giovedì 24 luglio 2014

Il golpe

In Italia è in atto un golpe. Non c'è un generale come in Egitto, ma un presidente novantenne che detta i tempi e le regole ai cittadini. E non i cittadini a lui. Lui dice che così, con la sua vecchia concezione della realtà e dello Stato, sta salvando l'Italia dal caos. Non si rende conto, invece, che così sta solo impedendo quel cambiamento che vorrebbe, ma che non riesce a vedere, affidandolo a chi è figlio dei disastri italiani, pur con una faccia giovane e carina. E' un golpe che vede al comando da decenni sempre gli stessi poteri forti, lo stesso clero, le stesse facce, le stesse lobbies, gli stessi partiti. Pur di mantenere questo potere nello Stato sono entrati manigoldi e ladri, i cittadini non contano più niente, solo a pagare tasse per mantenere questi corrotti. Lui non è più il garante di tutti, ma solo di una parte degli italiani, quelli che ancora stanno bene. E' lui che presiede le forze armate, è lui che presiede la magistratura, è lui che ha scelto il governo e che si è fatto nominare da questo parlamento. E' lui che ha relegato dieci milioni di persone votanti e altri venti silenziosi nel nulla. E ditemi se questo non è un golpe?

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