che sia troppo tardi!

Se ognuno di noi non si mobilita personalmente il nostro Paese, l'Europa, il mondo, andranno a catafascio. La delega ai partiti è in mano a lobbies e ladri. Non ha funzionato, non può funzionare più. Questa logica va cambiata perché delega a persone sconosciute il nostro bene comune, evitando di impegnarsi in prima persona. Nessuno di noi, invece, deve sentirsi escluso e nessuno di noi ha bisogno di delegati fittizi. Il nostro impegno può essere di qualsiasi natura, anche piccolo, ma servirà a ritrovare una speranza perduta.

Firma per liberare Gorgona



Da diversi mesi ormai, insieme all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle convidendole con i vostri amici e conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel mare del Santuario dei Cetacei".


In Italia esiste un'isola chiamata Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, dove coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti ormai una priorità. O il carcere o i gorgonesi è ormai l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere si è arrivati addirittura all'interdizione da parte del ministero di Giustizia ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa. 
L'obiettivo di questi mediocri burocrati è di spopolare l'isola chiudendola ai civili. Per questo motivo sono stati anche di nuovo interrotti i collegamenti marittimi pubblici con l'isola.
Bisogna fermare questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per firmare clicca qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già arrivato a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori e le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel di tutti i contribuenti italiani.
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché darebbe un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. Aspettiamo che il nuovo sindaco pentastellato di Livorno faccia qualcosa dopo decenni di complicità del pd labronico. Per ora il mercato è dalla nostra parte perché nessuno ha fatto un'ordinazione e forse il rigassificatore chiuderà per mancanza di clienti!
Per firmare clicca qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch






"Il 30 luglio 2013 arrivava al largo delle coste livornesi il rigassificatore della OLT. Lo avevamo fortemente contestato perché pericoloso,inutile, dannoso per l'ambiente . Avevamo contestato le promesse che venivano fatte:  salvezza del Cantiere, nuova occupazione, bollette meno care, metanizzazione della centrale ENEL. Tutte bufale avevamo detto, tutte bufale si sono dimostrate.
Ad un anno di distanza è possibile fare un primo bilancio. Avevamo detto che il terminale OLT era inutile perché di gas in Italia ne arrivava fin troppo ed infatti in un anno il rigassificatore non ha lavorato neppure una nave, se si escludono i tre allibi di prova fatti dalla LNG Leo, noleggiata da uno dei soci della OLT, la tedesca E.On. Il rigassificatore giace in attesa di non si sa cosa. Alla OLT dicono che nel 2016 cominceranno a lavorare. Forse. La vera speranza della OLT e dei suoi soci è che una improvvisa crisi internazionale provochi una crollo energetico talmente grave da spingere qualche società importatrice a trovare conveniente l’utilizzo del  terminale di Livorno. Solo la guerra, in Ucraina o in Libia o chi sa dove altro, può salvare questo fallimentare progetto. E si deve trattare di una guerra lunga e disastrosa, perché di profitti la OLT ne dovrà fare tanti per rientrare dei 900 milioni, ma forse sono anche di più, spesi per realizzare l’impianto e la conduttura sottomarina. Senza contare i soldi necessari alla manutenzione di un aggeggio che da un anno non funziona ma che va tenuto in efficienza in attesa di un cliente che, forse, arriverà.
Dal nostro punto di vista il fallimento della OLT non può che farci piacere: se non altro abbiamo evitato il rischio di qualche disastro al momento dell’allibo fra gasiera e terminale; abbiamo evitato che il cloro necessario a tenere in efficienza le serpentine del rigassificatore durante la lavorazione del gas formasse grandi quantità di composti organici clorati che, una volta immessi in mare, avrebbero prodotto gravissimi danni per la fauna e la flora acquatica e messo a rischio la salute della popolazione costiera.
Il problema è che da mesi esiste il rischio concreto che il governo dichiari l’impianto di Livorno, “strategico” per l’interesse nazionale e quindi lo faccia ricadere fra quelli il cui mancato utilizzo provochi l’innesco di quel “fattore di garanzia” che non è altro che un intervento delle finanze pubbliche a sostegno di impianti non utilizzati. Superfluo dire che il sostegno pubblico ricadrebbe sulle bollette del gas pagate dai cittadini. Sarebbe paradossale che il governo sostenesse finanziariamente un impianto pericoloso, dannoso e inutile come quello di Livorno: come si può definire strategicamente rilevante un terminale che in un anno non è stato capace di importare una goccia di gas?
Per questo invitiamo tutta la popolazione a sostenere la lotta del Comitato contro il rigassificatore: sarebbe una beffa se l’impianto fosse fatto pagare ai cittadini dopo che a questi ultimi è stato imposto in barba ad ogni convenzione internazionale sulla partecipazione (Aarhus) e dopo che si arrivò a negare addirittura la possibilità di un referendum sia pur consultivo sull’argomento.
Sarebbe una beffa anche considerato che Livorno ha recentemente sottoscritto l’accordo sul Santuario dei cetacei: che senso avrebbe finanziare con i soldi pubblici un impianto killer dir quel mare e di quella fauna ittica che si dice di voler preservare?". (Comitato contro il rigassificatore & Vertenza Livorno, 30/7/2014)

lunedì 28 luglio 2014

Perché?

Ci sono sei feroci guerre in corso nel mondo. Una vicino a noi, in Europa, ai confini tra l'Ucraina e la Russia: più di mille morti. Quella a Gaza, con altrettanti morti, soprattutto civili. Poi in Libia, di fronte a noi, dove sono piombati in una specie di guerra civile. In Siria, dove non si sa più nulla. In Irak, dove nascono callifati di un tempo. Infine, in Afghanistan. Altre ce ne sono da tempo in Somalia, in Eritrea e in altri Paesi che nemmeno conosciamo. Tra Russia, Usa ed Europa non va proprio. Insomma, siamo su una polveriera. Tanti soffrono, anche in Italia dove non c'è la guerra, per colpa della stessa aggressività e prepotenza di alcuni. La nostra splendida Terra è devastata. I disperati bussano alle nostre porte ma il nostro egoismo li respinge. Parliamo di cose senza senso mentre milioni di persone soffrono. Ci affidiamo ad un al di là per coprire le nostre malefatte qui. I nostri organismi intenazionali non servono a niente, succhiano solo denaro per far posto ai più forti. Tranne qualche eccezione, i nostri politicanti fanno ridere. Ignorano la realtà per continuare a foraggiarsi. Quanto reggerà ancora prima che le coscienze si risveglino?

Un reddito dignitoso per tutti!

Cari amici,

ho appena creato una nuova petizione e spero vorrete firmarla, si chiama: 
Reddito di cittadinanza per tutti quelli che ne hanno bisogno!


E' una questione molto importante per me e per il resto dell'Italia. Insieme possiamo fare la differenza! Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 250.000 firme e potremo cominciare a fare pressione per ottenere il risultato che vogliamo.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

Campagne come questa partono sempre in piccolo, ma crescono se persone come noi si attivano: ti prego di prenderti un momento per dare una mano firmando e spargendo subito la voce.

domenica 27 luglio 2014

Articolo 35 della Costituzione italiana: 5 milioni di poveri, il 60 per cento di giovani senza lavoro, gli altri con contratti precari. I sindacati difendono i privilegi rimasti di pochi raccomandati


TITOLO III
RAPPORTI ECONOMICI

Art. 35.
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.

TOTALMENTE DISATTESO!

Giudicate voi... .


sabato 26 luglio 2014

Articolo 34 della Costituzione: una scuola pubblica mediocre, quelle buone per ricchi e raccomandati


Art. 34.
La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

DISATTESO!

La scuola sta a pezzi, fisicamente e didatticamente. L'obbligatorietà fa a pugni con la qualità. Il resto, per i capaci e i meritevoli, sono tutte balle. 

venerdì 25 luglio 2014

Gorgona per tutti! Firma le due petizioni



Da diversi mesi ormai, insieme all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle convidendole con i vostri amici e conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel mare del Santuario dei Cetacei".


In Italia esiste un'isola chiamata Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, dove coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti ormai una priorità. O il carcere o i gorgonesi è ormai l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere si è arrivati addirittura all'interdizione da parte del ministero di Giustizia ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa. 
L'obiettivo di questi mediocri burocrati è di spopolare l'isola chiudendola ai civili. Per questo motivo sono stati anche di nuovo interrotti i collegamenti marittimi pubblici con l'isola.
Bisogna fermare questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per firmare clicca qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già arrivato a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori e le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel di tutti i contribuenti italiani.
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché darebbe un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. Aspettiamo che il nuovo sindaco pentastellato di Livorno faccia qualcosa dopo decenni di complicità del pd labronico. Per ora il mercato è dalla nostra parte perché nessuno ha fatto un'ordinazione e forse il rigassificatore chiuderà per mancanza di clienti!
Per firmare clicca qui sotto:

giovedì 24 luglio 2014

Il golpe

In Italia è in atto un golpe. Non c'è un generale come in Egitto, ma un presidente novantenne che detta i tempi e le regole ai cittadini. E non i cittadini a lui. Lui dice che così, con la sua vecchia concezione della realtà e dello Stato, sta salvando l'Italia dal caos. Non si rende conto, invece, che così sta solo impedendo quel cambiamento che vorrebbe, ma che non riesce a vedere, affidandolo a chi è figlio dei disastri italiani, pur con una faccia giovane e carina. E' un golpe che vede al comando da decenni sempre gli stessi poteri forti, lo stesso clero, le stesse facce, le stesse lobbies, gli stessi partiti. Pur di mantenere questo potere nello Stato sono entrati manigoldi e ladri, i cittadini non contano più niente, solo a pagare tasse per mantenere questi corrotti. Lui non è più il garante di tutti, ma solo di una parte degli italiani, quelli che ancora stanno bene. E' lui che presiede le forze armate, è lui che presiede la magistratura, è lui che ha scelto il governo e che si è fatto nominare da questo parlamento. E' lui che ha relegato dieci milioni di persone votanti e altri venti silenziosi nel nulla. E ditemi se questo non è un golpe?

Un reddito dignitoso per tutti!

Cari amici,

ho appena creato una nuova petizione e spero vorrete firmarla, si chiama: 
Reddito di cittadinanza per tutti quelli che ne hanno bisogno!


E' una questione molto importante per me e per il resto dell'Italia. Insieme possiamo fare la differenza! Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 250.000 firme e potremo cominciare a fare pressione per ottenere il risultato che vogliamo.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

Campagne come questa partono sempre in piccolo, ma crescono se persone come noi si attivano: ti prego di prenderti un momento per dare una mano firmando e spargendo subito la voce.

mercoledì 23 luglio 2014

Articolo 33 della Costituzione italiana: avrai una buona preparazione scolastica solo se hai soldi!


Art. 33.
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
È prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale.
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. 

DISATTESO!

Le scuole versano in uno stato pietoso, sia per la vetustà degli edifici che di quella degli insegnanti. Una buona scuola pubblica dipende ormai solo dalla qualità dei suoi insegnanti, presi singolarmente. Molti appaiono non preparati ai cambiamenti e non sanno relazionarsi con le nuove generazioni. In più soffrono di salari bassi ed accesso difficile. Gli stessi programmi e i libri di testo sono anacronistici visto lo sviluppo delle nuove tecnologie e la poliedrica formazione dei ragazzi di oggi, dove la scuola non è più al centro dell'educazione di una persona. Le scuole private laiche sono dei diplomifici a pagamento, mentre quelle religiose, quasi tutte cattoliche, sono per i più ricchi. Alla testa di università e accademie si succedono baroni che hanno abbassato la qualità dell'istruzione e frustrato le nuove generazioni migliori.

martedì 22 luglio 2014

Firma per liberare l'isola di Gorgona!



Da diversi mesi ormai, insieme all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle convidendole con i vostri amici e conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel mare del Santuario dei Cetacei".


In Italia esiste un'isola chiamata Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, dove coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti ormai una priorità. O il carcere o i gorgonesi è ormai l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere si è arrivati addirittura all'interdizione da parte del ministero di Giustizia ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa. 
L'obiettivo di questi mediocri burocrati è di spopolare l'isola chiudendola ai civili. Per questo motivo sono stati anche di nuovo interrotti i collegamenti marittimi pubblici con l'isola.
Bisogna fermare questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Per firmare clicca qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già arrivato a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori e le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel di tutti i contribuenti italiani.
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché darebbe un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. Aspettiamo che il nuovo sindaco pentastellato di Livorno faccia qualcosa dopo decenni di complicità del pd labronico. Per ora il mercato è dalla nostra parte perché nessuno ha fatto un'ordinazione e forse il rigassificatore chiuderà per mancanza di clienti!
Per firmare clicca qui sotto:

Napolitano, tu non sei il mio presidente!

Giorgio Napolitano ormai da tempo non rappresenta più di metà degli italiani. Dovrebbe essere il garante di tutti ed invece è il garante dello status quo renzi-berlusconi-altri, cioè di quelle larghe intese tese a chiudere le porte alle nuove generazioni desiderose di una vera democrazia e non di una partitocrazia.Ma c'è un'altra cosa che mi ha colpito nel discorso che Napolitano ha fatto ai giornalisti parlamentari, parlando degli scontri in Medioriente. Ha detto che la colpa è dei palestinesi che sparano razzi. Ma quest'uomo ragiona ancora? Gli israeliani stanno massacrando una popolazione inerme e ha fatto 600 morti civili e 4000 feriti, contro 17 soldati israeiani che hanno invaso Gaza. No, presidente, non sei il garante di tutti gli italiani, ma solo della democrazia occupata dai partiti e da ideologie di parte, le sole che conosce!

INADEGUATI!

Ci avevano, vi avevano quasi fregati. Ora, alla prova dei fatti, si sta evidenziando ancora di più l'inadeguatezza di Renzi, del suo governo e del Quirinale. Le larghe intese, ora fra tutti quelli che hanno portato allo sprofondo l'Italia, con la scusa di riforme fatte come controriforme da chi non ha mai rispettato nemmeno la Costituzione italiana, nasconde solo l'estremo tentativo di chi si è impossessato della democrazia per farne quello che vuole e per continuare a depredarci. Che ci piaccia o no l'ultimo baluardo per difendere questo nostro povero Paese sono quegli imberbi 5S, con tutte le limitazioni di chi si trova in mezzo ad un letamaio mascherato da legalità. Se i cittadini italiani capiranno che devono appoggiare questi ragazzi, allora potremo dire che ce l'abbiamo fatta a fare una vera rivoluzione senza sparare un colpo!

Nessuno deve restare senza un reddito!

Cari amici, 

ho appena creato una nuova petizione e spero vorrete firmarla, si chiama: 
Reddito di cittadinanza per tutti quelli che ne hanno bisogno!


E' una questione molto importante per me e per il resto dell'Italia. Insieme possiamo fare la differenza! Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 250.000 firme e potremo cominciare a fare pressione per ottenere il risultato che vogliamo.

Clicca qui ! per saperne di più e per firmare: 
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch

Campagne come questa partono sempre in piccolo, ma crescono se persone come noi si attivano: ti prego di prenderti un momento per dare una mano firmando e spargendo subito la voce.

Articolo 32 della Costituzione italiana: curarsi, ma non troppo!


Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana

DISATTESO!

Viene da ridere, o da piangere, se preferite, a vedere come la nostra Costituzione venga così continuamente bistrattata. E' vero che la nostra sanità, che ci costa cento volte di più a causa del malgoverno e della corruzione, assicura più o meno un'assistenza mediocre a tutti., sempre meno di prima comunque, e che molti se ne approfittano Ma viene disattesa in tantissimi settori, soprattutto nel fatto di essere obbligati a trattamento sanitari non voluti e nel violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana, come nei casi di accanimento terapeutico e nel volere tenere in vita qualcuno a tutti i costi.

lunedì 21 luglio 2014

Artcolo 31 della Costituzione: se fate famiglia, poi arrangiatevi!


Art. 31.
La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.

DISATTESO!

Le famiglie sono lasciate completamente da sole, con aiuti irrisori, soprattutto quelle numerose e senza un reddito dipendente. Non favorisce alcunché, ma lascia i nuclei familiari in balìa di se stessi e delle loro difficoltà economiche.

domenica 20 luglio 2014

Per una Gorgona libera!

Il paese dell'isola di Gorgona. Ormai metà delle abitazioni sono occupate dai dipendenti della colonia penale. Se il Comune di Livorno non rivendica la sua frazione civile abitata dai pochi gorgonesi rimasti e non chiede la restituzione degli alloggi il paese inesorabilmente scomparirà. 


Da diversi mesi ormai, insieme all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle convidendole con i vostri amici e conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel mare del Santuario dei Cetacei".


In Italia esiste un'isola chiamata Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, dove coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti ormai una priorità. O il carcere o i gorgonesi è ormai l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere si è arrivati addirittura all'interdizione da parte del ministero di Giustizia ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa. 
L'obiettivo di questi mediocri burocrati è di spopolare l'isola chiudendola ai civili. Per questo motivo sono stati anche di nuovo interrotti i collegamenti marittimi pubblici con l'isola.
Bisogna fermare questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Siamo arrivati a 113 adesioni.
Per firmare clicca qui sotto:
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch


Intanto è già arrivato a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori e le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel di tutti i contribuenti italiani.
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché darebbe un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. Aspettiamo che il nuovo sindaco pentastellato di Livorno faccia qualcosa dopo decenni di complicità del pd labronico. Per ora il mercato è dalla nostra parte perché nessuno ha fatto un'ordinazione e forse il rigassificatore chiuderà per mancanza di clienti!
Qui siamo a 86 adesioni.