giovedì 31 marzo 2011

Indignamoci e cacciamoli via

"Migliaia di immigrati stanno ancora a Lampedusa, nonostante le promesse del venditore di tappeti Berlusconi. Protestano loro, poveracci, che da giorni e giorni sono costretti a stare in un indecente lager e a vivere come nemmeno le bestie. E protestano gli abitanti che ormai non ce la fanno più. Tanto per cambiare, Berlusconi ha venduto tappeti pieni di buchi. Se anche ce l’avesse fatta a svuotare Lampedusa in due giorni, come aveva promesso, non sarebbe cambiato proprio niente, perché quello che il governo sta facendo è solo riempire una buca aprendone altre, spostando i problemi da una parte all’altra senza risolverli. A Manduria la situazione è già disperata come a Lampedusa. L’unica furbata che ha saputo escogitate il governo è chiudere tutti e due gli occhi e far uscire alla chetichella gli immigrati. Infatti già se ne sono andati già in duemila. Le Regioni, specie quelle del nord, rifiutano le tendopoli. A Torino i lavori per la costruzione del sito d’accoglienza sono stati sospesi. Il presidente della Lombardia Formigoni dice che lui è disposto ad accogliere solo i profughi, e siccome in tutta Lampedusa ce ne saranno sì e no una decina non è che si sta sprecando. Il governo non sa che pesci prendere. L’unica cosa che Berlusconi riesce a immaginarsi è quella di pagare il governo tunisino perché si riprenda i clandestini. Così l'esecutivo di Tunisi si tiene o soldi e i clandestini ripartono nuovamente per l'Italia. Siamo di fronte a un disastro da tutti i punti di vista e prima di tutto da quello umanitario, perché in quel braccio di mare continuano ad annegare donne, uomini e bambini. Ma non è stato un terremoto a creare questa situazione. Sono stati gli errori di un governo e di una maggioranza parlamentate troppo impegnati a proteggere Berlusconi per occuparsi d’altro. L’Italia non ha capito niente di quel che succedeva in Libia. Non ha saputo approntare centri di accoglienza pur sapendo da settimane e mesi quel che stava per succedere. Si è trovata senza un posto libero nei Cei per colpa di una legge disumana e controproducente, fatta solo per propaganda, come la Bossi-Fini. E’ paralizzato perché deve fare i conti con una maggioranza che è unita solo quando si tratta di difendere Berlusconi o di accaparrarsi le poltrone. In tutto questo disastro Berlusconi, invece di presentarsi in Parlamento per discutere di questa che è un’emergenza per il Paese, lo tiene occupato con i suoi processini, che sono un’emergenza solo per lui. Nella notte tra martedì e mercoledì i cittadini protesteranno contro un presidente del Consiglio che pensa solo a se stesso e non al suo Paese. E per fortuna che c'è ancora questa voglia di indignarsi e alzare la testa. Sono gli stessi cittadini che stanno coraggiosamente e giustamente portando avanti un presidio davanti Montecitorio che continuerà tutta la settimana prossima e che hanno programmato la “Notte bianca per la democrazia”, dalle 20.00 in poi del 5 aprile. Io e l'Italia dei valori saremo al loro fianco anche perchè quella protesta non sarà solo contro le leggi ad personam come la legge sulla prescrizione breve ma anche contro quello che sta succedendo a Lampedusa, a Manduria e in tutta Italia. Perché pure quelli sono insulti alla democrazia. Nella speranza di liberare l'Italia prima possibile dall'unico clandestino della democrazia, ovvero Silvio Berlusconi". (dal blog di Antonio Di Pietro)

2 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

DA MO' CHE SONO INDIGNATO! MA NON BASTA! SOLO LA PIAZZA, CIOE' LE GRANDI MASSE POPOLARI DI PROTESTA POTRANNO PRODURRE L'EFFETTO DI FAR DIMETTERE QUESTO GOVERNO INDECENTE.

ilgorgon ha detto...

Sta succedendo. Ora bisogna anche creare un'alternativa credibile, fresca, delle nuove generazioni...