mercoledì 18 luglio 2012

Chi comanda veramente in Italia?

Ma in Italia chi comanda veramente? E' il cittadino, che attraverso le sue rappresentanze è tutelato nei suoi diritti, secondo i leali principi della democrazia, o sono ormai le rappresentanze stesse che hanno preso il sopravvento? Sembra proprio che oggi a decidere siano gli enti o le istituzioni che in qualche modo dovrebbero applicare le leggi che si sono evolute nel tempo. Magari sotto la pressione di poteri forti, più o meno velati, che usano i nostri paletti istituzionali piegandoli al volere di pochi privilegiati. Così lo Stato, nel suo insieme, diventa fine a se stesso, sempre al servizio del 'principe' e non di tutti. Chi è pagato dal semplice cittadino viene comandato dal suo servitore, servitore dello Stato appunto, e quindi nostro servitore. Succede così che il politico rappresenti i suoi interessi e quelli dei suoi amici, che l'ente sponsorizzi se stesso, che il giudice si attivi avendo come referenti gli stessi dipendenti dello Stato e non secondo 'la legge è uguale per tutti' (parliamo naturalmente di quelli in buona fede e non di quelli venduti o corrotti), che i tutori dell'ordine utilizzano la divisa per trarne dei benefici o delle condotte improprie, che la finanza si attivi su segnalazioni di parte e voglia dimostrare tesi precostituite. Così la democrazia diventa malata, si contorce su stessa, alla fine si tramuterà in rivolta contro le istituzioni tutte, per tornare ad essere libera ed asservita solo al cittadino.

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