sabato 10 agosto 2013

Terremoto con epicentro sotto il nuovo rigassificatore al largo dell'Isola di Gorgona. Firmate le due petizioni per fermare il rigassificatore nel Santuario dei Cetacei e chiudere l'anacronistica colonia penale sull'isola. Annullate finalmente le ridicole cene galeotte per un maltempo che non c'è! C'è una giustizia divina all'ingiustizia dell'arroganza!



Da qualche mese, insieme all'organizzazione internazionale Avaaz, sono partite due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle convidendole con i vostri amici e conoscenti.
La prima si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel mare del Santuario dei Cetacei".
Forse non tutti sanno che in Italia esiste un'isola chiamata Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, dove coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti ormai una priorità. O il carcere o i gorgonesi, è ormai la scelta da fare.
La grave crisi economica e i continui sprechi impediscono la soppravvivenza dignitosa di questa struttura carceraria, sempre più degradata, ma nessuno ha il coraggio di chiuderla definitivamente perché, con la scusa di un 'carcere modello' che non esiste ed è solo apparenza, si continuano a finanziare progetti inutili, al solo scopo mediatico e per mantenere con i soldi dei contribuenti una burocrazia succhiasangue. 
Casi come questi, dove lo Stato infierisce sui suoi cittadini invece di salvaguardarli, spesso a causa della mediocrità di chi si annida a caro prezzo nelle nostre istituzioni, ce ne sono tanti in Italia. Fermarne uno potrebbe dare un esempio per tanti altri presenti nella nostra Penisola. 

Intanto sta arrivando a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che gli stessi enti vogliono piazzare in mezzo al mare, proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Questa iniziativa va fermata a tutti i costi perché darebbe un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza di questi mari.

Per firmare clicca qui sotto:

http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch

http://www.avaaz.org/it/petition/No_al_rigassificatore_nel_mare_del_Santuario_dei_Cetacei/?launch

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La sua isola mi ricorda la mia Asinara,
vi auguro che il carcere svanisca
e che Gorgona torni ai gorgonesi!
orsolina deriu

ilgorgon ha detto...

Infatti è sempre la stessa storia di una burocrazia ottusa che, una volta presi dei territori per scopi più o meno giusti, li abbandona a se stessi. Ma ormai il danno irreperabile è fatto, i paesi e gli abitanti non ci sono più, l'anima di un luogo è definitivamente scomparsa. Lo stesso è stato per Pianosa. A Gorgona c'è solo la nostra famiglia ad opporsi perché gli altri gorgonesi e il Comune di Livorno non capiscono. Ora a me impediscono addirittura di sbarcare senza una motivazione ufficiale proprio perché mi oppongo a questo disegno criminoso dello Stato. Cioè lo Stato mi impedisce, a me cittadino libero, di accedere alla mia casa perché deve impossessarsi di tutta l'isola. Ed è quasi impossibile opporsi a questa prepotenza...