sabato 10 dicembre 2011

Nei posti chiave del governo Monti gli stessi che hanno depredato l'Italia

Paolo Romani, ex ministro allo Sviluppo (si fa per dire...) con l'ex governo Pdl-Lega, quello che ha regalato gratis allo psiconano le frequenze tv (4 miliardi di euro...) ed era il suo scendiletto, è stato nominato dall'attuale ministro all'Economia e allo Sviluppo, Corrado Passera (quello del fallimento Telecom e Alitalia, se non erro), responsabile dello stesso dicastero per l'Irak e l'Afghanistan (qui ci sono decine e decine di miliardi in ballo con gli armamenti, i radar, la ricostruzione, eccetera eccettera, Finmeccanica inciuciando). Qui, in questo governo Monti, c'è qualcosa che non quadra. Si vedono le stesse facce di bronzo che ci hanno rubato per decenni, seduti nei soliti salotti trash tv dagli stipendi milionari, non si toccano i patrimoni veri, l'ex premier è sempre dietro l'angolo per dire la sua senza ombra di vergogna e manette. Intanto, si tartassano i nostri nonni, gli si impone un bancomat (costa anche 100 e passa euro l'anno), gli si levano le poche sicurezze che ancora conservano. E' necessario andare al voto al più presto con una nuova legge elettorale per respirare aria pulita ed allontanare per sempre questi avvoltoi che ammorbono l'aria.

venerdì 9 dicembre 2011

Adieu


Quando lo Stato diventa il tuo aguzzino

Colpisce la bomba al direttore di Equitalia a Roma. Condanno qualsiasi episodio di violenza ma questi fatti sono frutto di comportamenti scellerati da parte dello Stato, delle istituzioni, degli enti che dovrebbero proteggerci. Cito alcuni miei casi personali. Se sono comuni a tanti altri cittadini vuol dire che qualcosa non funziona e provoca anche la violenza. Primo caso: da qualche mese non ho l'auto perché un vigile ha avuto il potere di potermela sequestrare per un piccolo reato amministrativo risolvibile con una multa. Questo per me comporta una serie di problematiche non indifferenti e perdita di denaro, oltre a vedermi privato di un bene di mia proprietà che mi sono sudato e a dover subire una violenza di non poco conto. Seconda caso: ho una casa in affitto dal demanio all'isola di Gorgona da due secoli. Improvvisamente, su due piedi, mi si chiede di abbandonarla, di lasciare il mio paese, la mia storia, i miei affetti, i miei cari al cimitero. Eppoi dove dovrei andare a vivere? Terzo caso: avevo una casa e per un debito con una banca me l'hanno pignorata e venduta. Signori, non si può scherzare con la sopravvivenza di una persona. Questi episodi generano risentimento. Va rivisto il potere che alcuni organismi hanno, vanno tutelati i cittadini nei loro interessi primari, nella loro sussistenza. Oppure qualcuno con la divisa o con un'etichetta può distruggere la tua vita perché la legge glielo consente e il cittadino rimane inerme?

martedì 6 dicembre 2011

I never forget you


Francis


Dreaming


Lettera aperta al sindaco di Livorno (Isola di Gorgona, 6 dicembre 2011): "Fermi il genocidio dei gorgonesi"


"Gentile Sindaco del Comune di Livorno, Le scriviamo forse per l'ultima volta come abitanti dell'isola di Gorgona, una frazione del Comune che Lei amministra e per la quale vogliamo una risposta. Vogliamo sapere da Lei, che dovrebbe tutelarci come parte integrante del suo territorio, perché non sta facendo niente per impedire che il villaggio dei pescatori gorgonesi e i suoi ultimi abitanti vengano spazzati via da una decisione scellerata del Demanio. Come Lei ben sa, il 31 dicembre 2011 è stato chiesto agli ultimi discendenti gorgonesi di lasciare le case che hanno in affitto da due secoli, facendo scomparire improvvisamente quella piccola comunità gorgonese che ancora vive lì. Se questa iniziativa del Demanio andasse in porto l'isola diventerà solo un carcere, fino a quando qualcuno non si accorgerà degli enormi sprechi che procura alle casse dello Stato, e dei gorgonesi, del loro paese, della loro storia, dei loro affetti, del loro cimitero non resterà più traccia. Non sarà più permesso loro nemmeno di sbarcare sull'isola a causa delle restrizioni della colonia penale. Saranno cacciati come reietti dal loro paese di origine, un vero genocidio a cui Lei non si sta opponendo. Noi L'imploriamo affinché questo non succeda, attraverso degli atti amministrativi ben precisi che garantiscano una volta per tutte alla discendenza gorgonese di non essere più così minacciata nella sua esistenza e possa svilupparsi di nuovo e mantenere una sua identità. Noi, dal canto nostro, abbiamo assicurato al Demanio ogni disponibilità affinché vengano stipulati dei nuovi contratti, vengano sistemate le pendenze e vengano fatti i lavori necessari per abitare il paese di Gorgona, con tempi e regole certe che ci rassicurimo per il nostro futuro e quello dei nostri figli. Lei, Signor Sindaco, deve farsi carico di chi l'ha eletto e deve difendere il suo territorio e la sua popolazione. Non può fare finta di niente e girare la testa dall'altra parte mentre le stanno portando via una parte del suo stesso Comune. Rimaniamo fiduciosi affinché qualcosa di definitivo e positivo venga fatto prima del 31 dicembre 2011. Dopo non ci resteranno che altre forme di protesta più eclatanti, come indirizzarci di nuovo al Presidente della Repubblica, al Parlamento,ai media, ai giudici e a qualsiasi iniziativa possa garantirci la nostra sopravvivenza sull'isola. Intervenga Lei prima che sia troppo tardi".

domenica 4 dicembre 2011

Ma Monti dove vive?

Ho seguito la conferenza stampa del governo Monti sulle misure lacrime e sangue. Ero e sono esterefatto. Si incide sulle pensioni, di cui molti non vedranno mai una lira, quando sarebbe bastato diminuire i compensi stratosferici di migliaia e migliaia di persone che prendono una sacco di soldi negli enti statali e parastatali, compresissima la rai, gente che fa poco o niente. Questo intelligentone di Monti andrebbe a presentare questo capolavoro da vespa, che prende non so quanti milioni per incensare questo o quello. Addirittura rinuncia alla stipendio di primo ministro e la ministra alle pensioni piange per i sacrifici che debbono fare chi prende mille euro al mese, poco più o poco meno. Possibile che dopo lo sciagurato periodo dello psiconano, che invece di andarsi a nascondere ancora parla, l'Italia non possa produrre niente di meglio che questo vecchiume putrefatto che gira sempre intorno alle stesse persone e alla stessa idea di potere? E c'è bisogno di andare alla bocconi per fare questa fetecchia?!?

Francie


sabato 3 dicembre 2011

Le sorelle Bandiera 2


I ladri della politica restituiscano il maltolto!

Gli stipendi e le buonuscite di politici e manager pubblici gridano vendetta. Ma anche quelli di tanti stipendiati ministeriali. Soprattutto quando si chiedono sacrifici a persone oneste che non arrivano a fine mese e magari sono anche costretti a rubare una mela al supermercato. Ma non credo che in Italia si abbia il senso della vergogna: ci sono stipendi rai da capogiro, manager che prendono cifre impensabili, dirigenti di ministeri che vivono da nababbi. Con i nostri soldi, con noi che facciamo fatica ad arrivare a fine mese. Non soddisfatti di ingrassare a nostre spese, poi, rubano pure, intrallazzano, prendono ancora i nostri soldi. Questi signori, oltre a vergognarsi di girare impuniti, devono restituire il maltolto, gli va abbassato lo stipendio (5000 euro al mese è anche troppo per quello che fanno) e, se necessario, devono andare in galera. Altro che buonuscite milionarie!?!"