sabato 19 maggio 2012

Gorgona. La farsa dei fusti dei rifiuti tossici

Dal dicembre del 2011 giacciono sui fondali a 14 miglia a Nord-Ovest di Gorgona diversi centinaia di fusti tossici senza che nessuno li vada né a cercare, né tantomeno raccogliere. La Grimaldi, che è la compagnia marittima che li ha persi senza denunciarne la caduta nel Santuario dei Cetacei, presa col cerino in mano per caso solo dieci girni dopo perché nemmeno la Capitaneria di Porto di Livorno aveva denunciato l'accaduto, a tutt'oggi non ha ancora effettuato il recupero. Gli enti preposti (Comune di Livorno, Provincia di Livorno, Regione Toscana, Arpat, Parco dell'Arcipelago Toscano), che sono lì pagati da noi cittadini, dopo qualche superficiale intervento mediatico, non hanno fatto nulla di concreto per recuperare questi bidoni (e chissà cos'altro ci sarà sotto quel bel mare se si facessero delle ricerche serie), mettendo in pericolo l'ambiente marino e la salute di chi pesca e mangia il pesce. E' di ieri la notizia che una ricerca ci sarà ma -udite! udite! - se in cinque giorni non si troverà niente le ricerche e il recupero saranno sospesi... . Una vera e proria presa in giro della popolazione e del buon senso. Ma tutti questi signori pagati da noi che occupano gli enti e le istituzioni, che stanno lì non per scaldare le sedie o per tediarci con le loro regole e tassazioni, cosa stanno facendo per guadagnarsi lo stipendio a tempo indeterminato che molti non hanno? Se non fanno nulla, mandiamoli a casa a lavorare. I fusti ce le recuperiamo da soli, magari impedendo a queste navi killer di solcare i nostri mari.

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