sabato 10 ottobre 2015

Il colpo di grazia

Nella vicenda Marino c'é un aspetto che non riesco a digerire. Perché il 'grande' Papa Francesco é entrato a gamba tesa, mostrando irritazione sull'invito a Filadelfia del sindaco di Roma. Un uomo di chiesa così amato - io sono laicissimo, quasi ateo - invece di parlare del suo credo seguito - purtroppo - da miliardi di persone - se ne é uscito con una frase sibillina che ha messo definitivamente ko l'uomo del Campidoglio eletto dai romani, inviso ai poteri forti che hanno rubato sino ad oggi, forse inadeguato, ma pulito ed educato.
Il tanto amato Papa Francesco, ha detto una cosa che difficilmente viene detta verso qualcuno così direttamente: "Io a Ignazio Marino - ha proprio detto così, citando nome e cognome di chi guidava la città che ospita il suo monarcato assoluto basato su credenze inverosimili ma potentissime - non l'ho invitato a Filadelfia e nemmeno l'ha invitato il mio staff che ha organizzato il mio viaggio americano".
Personalmente, quando ho sentito queste parole così dirette contro una persona, dette da un uomo che parla di tutt'altro, non riuscivo a credere alle mie orecchie. C'era della profonda irritazione da parte del Papa cattolico, se non addirittura della rabbia. Perché?!?
Dopo sono arrivati gli innocui scontrini e la capitolazione di un uomo - Marino , che forse era più adatto a guidare una cittadina come Lucca, che aveva cercato comunque di fare pulizia. Ora al suo posto c'é già il prefetto Gabrielli, uomo di Renzi non eletto da nessuno e servitore dei poteri forti, perché Roma deve sorbirsi anche il Giubileo di uno Stato straniero senza battere ciglio. E già, da noi non comandano i cittadini di uno Stato laico, ma il Vaticano, una stranissima monarchia assoluta che fa affari con le nostre anime... .

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