Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
DISATTESO!
Tutti i cittadini non hanno affatto pari dignità sociale (es.: rom, stranieri, poveri...) e non sono assolutamente uguali davanti alla legge (vanno in galera solo i poveracci, mentre chi ha dei buoni avvocati non ci va mai...). La società italiana in realtà non solo distingue, ma discrimina rispetto al sesso, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche, alle condizioni personali e sociali (coppie gay senza diritti, esiste solo la religione cattolica, il M5S è oggetto di ghettizzazione da parte degli organi istituzionali e dell'informazione, chi è ai gradini più bassi della società non conta nulla ed è abbandonato a se stesso).
La Repubblica non fa niente per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, anzi mantiene i privilegi di pochi, impedendo doi fatto il pieno sviluppo di milioni di persone e non garantendo l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori (e chi non ha lavoro?) all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
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