mercoledì 11 maggio 2011

Io sono razzista contro i razzisti

"L'Europa rischia sempre di più di chiudersi in se stessa. Un brutto vento di estremismo soffia da qualche anno nei Paesi dell'Unione europea, un vento che vuole chiudere le porte invece di aprirle, un brezza tetra di intolleranza e razzismo. La recente vittoria del partito estremista del partito dei "Veri Finlandesi" a Helsinki segna l'ennesima vittoria dello xenofobismo e l'ennesima sconfitta dell'integrazione tra i popoli. Purtroppo quanto accaduto in Finlandia non è un caso isolato. Con Le Pen in Francia, Wilders in Olanda e Bossi in Italia, il messaggio è sempre lo stesso: "odia il tuo amico, combatti il tuo vicino".
Questi partiti, accomunati tutti da un vergognoso populismo e da un deprecabile razzismo, sono riusciti ad infilarsi nell'opinione pubblica europea basando la propria ascesa politica sugli istinti più beceri della gente, spaventata e manipolata ad hoc da uno uso strumentale dei media e colpita da una crisi economica causata da banchieri e finanzieri. Le risposte, semplicistiche e volgari, di questi partiti hanno parlato né alla testa né al cuore della gente, ma bensì allo stomaco, facendo perno sul peggio di ogni essere umano, ovvero l'intolleranza, il razzismo e l'egoismo.

Ecco che il "fora dai ball" di Umberto Bossi di fronte alla tragedia immigratoria nel Mediterraneo diventa uno slogan vincente, basta dimenticare tutta la complessità di una vicenda con profondi risvolti geopolitici nonché tutti i valori cristiano-cattolici che questi stessi partiti credono difendere contro la minaccia islamica.

Messaggi biechi ed indescrivibili che sarebbero facilmente rigettati dalla popolazione italiana (ed europea) se questa non fosse spaventata ad arte da un sistema informativo piegato ai voleri politici di "qualche" Governo e raggirata da luoghi comuni fallaci come "gli stranieri ci rubano il lavoro" o "sono tutti estremisti islamici".

Altro cavallo di battaglia di questi partiti, che potremmo ribattezzare la "Lega Europea", è uno spiccato sentimento anti-europeo cresciuto sopra i falsi miti di "Bruxelles burocrate e ladra" e "l'Ue prende i nostri soldi". Affermazioni che non solo contraddicono la realtà, ma che trasudano ignoranza di quanto l'adesione all'Unione europea abbia comportato di positivo per tutti i 27 Stati membri, si pensi ai vantaggi del Mercato Interno, alla tutela ambientale, alle politiche di energia comune, alla libera circolazione di persone e merci, ai diritti umani, alla moneta unica e cosi' via. Ma questi movimenti beffardi e senza scrupoli ignorano o nascono tutto questo, uscendosene ogni tanto con sparate facili e irresponsabili al solo scopo di attrarre consensi e voti, soprattutto in momenti di debolezza economica e recessione.

Questo è d'altronde il populismo, fornire formule facili a problemi complessi facendo della superficialità e dell'ignoranza le proprie linee guida, proponendosi come gli "homini novi"nel contesto politico per soppiantare l'attuale classe dirigente ritenuta "burocrate ed incapace". Giocare all'eterna opposizione - anche quando si è al Governo come la Lega Nord da anni - per far leva sullo scontento e sul risentimento della gente, per incassarne i frutti alle urne elettorali.Unico scopo di questi movimenti è salire la scala del potere per occuparne i vertici ed assicurarsene il controllo, il resto non conta.

Da qui i punti forti di questi movimenti populisti venduti come al mercato: sicurezza, lavoro, ricchezza..."qualcuno" direbbe anche donne. Ma l'unico risultato è un imbarbarimento del linguaggio politico, già di per se ai limiti della decenza, e la banalizzazione dell'agenda politica quotidiana. Il rischio è che uno stato di polizia e di vicendevole sospetto si instauri in tutti i 27 Paesi Ue, con i cannoni montati lungo i confini. Un'involuzione sociale e politica di quel federalismo che Altiero Spinelli teorizzo' a livello europeo e che i leghisti di oggi, italiani e non, hanno rigurgitato in chiave medievale.In realtà, nel mondo dei grandi, le vere sfide della modernità ci spingono da tutt'altra parte. La globalizzazione apre i confini e le culture si mischiano, i ragazzi viaggiano e le religioni si confrontano.

L'Europa, bacino ed origine della civiltà occidentale di oggi gioca in questo palcoscenico un ruolo di primo piano, che se interpretato giustamente donerebbe ai suoi 500 milioni di abitanti benessere e prestigio, e agli altri miliardi di persone nel mondo un esempio di società civile da seguire.Ma i Veri Finlandesi, cosi' come la Lega di Bossi, parla di chiudere le frontiere e di imbracciare i mitra.

Odio e razzismo, come l'ignoranza, non hanno confini". (Luigi De Magistris)

1 commento:

Anonimo ha detto...

MERAVIGLIOSO GRAZIE PER QUESTO ARTICOLO, PURTROPPO IL RAZZISMO SI STA DIFFONDENDO SEMPRE DI PIù E NON è RIVOLTO SOLTANTO CONTRO GLI STRANIERI MA ANCHE CONTRO CITTADINI DELLO STESSO PAESE, IO PURTROPPO NE SO QUALCOSA SONO NAPOLETANA E HO SENTITO OGNI TIPO DI OFFESA NEI CONFRONTI DI NAPOLI E DEI SUOI ABITANTI DA PARTE DI PERSONE CHE HANNO LA FACCIA TOSTA DI RITENERSI CIVILI E SUPERIORI RISPETTO A NOI