domenica 24 luglio 2016

Disagio...

C'é un filo comune tra questi ragazzi che commettono stragi come se giocassero ad un videogioco. Sono tutti figli cresciuti in famiglie non locali, che appaiono come vittime di un mobbing sottile e continuo che non ha reso la loro vita serena. E' come se fossero sì vissuti in Occidente, ma con la loro anima altrove, nel loro dna originario. Hanno sentito su di loro, sin dalla loro nascita, una non accettazione, un disprezzo velato, dall'asilo fino alla vita sociale. Così, non sono cresciuti bene, si sono rifugiati in sogni impossibili alla ricerca di una riscossa. Poi improvvisa la follia vendicatrice... .

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