mercoledì 22 maggio 2013

Ci stanno solo prendendo in giro. Questo Stato non mi rappresenta e non cambierà. Fondiamone un altro


Lo Stato che voglio è quello che mi ascolta perché lo Stato sono io. Lo Stato che voglio è quello al servizio del cittadino e non viceversa. Lo Stato che voglio è quello che permette una vita dignitosa a tutti. Lo Stato che voglio non è quello basato sulla schiavitù del lavoro, ma sulla ricerca della verità e della felicità, magari usando anche una giusta attività. Lo Stato che voglio non ha prigioni. Lo Stato che voglio non ha onorevoli, vip e mezzinbusti. Lo Stato che voglio non ha un'informazione asservita, ignorante e lottizzata. Lo Stato che voglio assomiglia un po' a quello scandinavo, e si può migliorare. Lo Stato che voglio combatte l'ignoranza. Lo Stato che voglio vive in armonia con la natura, non se ne distacca o la sfrutta credendo di esserne superiore. Lo Stato che voglio non è quella della moneta e della finanza, che rende l'essere umano una bestia infelice, ma quello dello scambio conviviale. Lo Stato che voglio non è quello delle religioni, che fanno parte della sfera privata di ognuno, ma quello che lascia ad ogni individuo lo spazio per la sua personale ricerca.   Lo Stato che voglio non è quello delle auto e dei rumori a tutti i costi, ma è quello del silenzio e dell'armonia. Lo Stato che voglio sono io.

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