lunedì 29 ottobre 2012

Isola di Gorgona. E se il libeccio rompesse il rigassificatore?!?



Tra sabato e domenica scorsi,una forte mareggiata,con onde alte 6 metri,si è abbattuta sul litorale tirrenico,portando con se distruzione e danneggiamenti.
Una frase riportata nella cronaca di Livorno del 'Tirreno',mi ha fatto riflettere: "Il libeccio non si fida,al libeccio ci si inchina.Quando fa il mare tanto bello da lasciare senza fiato,quando fa il mare tanto grande da avere paura.Lo sanno i livornesi"
Certo,noi livornesi conosciamo perfettamente le variazioni del clima marino,è un esempio significativo il repentino cambiamento di questi giorni,che ha visto un mare calmissimo trasformarsi in poche ore in agitato , con forte moto ondoso e raffiche di vento di forza 48 nodi.
Siamo turbati  da quello che potrebbe succedere in futuro,non certo per i danneggiamenti a bagni e  barche,nemmeno per l'allagamento di strade causati dalla mareggiata:sono danni notevoli,ma,per fortuna,anche se con fatica,rimediabili.
Per come è stata gestita la brutta storia dei bidoni tossici,sono/siamo ancora più scettici sulla gestione delle emergenze da parte delle Autorità preposte.
Quello che spaventa davvero la popolazione(perlomeno la più sensibile alla tutela dell'ambiente),è quello che potrebbe accadere se in mare venisse installato il rigassificatore,che non solo porterebbe danni e distruzione,ma calamità assassina nel caso di eventi naturali come quelli accaduti nei giorni scorsi.
Non è stata proposta una valutazione di impatto ambientale,un piano di sicurezza e di evacuazione in caso di incidente,e neppure un referente che si renda responsabile della sicurezza di un impianto così ad alto rischio,progettato per essere collocato in mare tra Livorno-Pisa,in pieno Santuario dei Cetacei, primo ed unico esemplare al mondo.
E' stata disattesa la Convenzione di Aharhus,la popolazione subirà questo attacco alla propria sicurezza e salute senza essere stata preventivamente informata del rischio che corre.
La Società Olt,colei che gestisce l'installazione del futuro rigassificatore, dopo l'evento dei giorni scorsi,forse ammetterà che non è successo nulla nelle condutture già posizionate per ricevere il gas del rigassificatore,come ha fatto giorni fa in occasione del terremoto al largo della nostra costa.Ma quando l'impianto sarà in funzione,non valuta che ,in caso di forte mareggiata,oltre a sassi e bottiglie,il mare restituirà direttamente nei suoi uffici il 'grande mostro'?
Un detto livornese dice :"meglio aver paura che toccarne",a noi ne toccherebbero davvero tante,cari livornesi! (Renata Fontanella)

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