domenica 20 marzo 2011

Lampedusa mom amour

Se non amassi perdutamente la mia Gorgona vorrei essere un abitante di Lampedusa. Questa gente quando parla lo fa con saggezza, è accogliente ma senza esagerare, non è razzista, ha un volto umano. Non si fanno infinocchiare dallo Stato inadeguato dei leghisti e pidiellini, respingono visite 'interessate' di impresentabili come i Borghezio e i Le Pen, parlano con gli 'ultimi', chiedono di essere italiani.

"LAMPEDUSA - Sale la tensione a Lampedusa dopo l'arrivo di altri barconi carichi di immigrati, che hanno portato il totale sull'isola a sfondare il numero dei quattromila. Alcune centinaia, con i vestiti inzuppati dalla pioggia e alcuni in precarie condizioni fisiche, restano sulla banchina del molo bloccati dalla popolazione dell'isola. Un braccio di ferro tra lampedusani e governo di cui stanno facendo le spese i nordafricani appena sbarcati. Il problema, ha spiegato il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis, è legato alle tende che si trovavano a bordo del traghetto arrivato domenica mattina da Porto Empedocle: i lampedusani non le vogliono e ne hanno impedito lo sbarco fino a sera perché chiedono che non sia allestito un campo sull'isola ma che gli immigrati vengano trasferiti.

BRACCIO DI FERRO - «Il governo non rispetta la popolazione e sta mettendo in serio pericolo tutti i cittadini di Lampedusa - dice il sindaco De Rubeis - c'è il rischio di uno scontro con le forze dell'ordine e la responsabilità è di Maroni e del prefetto Caruso. Lampedusa ha dimostrato un'accoglienza esagerata mentre il resto dell'Italia dimostra di non volere neanche un immigrato». In serata c'è stata la mediazione del ministro Alfano che ha parlato con il sindaco e ha assicurato che della questione dell'isola si parlerà al Consiglio dei ministri in programma lunedì. In ballo ci sono una zona franca per Lampedusa, riduzione delle tasse, forse dell'Iva, rimborso dei danni immagine per il turismo, una nave in rada per accogliere i migranti, nessuna tendopoli e soprattutto l'impegno a portare via da martedì 500 clandestini al giorno. Sono stati fatti sbarcare i tir dal traghetto che aveva fatto scattare l'ultima rivolta ma questi sono rimasti in porto, senza che venisse montata alcuna tenda. Una beffa finale per le centinaia di migranti, destinati a passare un'altra notte all'addiaccio. Sul traghetto che riparte con 12 ore di ritardo, sono stati imbarcati 200 migranti.

APPELLO A NAPOLITANO - Il sindaco domenica ha anche rivolto un appello al presidente della Repubblica Napolitano affinchè intervenga nuovamente «per sbloccare la situazione e non fare affondare l'isola». «L'atteggiamento dello Stato è vergognoso - ha concluso - l'Italia sta consentendo che queste migliaia di immigrati vengano trattati come bestie, obbligate a dormire sotto l'acqua. Tutta l'Italia dovrebbe vergognarsi».

CROCE ROSSA: «SITUAZIONE INACCETTABILE» - A Lampedusa c'è una situazione «inaccettabile» e serve «una risposta celere» affinchè siano garantite condizioni di vita migliori per gli immigrati. Lo dice il commissario straordinario della Croce Rose, Francesco Rocca, che è arrivato sull'isola. «Comincia ad esserci numeri importanti - dice - serve una risposta celere perché è inaccettabile questa situazione ed è inaccettabile che le persone passino la notte in queste condizioni». Rocca ha anche assicurato che la Croce Rossa è pronta anche ad aumentare la presenza del personale sia a Lampedusa e sia negli altri centri sparsi in Italia". (Corriere della Sera)

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