lunedì 31 maggio 2010

Razzismo all'italiana

"Insomma, facciamo più incidenti degli altri o siamo considerati un popolo di truffatori?". Anna non se ne fa una ragione. Mentre prepara i caffè, dietro il bancone del bar in cui lavora, dà sfogo alla sua indignazione.Polizza maggiorata per alcuni immigrati. È polemica. "Al momento del rinnovo della polizza auto - spiega Anna - ho trovato un aumento di 250 euro. L'assicuratore mi ha spiegato che per alcuni stranieri è prevista una sorta di "rischio nazionalità" e che se fossi stata francese o tedesca non ci sarebbe stato nessun aumento, ma essendo romena...". Anna vive e lavora in Puglia, la sua agenzia è la Carige. Ma le "tariffe etniche" vengono applicate su tutto il territorio nazionale. Basta fare un viaggio attraverso call center e siti internet delle diverse compagnie. La Carige Assicurazioni, innanzitutto. L'agenzia di Anna non ha fatto altro che applicare le tariffe interne. Una verifica? Chiediamo un preventivo on-line. Maschio, residente a Roma, nato il 24 febbraio 1973, operaio, dipendente del settore privato, auto immatricolata a febbraio del 2000, benzina, 73 kw. Premio annuale (imposte comprese): 1.962,58 euro. Questo in base al preventivo numero 364857, nel quale ci siamo dichiarati di cittadinanza italiana. Ma se lasciamo tutto invariato e cambiamo solo la cittadinanza del contraente, le cose cambiano. Se siamo romeni, infatti, il premio sale a 2.257,50 euro (preventivo numero 364850). Un caso isolato? No. La Carige non è infatti l'unica ad applicare un rischio legato alla nazionalità. Basta fare un'altra prova, a caso. Chiediamo un preventivo alla Zurich Connect. Contraente maschio, single, residente a Roma, operaio, diplomato, nato il 24.02.1973. Auto Fiat 500 C1.2 Lounge benzina, immatricolata a gennaio 2010, nuova, assicurata per la prima volta. Valore dichiarato: 10.000 euro. Antifurto: assente. Il preventivo (datato 30 maggio 2010) varia a seconda della nazionalità che indichiamo: 1.040,76 euro se il contraente è italiano, 1.040,76 euro per uno statunitense, 1.251,14 euro per un romeno, 1.251,14 euro se a sottoscrivere il contratto è un marocchino. Insomma, se gli italiani pagano come gli statunitensi, il premio sale di molto per chi proviene dai Paesi tipici dei flussi migratori. Non tutte le assicurazioni, però, applicano tariffe differenziate. Anche in questo caso basta chiedere dei preventivi, prima come italiani, poi come romeni. La Genialloyd e la Milano Assicurazioni (gruppo Fondiaria Sai), per esempio, non fanno distinzioni in base alla nazionalità. Ma le "tariffe etniche" sono legittime? L'Ania, Associazione nazionale tra le assicurazioni, risponde semplicemente che "non ha né può avere i criteri di personalizzazione tariffaria delle rc auto". L'Isvap, che ha il compito istituzionale di vigilare sulle compagnie assicurative, sollecitata sul problema, preferisce tacere. E le associazioni dei consumatori? "In base alla liberalizzazione del '94 - sostiene Ivano Daelli di Altroconsumo - ogni compagnia ha diritto di applicare proprie tariffe, depositandole all'Isvap. La compagnia dunque può anche tariffare in modo diverso in base a una nazionalità, considerandola a maggior rischio. Il cliente deve allora affidarsi alla libera concorrenza". Di "grave diseguaglianza" parla invece l'avvocato Marco Paggi dell'Asgi (Associazione di studi giuridici sull'immigrazione), perché "l'articolo 43 del Testo unico sull'immigrazione considera discriminatorio l'accesso differenziato a un servizio, in base alla semplice nazionalità del richiedente". Annuncia battaglia, infine, Eugen Terteleac, presidente dell'Associazione romeni in Italia, contro quella che chiama "una palese diseguaglianza". (La Repubblica)

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