martedì 7 febbraio 2012

Quale Italia?

Un segno della croce frettoloso che significa niente, paese assediato dal bianco e dal malaffare. Ci hanno rubato tutto, hanno comprato con i soldi che non avevamo. Chi doveva occuparsi di noi ci ha ingannati, ora rubiamo negli scaffali per sopravvivere. Chi sa è niente, chi non è non guida. Professori gelidi vogliono insegnare a bambini felici per renderli automatici come loro. Ore e ore di spensieratezza perdute per ascoltare un frustrato senza stipendio. Sindaci infelici che picchiavano gli studenti si affannano a sistemare la propria gente. Vip di cartapesta appaiono copiati da ignari ignoranti che si prestano a fare i loro figuranti. L'Italia si sfascia come una botte nel dirupo, assediata dagli schettino, spolpata dagli amministrativi, dove il pubblico vuoto succhia energie dell'intraprendente. Italia di chiesa, timorosa della morte e della malattia, smunta da preti sanguisughe nullafacenti, possessori della penisola a metà. Moriremo inermi finché la rassegnazione non lascerà il posto alla rabbia e il peggio accadrà.

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