sabato 10 ottobre 2015

Rieducazione

In un Paese civile - che non é l'Italia - i giovani e le persone più deboli non si condannano, ma si aiutano e rieducano, se é il caso. La nostra giustizia e le nostre forze dell'ordine, invece, autorizzate da una politica nulla, tendono per un nonnulla (qualche grammo di droga, una manifestazione, piccoli furtarelli dettati dall'incoscienza, per esempio), a portarli nei nostri lucubri tribunali e dargli una condanna qualsiasi, magari sbatterli pure in squllide case famiglia o addirittura in prigione, dove saranno rovinati per sempre. 
Si lasciano invece liberi fior fiori di delinquenti, collusi con mafie, ladri di milioni di euro, truffatori legalizzati e anche assassini. Tanto che uno si chiede, ma questi giudici sceriffo chi sono, chi li ha formati, quale società proteggono, quale giustizia amministrano e in nome di chi?
No, i nostri ragazzi, chi scappa da guerre e miserie, i più fragili, vanno protetti, anche da loro stessi, non condannati subito da leggi fatte da adulti per dei delinquenti incalliti.

Nessun commento: