lunedì 27 febbraio 2017
sabato 25 febbraio 2017
Lidl..
Fermo restando che alla Lidl ci sarò andato una volta sola perché 
mi sembra un po' strana e il suo proprietario tedesco disdegna i 
giornalisti, c'é una cosa che mi ha colpito nel caso delle donne rom 
chiuse in un cassonetto e poi umiliate da gentaccia tipo Salvini. Uno 
dei due dipendenti che ha fatto e postato l'orrendo ed inumano filmato, 
avrebbe dichiarato: 'Lo dovevamo fare, perché se spariscono gli scarti  
danno la colpa a noi e ci licenziano!'. Quindi da quel che dice
 questo cretino, che andrebbe licenziato dalla razza umana, la Lidl 
preferisce buttare i prodotti invenduti e fuori norma, piuttosto che 
darli a qualcuno che ne ha bisgono, tipo le due ragazze rom. Cosa che 
fra l'altro fanno tutti i supermercati (cioé che li buttano tutti...), 
nonostante gli incentivi statali per evitare che si butti il 30 per 
cento del mangiare. Io non so più in che mondo viviamo! Chiudiamo in un 
cassonetto due esseri umani, li deridiamo, li linciamo, perché cercano 
cibo ancora buono, piuttosto che regalarglielo e dirgli 'dai, ce n'é 
anche per voi'! Al massimo lo diamo alla caritas che poi lo distribuisce
 a cazzo. Ma non c'andiamo più a questi supermercati dell'orrore e 
torniamo ai nostri negozietti, sperando che quest'ultimi abbassino un 
po' i prezzi!
venerdì 24 febbraio 2017
giovedì 23 febbraio 2017
Firma e condividi per salvare l'isola di Gorgona e i suoi abitanti...
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità.
O la prigione o
 i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la 
storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà 
pericolosamente compromesso. 
La secolare 
convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti rimasti è infatti 
ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un 
accordo formale di pacifica convivenza. 
Invece, con
 dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati
 addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio 
luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Un innocuo 
sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come 
una Treccani sulla storia e di tutti gli aspetti gorgonesi, é stato 
chiuso di forza senza nemmeno  aver visionato il sito,  accontentandosi 
di due fotocopie fornite dalla polizia penitenziaria che fa il bello e 
il cattivo tempo sull'isola.
Antichi 
manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati 
abbandonati alla rovina e il paese destinato al decadimento.
L'obiettivo 
dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola, 
chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis, 
con la scusa di cooperative di detenuti estranee al territorio, o di 
svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a 
riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il vino dei Frescobaldi a 100
 euro a bottiglia. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di
 un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente 
fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero 
dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a 
suo piacimento.  Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi
 l'isola grazie alla famiglia Guarenti (tre fratelli cresciuti a 
Gorgona) e pochi altri, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua
 proprietà, che prende metà isola impedendo un'attività turistica 
adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Per ora nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato ha difeso i 
suoi concittadini gorgonesi, nonostante ci sia un assessorato proprio 
per occuparsi dell'isola. Anzi, ha purtroppo  firmato un protocollo 
d'intesa per delle gite, dandogli anche diecimila euro al mese, ad 
un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza 
ascoltare nemmeno un discendente gorgonese.  Questo, nvece di 
ripristinare le corse pubbliche Toremar, già finanziate dalla Regione 
Toscana. Inoltre, si dà credito a personaggi esterni all'isola per 
restaurare la Torre Vecchia, che di per se é un bene, ma senza pensare 
prima a ripristinare il paese e sempre senza ascoltare un gorgonese. 
Insomma. qualunque amministratore venga, di qualsiasi gruppo politico 
sia, continua a passare sulla testa dei discendenti gorgonesi.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo 
stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi 
contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco 
dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per 
non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi responsabili 
della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti. 
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
mercoledì 22 febbraio 2017
Io sono innocente...
Avete visto mai visto questa trasmissione il sabato su rai 3? Parla di persone innocenti private della loro libertà personale con misure cautelari, cioé prima che sia fatto un regolare processo? A parte la trasmissione, che è fatta benissimo nella sua semplicità, quello che uno si chiede guardandola é: ma che cavolo di giustizia c'é in Italia? I pubblici ministeri (i cosiddetti pm) hanno una qualsiasi formazione per sbattere in galera innocenti sulla base di semplci denunce, senza controllare se é vero o no quello che si scrive nell'esposto? Se anche un giornalista, prima di stendere un articolo, deve controlare che le fonti siano attendibili, figurarsi un pm che ha in mano la vita di una persona. Per lavoro e personalmente, ho visto troppe volte impiantare una causa, dare misure restrittive, spendere un sacco di soldi dello Stato, per delle accuse basate sul nulla, parziali, per poi assolvere quella persona dopo anni, quando la sua vita é ormai devastata. Ma com'é possibile che succeda tutto questo e che la vita di un cittadino sia in mano a due fotocopie di un qualsiasi denunciante? Com'é possibile?
lunedì 20 febbraio 2017
Scelte...
Mangio solo roba con glutine e olio di palma. Non compro mai 
roba italiana, ma solo straniera. Sono stato vegetariano, ma ora compro e
 mangio solo carne rossa. Odio i vegani e oltre. Non compro prodotti 
biologici, preferisco quelli dei contadini, che sono un'altra cosa. Lo 
farò fino a quando delle stupide mode non smetteranno di condannare 
intere popolazioni.
sabato 18 febbraio 2017
Testamento...
Sono pronto, ma di questa vita non ho capito nulla, se non 
che é meravigliosa. Prima di me e dopo di me questa Terra continuerà a 
vivere, insieme a miliardi di miliardi di esseri viventi, compresi gli 
ingrati ed ignoranti umani. Io non so che fine farò, così come non so se
 prima ero qualcosa o qualcuno. Comunque, il mio corpo e la mia identità
 svaniranno per sempre, così com'é successo per tutti quelli prima di 
me, a meno di credere a fantasie religiose senza nessun
 fondamento. Sono venuto senza nulla e me ne andrò a mani vuote. Non 
lascio nulla a nessuno perché non ho niente, ma comunque nulla mi 
apparteneva. Ringrazio i miei compagni di viaggio, quelli ancora vicini e
 anche quelli che mi hanno dimenticato, famiglia compresa. Non ho fatto 
nulla per vivere su questo incredibile pianeta, un paradiso terrestre 
rovinato dall'uomo. Ho cercato di non fare del male a nessuno, ma a 
volte l'ho fatto, di avere la schiena diritta, ma a volte si è piegata, 
di amare questa vita e tutti gli esseri viventi. Un regalo non 
richiesto, incomensurabile, senza paragoni per la sua Bellezza e Grazia.
 Non é che me ne voglio andare proprio ora, ma sono pronto, a 
prescindere. O lo deciderò io, se la vita diventasse troppo ingrata e, 
quindi, non più capace di essere vissuta, o un avvenimento, forse la 
vecchiaia. Chi lo sa. Non sono attaccato particolarmente a questa esistenza e me ne andrei senza rimpianti. La morte fisica non mi fa paura. Ringrazio, non so bene cosa o chi, ma con riserva. Avrei voluto capire, anche 
se sono stato fortunato, perché mi é stato insegnato ad apprezzare.
Salvare Gorgona e la sua storia. Firma e condividi please...
All'isola di Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità.
O la prigione o
 i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la 
storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori, gìà 
pericolosamente compromesso. 
La secolare 
convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti rimasti è infatti 
ormai carta straccia, anche se era stata sottoscritta da entrambi in un 
accordo formale di pacifica convivenza. 
Invece, con
 dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati
 addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio 
luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona.  
Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
 Un innocuo 
sito web sull'isola di Gorgona fatto da alcuni abitanti, completo come 
una Treccani sulla storia e di tutti gli aspetti gorgonesi, é stato 
chiuso di forza senza nemmeno  aver visionato il sito,  accontentandosi 
di due fotocopie fornite dalla polizia penitenziaria che fa il bello e 
il cattivo tempo sull'isola.
Antichi 
manufatti, come la Torre Vecchia citata da Dante Alighieri, sono stati 
abbandonati alla rovina e il paese destinato al decadimento.
L'obiettivo 
dello Stato - se ne ha uno - è di spopolare definitivamente l'isola, 
chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis, 
con la scusa di cooperative di detenuti estranee al territorio, o di 
svenderla a qualche riccone con la scusa di iniziative tese a 
riedecurare i pochi detenuti rimasti, come il vino dei Frescobaldi a 100
 euro a bottiglia. 
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di
 un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente 
fatti allontanare fino a scomparire del tutto, mentre il ministero 
dell'ingiustizia ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a 
suo piacimento.  Solo a Capraia, i capraiesi sono riusciti a riprendersi
 l'isola grazie alla famiglia Guarenti (tre fratelli cresciuti a 
Gorgona) e pochi altri, ma dopo decenni lo Stato ancora non molla la sua
 proprietà, che prende metà isola impedendo un'attività turistica 
adeguata.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Questo anche grazie a meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie, per trarne dei benefici personali alle spalle dello stesso ministero, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole.
Per ora nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato ha difeso i 
suoi concittadini gorgonesi, nonostante ci sia un assessorato proprio 
per occuparsi dell'isola. Anzi, ha purtroppo  firmato un protocollo 
d'intesa per delle gite, dandogli anche diecimila euro al mese, ad 
un'organizzazione invisa a tutti per il suo turismo distruttivo, senza 
ascoltare nemmeno un discendente gorgonese.  Questo, nvece di 
ripristinare le corse pubbliche Toremar, già finanziate dalla Regione 
Toscana. Inoltre, si dà credito a personaggi esterni all'isola per 
restaurare la Torre Vecchia, che di per se é un bene, ma senza pensare 
prima a ripristinare il paese e sempre senza ascoltare un gorgonese. 
Insomma. qualunque amministratore venga, di qualsiasi gruppo politico 
sia, continua a passare sulla testa dei discendenti gorgonesi.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini. 
Per questo 
stiamo studiando una class action di tutti i discendenti gorgonesi 
contro il ministero di Giustizia, il  Demanio di Stato, il Parco 
dell'Arcipelago Toscano, la Regione Toscana e il Comune di Livorno, per 
non aver protetto adeguatamente l'isola e per essersi resi responsabili 
della possibile e definitiva scomparsa del paese di Gorgona e dei suoi abitanti. 
L'obiettivo finale dei discendenti gorgonesi é di ripopolarla e destinarla ad un agriturismo protetto.
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
Iscriviti a:
Commenti (Atom)
 
 

