martedì 26 giugno 2012

Il complotto

Rivedendo le date che hanno portato all'oscuramento del mio sito internet  http://www.ilgorgon.eu/ appaiono evidenti i segnali di un piccolo 'complotto' teso a screditare la mia persona e lo stesso sito, arrivando a mettere in dubbio anche la mia permanenza sull'isola di Gorgona. Gli atti presentati ad un pm e un gip poco attenti, che non hanno completamente visionato il lavoro fatto su Gorgona sul web, né approfondito le carte che gli presentavano perché magari considerate subito affidabili avendo l'intestazione 'Ministero della Giustizia (???)', sono state prese alla lettera perché accompagnate da note specifiche ad hoc della polizia penitenziaria. Una forzatura usando la legge, un tentativo di delegittimazione del sito informativo su Gorgona e della mia persona, teso a leggittimare l'oscuramento preventivo pur non essendocene i presupposti. Un 'complotto' però in parte reso vano e che si ferma a metà strada perché alcune di queste persone legate ai querelanti sono state colte, nel frattempo, a compiere dei reati molto gravi sull'isola (incendio dello spaccio per coprire un ammanco di 80.000 euro ed inquinamento delle prove con rottura dei sigilli) e che metteranno in imbarazzo anche chi ha voluto tenergli bordone senza sapere in che ginepraio andava ad infilarsi. Ecco le date in fila, con atti depositati presso l'Autorità giudiziaria, che danno l'idea di come si sia proceduto con mezze verità e spesso delle vere e proprie calunnie per ottenere l'obiettivo di oscuramento di un sito innocuo, infrangendo anche l'articolo 21 della Costituzione sulla libera informazione..

28 dicembre 2012. Sporgo regolare denuncia presso il Comando della Polizia Penitenziaria dell'Isola di Gorgona (l'unica Autorità presente sull'isola) contro un agente che da anni minaccia, anche di morte, me e la mia famiglia, e che da 15 anni fa quello che vuole sull'isola, senza che i ministero di Giustizia, i suoi comandanti o direttori intervengano (stranamente la mia denuncia non è presente tra gli atti presentati all'Autorità giudiziaria dal Comando della Polizia penitenziaria, mentre altre note che non c'entrano niente, ma che mettono in cattiva luce il mio operato, sì);
30 dicembre 2012. L'agente in questione presenta una nota allo stesso suo Comando in cui contesta la mia versione di querela, fornendone una sua di comodo, appoggiata da alcuni agenti presenti sull'isola che non affermano il vero e che risultano tra i sette querelanti (per fortuna, per l'episodio delle minacce e del tentativo di aggredirmi fisicamente c'erano decine di persone presenti, e molte non appartenevano al corpo della polizia penitenziaria). Stranamente questa nota dell'agente è agli atti dell'oscuramento del mio sito, anche se non c'entra assolutamente nulla con la questione in merito. Perché???;
11 gennaio 2012. Sette persone, legate in qualche modo sempre allo stesso agente che era stato da me denunciato, presentano querela per diffamazione contro di me presso il Comando della Polizia penitenziaria di Gorgona, chiedendo l'oscuramento del sito http://www.ilgorgon.eu/.  Il motivo: poche righe di filastrocche su centinaia di personaggi gorgonesi presenti in una piccola parte del sito, con soprannomi spesso inventati insieme ai mii figli adolescenti, in cui dicono di riconoscersi nonostante non ci sia il nome e cognome di nessuno (sono la concubina dello stesso agente denunciato, la sorella della concubina dell'agente , un agente che appoggia la contronota dell'agente il 30 dicembre 2012, un agente dello spaccio della polizia penitenziaria sull'isola - che poi verrà bruciato per coprire degli ammanchi e che vede indagato sempre lo stesso agente da me denunciato - un ragioniere della colonia penale che controlla i conti dello spaccio degli agenti, la moglie di un educatore che non c'entra nulla con la filastrocca - viene raramente sul'isola, anche se non ne ha il titolo, ed addirittura hanno una casa del demanio nel paese, cosa mai avvenuta prima d'ora...e una mia zia ultraottantenne - l'unica di cui si fa nome e cognome, chiamandola con un soprannome scherzoso inventato dai miei figli);
17 gennaio 2012. Arriva una lettera alla Direttrice della Colonia Penale di Gorgona da parte di alcune famiglie di ex gorgonesi che non vivono più sull'isola, ma ne hanno conservato senza averne diritto la residenza e una casetta del demanio per le vacanze. Nonostante la missiva sia piena di calunnie nei miei confronti non viene controllata nelle sue affermazioni e viene allegata agli atti dati al pm come veritiera, usandola come una delle fonti attendibili per motivare l'oscuramento del sito. Perché?
metà gennaio 2012. Negli stessi giorni il comando della polizia penitenziaria, con firma del comandante e del suo vice, stila una nota su carta intestata del ministero di Giustizia, con considerazioni poco lusinghiere nei miei confronti, con mezze verità tese a screditarmi ed a presentarmi per quello che non sono, allegandole stranamente ancora agli atti per l'oscuramento del sito. Perché?;
28 gennaio 2012. Di mia iniziativa, senza sapere nulla della querela, decido di cancellare tutte le filastrocche ironiche sul sito. Alcune persone se ne erano lamentate direttamente con me, altre mi avevano minacciato davanti ai miei figli, e altre mi avevano consigliato di toglierle per evitare possibili ritorsioni di qualsiasi tipo, mentre altre persone ancora mi confermavano che si erano divertiti molto a leggerle. Le tolgo a malincuore perché erano divertenti e davano un'idea di alcuni personaggi dell'isola di Gorgona. Ma inutilmente, perché pm e gip, nonostante non esista più la prova del reato, oscurano ugualmente il sito http://www.ilgorgon.eu/ , basandosi su delle vecchie fotocopie del sito in questione, sempre presentate ad hoc;
4 marzo 2012. L'agente in questione da me denunciato per minacce, insieme ad un altro agente della polizia penitenziaria di forza allo spaccio, vengono indagati per aver dato fuoco allo spaccio dell'isola per coprire un ammanco di soldi e viveri (da 'Il Tirreno' del 28 marzo 2012). Vengono allontanati per sempre dall'isola e le loro abitazioni messe sotto sequestro. Anche le loro concubine e sorelle delle concubine, due delle querelanti, sono costrette ad andare via;
11 aprile 2012. Il sito http://www.ilgorgon.eu/ viene oscurato preventivamente dal gip per evitare una presunta reiterazione dle reato (?!?), su richiesta del pm che accoglie la richiesta dei sette querelanti basandosi sulle fotocopie presentate ad hoc, ma senza visionare il sito (le frasi incriminate erano già state cancellate da me nel gennaio 2012);
24 aprile 2012. Mi viene notificato l'oscuramento e il presunto reato di diffamazione per cui sarei indagato;
fine aprile 2012. La Federazione nazionale della stampa (Osservatorio sugli abusi all'informazione) e altri organi preposti alla libertà di stampa intervengono in diverse sedi chiedendo il dissequestro del sito, in difesa dell'art.21 sulla libertà di stampa affermato dalla nostra Costituzione;
2 maggio 2012. Faccio la richiesta al giudice del Riesame chiedendo il dissequestro del sito http://www.ilgorgon.eu/, ritenendo non ce ne siano affatto i presupposti e che sia stato infranto l'articolo 21 della Costituzione sulla libera informazione. Sto ancora aspettando la pronuncia del giudice, con grave danno per l'immagine di Gorgona e la mia persona (chi si collega sul sito http://www.ilgorgon.eu/ legge ora 'sito chiuso per decisione del gip del tribunale di Livorno', accostandolo a chissà quale grave reato). Tanti lettori, amici e conoscenti mi contattano per esprimermi la loro solidarietà, chiedendomi spiegazioni e dandomi dei consigli in merito, non riuscendo a capire i motivi di tale decisione;
20 maggio 2012. Dalle indagini condotte dal pm Luca Masini della Procura della Repubblica di Livorno (da un articolo apparso sul quotidiano 'Il Tirreno' del 21 maggio 2012), sui due agenti della polizia penitenziaria in merito all'incendio dello spaccio (sono sempre lo stesso agente e un altro che era stato chiamato a testimoniare contro di me in un primo processo in cui sono stato assolto perché il fatto non sussiste) si scopre che c'era un ammanco allo spaccio di circa 80.000 euro (altri ammanchi sembra ci fossero anche in altri uffici del carcere) e che il giorno dopo l'incendio erano stati rotti i sigilli ed usati dei detenuti per inquinare le prove. Alcune prigionieri vengono trasferiti dal carcere di Gorgona a quello delle 'Sughere' a Livorno per essere ascoltati dagli inquirenti ed evitare che ci fossero possibili ritorsioni contro di loro da parte di alcuni agenti della polizia penitenziaria. Sul sito http://www.ilgorgon.eu/ da anni parlavo di soprusi proprio da parte di alcuni agenti (inutilmente...) ora finalmente indagati perchè presi con le mani nel sacco. Davo invece conto regolarmente del corretto operato di altre persone che lavoravano nel carcere e nel suo indotto. Tra l'altro la maggior parte di essi.
6 giugno 2012. Vengo assolto perché il fatto non sussiste da una precedente denuncia per diffamazione fatta dallo stesso agente indagato per l'incendio allo spaccio e le cui concubine sono tra le sette persone che hanno presentato la nuova querela per diffamazione.

Nessun commento: