domenica 31 agosto 2014

Missing

Un mio amico mi ha confessato che lui sta tentando di scomparire dal consesso sociale. Non dalla vita, quella gli interessa eccome, ma quella vera, quella legata alla nostra esistenza. Gli ho risposto che anch'io, intorno ai sessanta, sento la stessa esigenza, ma che ancora ho delle responsabilità verso la mia famiglia, soprattutto verso i miei figli. Sento, sentiamo, la necessità di essere liberi da tutte queste incombenze sociali e sconclusionate che ci obbligano a passare la maggior parte del nostro tempo a fare cose che non ci nteressano affatto e che ci angustiano.
Questa conversazione è avvenuta durante il funerale laico di un nostro vecchio compagno di liceo, che all'improvviso ci aveva lasciato. Ci siamo chiesti: se la vita è così passeggera a che serve fare tutto quello che abbiamo fatto per poi lasciare tutto all'improvviso. Magari si può semplificare per fare posto alla contemplazione della bellezza di questa vita. Un regalo di cui non sappiamo niente di niente.

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