sabato 27 luglio 2013

Ci dovrete sparare per impedirci di raggiungere la nostra casa e i nostri cari all'isola di Gorgona


Isola di Gorgona, 27 luglio 2013

INIZIATA L'EPURAZIONE SILENZIOSA ED ESILIO PER I GORGONESI. COME DA COPIONE AMPIAMENTE PREVISTO, DOPO PIANOSA, IL MINISTERO DI GIUSTIZIA VUOLE PRENDERSI L'ISOLA DI GORGONA. LA POLIZIA PENIITENZIARIA AVREBBE RICEVUTO L'ORDINE DI NON FAR SBARCARE ALCUNI GORGONESI "SCOMODI"  RESIDENTI ED ABITANTI SULL'ISOLA DI GORGONA

Da anni il Comitato Abitanti Isola di Gorgona lamenta e denuncia il tentativo del ministero di Giustizia, che dirige il cosiddetto carcere modello presente, di impossessarsi di tutta l'Isola, allontananando i civili residenti discendenti degli antichi pescatori gorgonesi con minacce e denunce, desertificando l'isola come è già successo a Pianosa. Ora, dopo averli vessati per anni, chiusi in pochi metri quadri di territorio, denunciati usando la legge a loro piacimento, la navale della polizia penitenziaria, senza che i diretti interessati ne sappiamo niente, avrebbero ricevuto l'ordine di non far sbarcare alcuni residenti ed abitanti sull'isolia  in quel poco che resta del paese. Non se ne conoscono le motivazioni ufficiali, ma sicuramente si applicherà qualche cavillo legale inventato ad hoc dalla direzione carceraria, come già successo in precedenza.
Dopo il tentativo del demanio di cacciare via i gorgonesi, dopo denunce inventate per calunniare alcuni promotori di un tentativo di rinascita del consesso civile gorgonese, dopo la chiusura del sito di Gorgona oggetto di un contenzioso giudiziario, ora un gorgonese potrebbe sentirsi dire al momento dello sbarco che non può accedere alla propria abitazione, magari adducendo motivi di sicurezza o chissà che altro.
Questa accelerazione è iniziata dall'arrivo della nuova direttrice Giampiccolo, sempre pronta ad iniziative mediatiche inutili come le cene galeotte e il vino di Frescobaldi, ma per niente attenta alla realtà gorgonese della quale non sa niente perché sull'isola non c'è mai. Anche il carcere versa in condizioni gravissime, come lamentano i sindacati della polizia penitenziaria, e di 'modello' qui ci sono solo le troppe spese e un carcere anacronistico.
Ora si è addirittura arrivati ad impedire a delle persone libere di accedere alla propria casa, insieme ai loro bambini. Gli interessati fanno sapere sin da adesso che ci sono palesi violazioni in atto e abusi di potere di ogni genere, che verranno segnalate alle autorità competenti, e che sono pronti a farsi sparare per accedere alle loro case.


Nessun commento: