sabato 11 maggio 2013

Lo sciagurato governo pd-pdl-monti voluto da Napolitano non conosce vergogna. Il ministro dell'Interno Alfano, vice-premier, manifesta contro i giudici che hanno condannato Berlusconi a quattro anni di galera e cinque di interdizione dai pubblici uffici. Il ministro dell'economia dice che la condanna dello psiconano non è grave ma è importante che il governo tenga. La Rai e l'informazione tutta, ogni giorno, attaccano ferocemente il M5S per delle inezie, ma tacciono sulla condanna al padrone del pdl, sull'inciucio vergognoso che si sta perpetrando alla faccia e ai cittadini di questo Paese, sul razzismo della Lega e su tutto il resto. Nel frattempo le reti mediaset e quasi tutti i giornali fanno da sponda al temerario di Arcore. Se c'è un colpo di Stato, è quello che sta succedendo oggi con il beneplacito di chi si sta mangiando l'Italia mentre gli altri arrancano. Poi copiano il M5S con gita in pulman in abbazia dopo averlo ferocemente criticato...


Nei vicoli che portavano alla piazza del Duomo di Brescia sono sfilati ieri, insieme e contrapposte, la meglio gioventù e la vecchiezza della Repubblica. Maglioncini girocollo, pullover, cravatte e occhialini sul petto, capelli bianchi e pantaloni comodi dei pensionati si mescolavano con magliette, rasta, felpe, barbe incolte, bandiere multicolori di disoccupati, studenti, precari. I due gruppi erano impermeabili come l'olio con l'acqua.Vasi incomunicanti. Due salti generazionali, un abisso. Nipoti e nonni.Negli occhi delle persone anziane che si apprestavano al palco ad ascoltare i deliri di un vecchio di quasi ottant'anni c'era stupore, meraviglia. Non capivano le urla e la rabbia dei ragazzi. Per loro era normale che un condannato a quattro anni per frode fiscale attaccasse pubblicamente la magistratura scortato dal ministro degli Interni. Una scena sudamericana nella città della strage di piazza della Loggia. Per i ragazzi era uno sfregio, una provocazione. Per gli anziani rappresentava la normalità, quella conclamata ogni giorno dalle televisioni, il loro filtro faustiano di eterna giovinezza. Lo smarrimento nei confronti della protesta era autentico. La società è ormai "divisiva" per usare un temine di moda. Da una parte coloro che hanno una pensione, che pagano l'IMU perché hanno una casa o due, che hanno potuto mantenere una famiglia, che hanno avuto un lavoro dipendente per tutta la vita, spesso qualche risparmio da parte. Persone che, quando hanno affrontato la vita, ventenni, sapevano di avere un futuro. Dipendeva solo da loro. Dall'altra chi non ha letteralmente nulla. Spinti all'emigrazione. Senza lavoro, casa, reddito, famiglia, speranze. I sommersi e i salvati.
L'Italia è un mondo per vecchi. Il suo presidente è il più longevo del mondo, in Parlamento dagli anni '50, da prima dello Sputnik. Un Paese pietrificato. I giovani chiedono il conto. Ne hanno diritto. Lo sfascio non è colpa loro. Vedono sfilare nei palchi delle autorità i responsabili del disastro, strafottenti, protetti dalle forze dell'ordine, da ragazzi in divisa che, anch'essi, non ne possono più. In mancanza di un patto tra generazioni non ci saranno sommersi e salvati, ma solo sommersi. "Ah, se me lo dicevi prima" cantava Jannacci". (dal blog www.beppegrillo.it)
"

Nessun commento: