lunedì 25 luglio 2016

Arisocial...

Ormai é chiaro: i giornalisti italiani e l'informazione in generale, nonché i politici, non hanno la minima idea di quale sia la diffusione e l'uso dei social tra le nuove generazioni. Ho sentito dire che la polizia tedesca ha pregato di non usare i social per diffondere informazioni, secondo loro false informazioni non controllate, o informazioni che potevano servire agli attentatori di turno. Subito, giornalisti e conduttori rai e il corrrispondente ansa da Berlino si sono sbrigati a dire che le vere informazioni le dannosolo loro perché strutture controllate e garantite. A parte che le notizie farlocche le davano proprio loro seduto nei loro uffici rai e ansa, questi non hanno capito che a loro non se li fila più nessuno, che non gli crede più nessuno, anche perché passano solo veline, sono dei raccomandati ed espressione dei partiti da decenni, e non garantiscono proprio un bel niente, sennò di farsi gli affari loro e dei loro padroni. Perché mai dovremo credere alle loro versioni edulcorate e non sul campo e non a quelle dei social che, se confrontate nelle diverse fonti sono quelle più dirette, come ha fatto notare uno psichiatra in studio? Sono arrivati a dire che alcuni attentatori in Germania erano dei psicopatici perché giocavano con dei videogiochi violenti... . Non credevo alle mie orecchie. Ma questi i figli ce l'hanno? Tutti i giovani del mondo ci giocano... . Il nostro giornalismo, ormai, é lontano mille anni luce dalla realtà...

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