domenica 26 giugno 2011

Io sto con i No Tav

"Questa notte alle ore 4.30 i blindati della Polizia sono entrati in Val di Susa. Le Forze dell'Ordine contro la popolazione inerme di una valle. I blindati li ha mandati Maroni, quello di "padroni a casa nostra", quello che fu condannato a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale. Come si cambia per una poltrona... Con questa azione la Lega rinnega sé stessa. E' un partito ormai morto. Elicotteri volteggiano sul presidio di Chiomonte. Si respira un'aria simile a quella di una zona di guerra. Qui, però, gli armati sono solo da una parte e dall'altra ci sono cittadini inermi. La Tav è solo un enorme sperpero di denaro pubblico, 17 miliardi, che sarà finita tra vent'anni, in una tratta che vede il trasporto di merci diminuire da molti anni. Non serve! E allora a chi serve? Quali sono gli interessi?". (dal blog di Beppe Grillo)

"Da sempre sono vicino alle manifestazioni non violente della popolazione della Val di Susa. Uomini, donne, giovani, famiglie, rapprresentanti delle istituzioni locali che, ormai da anni, conducono una battaglia legittima contro un'opera costosa che distrugge il loro territorio e la loro vita. Per questo ho firmato l'appello FERMATEVI. La reazione repressiva del governo rappresenta la negazione della politica come terra di confronto e di dialogo, soprattutto fra istituzioni e cittadini, soprattutto quando al centro del confronto ci sono decisioni che incidono pesantemente sulla vita di una comunità. La costruzione della Tav e la resistenza della popolazione della Val di Susa non possono essere ridotte a mera questione di ordine pubblico, gestita per altro con la violenza repressiva disposta dal ministro dell'Interno Maroni. Di fronte a questo modo inaccettabile di intendere la politica e di fronte a questa negazione della democrazia, ogni cittadino e ogni cittadina non può che dire NO". (dal blog di Luigi De Magistris)

"Sono a casa. Sento quasi come il dovere di scrivere cosa è accaduto questa notte nella “libera Repubblica della Maddalena”. Non mi piacciono i resoconti. Ma qui è necessario farlo.Ieri sera una bellissima fiaccolata sì è snodata da Chiomonte alla Maddalena: una bellissima, suggestiva fiaccolata. Chi dice duemila persone, chi dice tremila. I numeri per me contano poco: eravamo tantissimi.Poi a mezzanotte e mezzo riunione di noi legali con gli amministratori presenti. Tutti i 5 Stelle che conosciamo e tanti altri. Si parla di strategie. Quando arriva la polizia va avanti un legale per mostrare una raccomandata che abbiamo fatto a mezzo mondo per diffidare dall’attaccare, ritenendo noi l’opera illegittima. Poi gli amministratori cercheranno il dialogo. Tante parole, ma in realtà dentro di noi sappiamo che non ci sarà spazio per alcuna mediazione.Attaccheranno e finirà lì. Intanto arriva la notizia che alle 4 le forze di polizia si riuniranno ad Oulx, in alta valle. Si parla di duemila poliziotti, più mezzi di vario tipo.Cerco di dormire un po’, ma la tensione è troppa. Me ne vado in giro per la Maddalena. C’è Marco Revelli, c’è Giulietto Chiesa, c’è Paolo Ferrero. C’è una lettera di Don Ciotti e tanti altri che invita a non usare la forza.Arrivano le cinque. Noi legali siamo divisi in tre gruppi. Io sono in quello della barricata sotto alla Maddalena, a fianco dell’autostrada. Alle cinque giunge la notizia che l’autostrada è chiusa. Segno che arriveranno da lì. Ma forse non solo.Raggiungiamo la barricata. Io con la mia raccomandata in mano che terrò fino alla fine. Fa una strana sensazione un’autostrada chiusa perché sai che arriveranno duemila poliziotti. E di più non possiamo neppure vederli perché giusto alla Maddalena l’autostrada entra in un tunnel.Verso le sei sbuca dal tunnel un mezzo tipo Guerre Stellari. Un mostro con una enorme pinza. Sappiamo che è quello destinato a divellere la barricata. Dopo poco ne abbiamo la prova: sgretola come se nulla fosse le barriere in plexiglass (?) dell’autostrada. Avessi voglia di fare delle battute direi che sta arrecando un grosso danno al demanio.Intanto arriva la notizia che la polizia è anche giù alla centrale dell’AEM. Segno che se salgono su di lì e nel contempo rompono dall’autostrada, noi facciamo la fine dei topi.Ma alla centrale consegnano ai miei colleghi un’ordinanza prefettizia che intima lo sgombero di tutte le aree, non solo quelle dedicate al cantiere, ma anche quelle della Maddalena. Neanche il tempo di ragionare sul contenuto dell’ordinanza che il mostro stellare torna all’attacco, supportato dagli idranti. Ma non può fare più di tanto perché sulla barricata c’è tanta gente aggrappata. La situazione è di stallo. Ci domandiamo: “useranno mica i lacrimogeni?”.Trascorre poco tempo e abbiamo la risposta. Una pioggia di lacrimogeni ci fa arretrare fin sul piazzale della Maddalena. Ma i lacrimogeni cadono anche qui. Lacrimogeno significa “che genera lacrime”. Ci avete mai pensato? Tempo dieci minuti e siamo tutti ridotti allo stremo. Io ho il fazzoletto intriso di sangue che mi cola dal naso e non vedo più nulla. Ci barrichiamo dietro un camper. In un momento di relativa calma, esco allo scoperto e vedo all’inizio del piazzale, in mezzo alla nebbia artificiale, tanti piccoli e grandi Robocop. E’ finita, ragazzi.Una parte del popolo No Tav si disperde su per la montagna, noi andiamo a trattare la resa: si dice così?Ad un “comandante” della polizia riporto la frase di un loro sindacato: “la polizia interviene dove la politica ha fallito”. Mi dice “l’ha detto lei”, come per dire “non si dovrebbe arrivare a questi punti”. Improvvisamente rivedo i poliziotti, come me li immaginavo nei giorni scorsi: l’ultimo anello di una catena. Il braccio esecutivo. La conta finale parla di quattro poliziotti feriti (secondo chi dirigeva le operazioni) e un No Tav portato via a forza dopo che aveva fatto esercizi di yoga sopra la galleria e poi era sceso sull’asfalto praticamente nudo e con le mani in alto.Mentre me ne vado getto uno sguardo alla mensa, ripenso alle sere in cui si diceva e si credeva “sarà dura”. Ed improvvisamente mi sento privo di forze e malinconico.Telefonano gli amici: “come stai? come è andata?”. E’ andata come sapevamo dentro di noi che sarebbe andata.In cielo continua imperterrito un elicottero della polizia a sorvolare l’area. Dietro, ma in realtà a tanta distanza, distinguo tre aironi in formazione. Li indico ai compagni. La vita continua. La lotta per un mondo migliore anche. E non è retorica". (Fabio Balocco-Il Fatto Quotidiano)

"NOTAV:resoconto di Ivo Ghignoli – 27/06/2011 11:53:48.L’attacco è stato violentissimo, con la ruspa, hanno lanciato i lacrimogeni ad altezza uomo e attaccato alla cieca, OVUNQUE, ANCHE DENTRO LA TENDA DELLA CROCE ROSSA, anche dentro i bagni e ora non c’è più nessuno al presidio e le persone che sono state malmenate sono in procinto di essere trasportate negli ospedali. Hanno usato delle ruspe con le pinze, hanno tolto il guard rail e le protezioni antirumore (quelle di vetro) e un gruppo di una decina di persone si sono messi in piedi sulla barricata per opporre resistenza nonviolenta. Quando le forze dell’ordine hanno finito di liberare il varco, hanno lanciato i lacrimogeni per creare un muro di copertura, per cui - senza poter vedere nulla - hanno sradicato la barricata alla cieca, senza poter sapere se c’era qualcuno sulla barricata o meno mentre la sradicavano. I lacrimogeni, lanciati ad altezza uomo, hanno colpito Ivo a un braccio; una volta sradicata la barricata, Ivo a capofila, in maglietta e senza coperture né protezioni, a viso scoperto e mani alzate, ha comunicato urlando “indietreggiamo lentamente... indietreggiamo lentamente” e loro hanno caricato e li hanno manganellati. Ivo è stato colpito in piena faccia. Sono scappati verso l’accampamento e in infermeria hanno avuto giusto il tempo di essere medicati, dopo di che sono arrivate le cariche all’accampamento e nell’infermeria, hanno lanciato i lacrimogeni nelle tende e nei bagni. Il gruppo di noTAV che è stato caricato si è disperso verso la montagne. Ivo si è fatto una scarpinata e poi è stato recuperato da un altro gruppo di umanisti; in questo momento lo stanno accompagnando a Bussoleno per le medicazioni e le lastre, poi verrà trasportato alle Molinette. La situazione di salute non sembra grave (ho parlato con lui al telefono). Sporgerà denuncia. Date massima diffusione a questo messaggio: che nessuno possa sbagliarsi nel capire chi si è mosso nella legalità e chi nell’assoluta illegalità. Tiziana." (segnalazione di Roberto Luttino (skler0), Torino)

"Tutto pronto per il blitz delle forze dell'ordine a Chiomonte in Val di Susa. Da ore i No Tav aspettavano asserragliati nel fortino della Maddalena: un migliaio dei 5 mila che hanno partecipato alla fiaccolata e che ha scelto di passare la notte al presidio. Intorno alla 4,30 sono partiti i fuochi di artificio che avevano il ruolo di far scattare l'allarme generale avvisando i manifestanti dell'arrivo dei reparti delle forze dell'ordine. Alle 4.40 è stata chiusa l'autostrada. Due i fronti di attacco del reparto mobile, dei carabinieri e della Finanza. La centrale elettrica, all'inizio della strada della Avanà, dove si trova la prima barricata e dove si sono radunati soprattutto esponenti dei centri sociali e dell'area anarco insurrezionalista. E l'autostrada A32 dove i mezzi sono arrivati dalla corsia che dalla Francia porta a Torino. Ad aspettarli, di fianco alle barriere di plexiglass teatro della sassaiola del 23 maggio scorso, alcune centinaia di manifestanti pronti a bloccare le forze dell'ordine. Altri No Tav sono sparpagliati nei boschi e ai vari possibili accessi all'area del futuro cantiere che deve aprire entro il 30 giugno per non perdere i finanziamenti dell'Unione europea. Numerosi sindaci della valle contrari al supertreno hanno passato la notte riuniti in un'unità crisi a Bussoleno a una ventina di chilometri dal presidio, in costante contatto con un'"antenna" attiva a Chiomonte. Al presidio per tutta la notte si sono alternati amministratori e legali per garantire consulenza e supporto ai manifestanti in caso di scontri". (La Repubblica)

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