domenica 28 febbraio 2016

TV...

Pasolini aveva intuito che la tv ci avrebbe portato al rincoglionimento generale. Quelli che ci lavorano dentro credono di essere rappresentativi della moltitudine inebetita che li guarda. I primi si autocelebrano credendo di essere qualcuno, i secondi annullano le loro vite sentendosi un nulla perché non appaiono da nessuna parte. Così, da un lato, si fa di tutto per apparire 'perfetti' ed 'interessanti', mentre dall'altro si sprecano intere vite davanti ad un tubo catodico.
Vecchie incartapecorite, che hanno fatto una canzone che le hanno rese famose, ballano applaudite a comando con giudici semiuomini. Travestiti inguardabili, dopo la messa di un onnipresente Papa che detta l'agenda al mondo intero solo perché fa audience, secondo la nostra deprimente informazione, danzano con stile leggiadro. Esperti del nulla pontificano dai talk show intervistandosi tra loro, facendo da scendi letto al potente imbecille di turno. Calciatori assurti a vati onniscienti sciorinano quotidiane schiocchezze tra sorrisetti ironici dei vippetti di turno alla ricerca di notorietà. Clown imitatori amplificano la stupidaggine di chi ci governa.
Non c'é limite all'imbecillità, alla falsità e alla ricerca dell'audience: chiesa, preti, crimini, oscenità, veline, gossip, si mischiano in un pot pourri inguardabile di cui si cibano legioni di pensionati seduti in poltrona che non sanno che fare. Pubblicità onnipresenti con i volti di Hollywood ti propongono migliaia di volte lo stesso prodotto che non puoi nemmeno comprare. Gli stessi film passano e ripassano ottenebrandoti la memoria. Attori, nani, ballerine, registi e scrittori assurgono a saggi per aver fatto un film o scritto un libro.
La tv ci sta spengendo mentre vorremmo essere come quelli che escono da quello schermo. Il servizio pubblico é servizio del profittatore della cosa pubblica di turno. Intrattenimenti irriverenti ripontificano di nuovo un mondo di cartapesta di infima qualità che alimenta le passioni più bestiali. L'informazione gli fa eco in un circuito malato fatto dagli stessi bellimbusti, pagati profumatamente per farci diventare degli zombies... .

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