giovedì 24 marzo 2016

Povertume...

Si respira aria di impoverimento generale. E' già qualche anno. Basta guardarsi in giro, uscire di casa e dalle auto e prendere un mezzo pubblico. Siccome di solito anticipo i tempi, io mi sono impoverito da qualche anno e ho già trovato degli antidoti per uscirne fuori dignitosamente. Ora, checché ne dica questa classe dirigente farlocca, le persone che iniziano a toccare il fondo sono sempre più numerose, e disperate. Per loro non é previsto nulla, nemmeno un reddito minimo se non hanno superato i 65 anni, 440 mila euro al mese. Lo Stato, le categorie professionali, l'inps, non prevedono nulla. Solo la disperazione o la carità pelosa e senza dignità della chiesa e dei suoi satelliti.
Le persone non sono abituate, cercano di incolpare il diverso, chi sta peggio di loro. La colpa, invece, é solo di chi ci ha governato, perché in fondo noi siamo stati bene in confronto a miliardi di altri esseri umani. Non avere niente e non trovare una briciola di qualcosa da mangiare, infatti, per milioni di persone su questo pianeta é routine giornaliera. Ci si alza la mattina e si cerca di riempire il piatto per il pranzo. Ma spesso noin si trova nulla, non c'é nulla. Per molti, anche vicino a noi, ora é una realtà. All'inizio sale la paura, poi ti prende il panico, poi ti abitui, anche perché guai a farlo sapere in giro, si girerebbero tutti dall'altra parte.
Ma la barca continua ad andare mentre tu rimani indietro... 

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