lunedì 4 aprile 2011

Costa d'Avorio in fiamme. Attaccate le forze Onu. E' caccia a Gbagbo dopo il fallimento del negoziato


Il Comitato per la pace in Costa d'Avorio sta raccogliendo fondi e cercando di sensibilizzare gli organismi internazionali affinché cessi la guerra civile nel Paese. Chi vuole partecipare può farsi avanti scrivendo a questo sito e versando liberamente sul conto corrente postale 40843039 (iban it10m0760103200000040843039), intestato a Brindisi Antonio, causale 'Comitato per la pace in Costa d'Avorio'. Possiamo anche fare da tramite per inviare somme di denaro, per avere o tenere contatti e per darvi informazioni su quello che sta realmente succedendo.


"Ha le ore contate il presidente uscente ivoriano Lauren Gbagbo. Si trova "rintanato" in un bunker all'interno della sua residenza ad Abidjan, secondo fonti della missione Onu in Costa d'Avorio e fonti francesi assicurano che sta trattando una via di fuga. Il ministro degli Esteri francese Alain Juppè ha confermato l'esistenza del negoziato, e lo stesso portavoce e braccio destro di Gbagbo spiega che "sono in corso negoziati diretti sulla base delle direttive dell'Unione Africana in cui si afferma che il presidente della Costa d'Avorio è Ouattara", ha spiegato Don Mello. "Si sta trattando anche sulle condizioni giudiziarie e di sicurezza per lo staff di Gbagbo e per i suoi familiari", ha aggiunto. Il portavoce ha precisato quindi che i colloqui sono portati avanti dal governo della Francia, che ne riferisce poi gli sviluppi ai più stretti collaboratori di Ouattara". E allo sforzo francese arriva il "pieno sostegno" del presidente americano Obama.Philippe Mangou, capo di stato maggiore delle forze leali al presidente, considerato illegittimo dalla comunità internazionale, ha affermato che le truppe ai suoi ordini hanno "cessato i combattimenti", aggiungendo di aver chiesto un cessate il fuoco alle forze dell'Onu. "Dopo i bombardamenti delle forze francesi di alcune nostre posizioni e di alcuni punti strategici di Abidjan abbiamo cessato i combattimenti e chiesto al comandante dell'Onuci (la missione Onu in Costa d'Avorio) un cessate il fuoco che permetta di proteggere la popolazione e i militari, a partire dalla guardia presidenziale, oltre che il presidente, i suoi familiari e i membri del suo governo", ha spiegato Mangou, intervistato dall'agence France presse. "Chiediamo all'Onuci di fare in modo che non vi siano saccheggi e caccia alle streghe", ha concluso il generale, il giorno dopo che le forze del presidente legittimo Alassane Ouattara hanno iniziato "l'assalto finale" contro il regime di Gbagbo, con l'ausilio del contingente francese e dei caschi blu dell'Onuci. La battaglia che da giorni infuria in Costa d'Avorio ha portato il paese sull'orlo del collasso. La situazione umanitaria ad Abidjan, capitale economica della Costa d'Avorio, si è deteriorata al punto da essere ormai "assolutamente drammatica", denuncia la portavoce per gli Affari Umanitari dell'Onu, Elisabeth Byrs."Ci sono esplosioni continue in tutta la città. La maggioranza degli ospedali non sta più lavorando, mancano di ossigeno. I servizi pubblici non funzionano più per cui ci sono decine di cadaveri nelle strade che nessuno raccoglie. Non si possono trasportare i feriti perchè le ambulanze non funzionano più e quando escono gli sparano contro". La Byrs ha aggiunto che "l'accesso alle popolazioni è impossibile per motivi di sicurezza: anche gli operatori umanitari devono rimanere chiusi in casa per motivi di sicurezza: chiediamo dunque alle parti coinvolte - ha insistito la Byrs - che proteggano i cittadini". Nelle ultime ore la battaglia si è concentrata intorno ai palazzi del potere di Abidjan. Le Forze Repubblicane, sostenitrici di Ouattara, sono appoggiate dai Caschi Blu dell'Onuci e dalle truppe francesi dell'operazione "Licorne", che in base alla risoluzione 1975 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sono autorizzate a "neutralizzare le armi pesanti utilizzate contro la popolazione civile". Ouattara è stato riconosciuto come presidente legittimo della Costa d'Avorio da parte della comunità internazionale".


"Fuoco sul palazzo presidenziale e sulla residenza e su alcune basi del presidente uscende della Costa D'Avorio Laurent Gbagbo, che da mesi si rifiuta di lasciare il potere al vincitore delle presidenziali di novembre, Alassane Ouattara. Due "elicotteri MI-24 (di fabbricazione russa) della Unoci (la missione Onu in Costa d'Avorio) hanno sparare missili sulla base di Akouedo", che ospita tre battaglioni dell'esercito ivoriano. Un altro velivolo Onu ha sparato contro il palazzo presidenzialen e la residenza di Gbagbo. Nel mentre elicotteri francesi, autorizzati dall'Eliseo a sostenere le forze Onu, hanno colpito il campo di Abgan, sempre ad Abidjan. Immediata la reazione del presidente uscente: gli attacchi sono "illegali" nonchè un "tentativo di assassinio", ha affermato il consigliere di Gbagbo da ParigiNel pomeriggio l'Onuci aveva minacciato di bombardare le forze leali a Gbagbo, dopo il ferimento nei giorni scorsi di undici caschi blu. Il rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite in Costa D'avorio, Choi Young-Jin, ha accusato Gbagbo di aver condotto attacchi "senza senso" contro la base onu di Abidjan. La città, capitale economica del paese, ha vissuto un'altra giornata tesissima, con le forze del presidente riconosciuto dalla comunità internazionale, Alassane Ouattara, che stanno sferrando un'offensiva contro Gbagbo. Per questo, le truppe francesi della missione 'licorne' stanno evacuando gli stranieri che risiedono in città."Stiamo velocemente raggiungendo un punto critico. Stiamo pianificando un'azione, non possiamo più perdonare gli attacchi avventati e gratuiti contro i civili e i caschi blu dell'onu con armi pesanti", ha dichiarato Choi. "Ora siamo sotto assedio, non possiamo uscire liberamente, ci puntano con i cecchini. E' un attacco deliberato contro le Nazioni Unite. Negli ultimi giorni abbiamo avuto 11 caschi blu feriti. Hanno preso di mira il nostro quartier generale, ci hanno tagliato l'acqua. Siamo in un bunker". Il rappresentante speciale ha detto che i 9.000 soldati che fanno parte dell'Onuci non hanno il mandato per cacciare Gbagbo, ma hanno la possibilità di rispondere al fuoco. "Useremo i nostri aerei, agiremo presto", aveva detto. E lo ha fatto. L'Onuci ha a disposizione tre elicotteri d'attacco mi-24 ed elicotteri mi-8 e mi-17 dell'aviazione ucraina.Intanto, sempre ad Abidjan, si registra il rapimento di cinque persone, tra cui due francesi, nel quartiere finanziario. È la zona dove sono in corso violenti scontri tra le forze del presidente riconosciuto dalla comunità internazionale, Ouattara, e quelle del capo di stato uscente Gbagbo. Secondo le testimonianze, le persone sarebbero state prese in ostaggio nell'albergo Novotel, "durante un attacco delle forze fedeli" a Gbagbo". (La Repubblica)

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