lunedì 28 marzo 2011

2. Lampedusa mon amour


Ripeto, la popolazione di Lampedusa è eccezionale. Ha un cuore grande così. Ha sulla sua isola delle persone straniere che contano un numero ormai maggiore della stessa popolazione dell'isola. Chi sono queste persone e perché vengono in Italia? Sono principalmente del Maghreb e non scappano da nulla. Cercano solo di approfittare di una situazione di conflitti per inserirsi nelle maglie strette del sempre meno opulente Occidente che non le vuole. Anche se io, se fossi un magherebino, me ne starei a casa mia invece che venire a farmi insultare e trattare da animale in un altro Paese. Soprattuto l'impreparato e rozzo governo italiano non li vuole, perché non sa nemmeno con chi ha a che fare e cosa deve fare, però istillando la paura incassa valanghe di voti da una popolazione ignorante che non vuole sapere e conoscere, ma solo continuare ad avere. E mentre il truman show del nostro delirante premier si trascina nelle aule dei tribunali con la claque a pagamento come se fossimo al falso di 'Forum' sui terremotati dell'Aquila per soli 300 euro, le decisioni di come risolvere questa problema di sbarchi dovrebbe prenderle uno come Maroni o Calderoli, che fanno quello che gli dice un certo Bossi, un troglodita che tiene per le palle un premier sfatto dai festini con la prima disgraziata che passa purché sia bona e gliela dia facendogli credere di essere un grande latin lover. In questo contesto, amplificato da un'informazione che ripete su tutte le reti le stesse cose senza cercare di capire nulla, si fa la guerra in Libia, in Afghanistan e non so in quale altro posto, si arriva addirittura ad aumentare ancora la benzina dando la colpa a chi vuol fare cultura, la ministra dell'ambiente continua a dire che il nucleare si può fare ma fa perdere voti, si nomina un nuovo ministro in odore di mafia perché ha portato i voti alla Camera insieme ad un gruppo di 'irresponsabili', tenendo in ostaggio un'Italia che non si riconosce in chi La rappresenta, si lascia la politica estera in mano ad un maestro di sci abbronzato che al massimo sa appaiare due calzini, con frasi stile Alfano che fa dell'Italia la bengodi del mondo dinanzi ad altre subculture. Ripeto, in mezzo a questo mare di ignoranza che ci dovrebbe governare e guidare, la popolazione di Lampedusa, ormai allo stremo, ha sempre una parola di conforto anche per l'orda che li sta invadendo, senza che ci sia qualcuno capace di capire cosa stia succedendo. "Quello di Silvio Berlusconi è un regime che si basa sulla finzione e sulla capacità di ingannare la gente. A questo gli serve il controllo totale sull’informazione e per questo s’infuria tanto quando qualche trasmissione sfugge e gli disubbidisce.Più si trovano nei guai, più i regimi adoperano le loro armi. Lo ha fatto Gheddafi in Libia con i carri armati e lo fa Berlusconi in Italia con i carri armati mediatici. A noi va un po’ meglio che ai libici: Gheddafi ammazza la gente, Berlusconi uccide “solo” la verità e la giustizia.Però stavolta, pur di ripetere che tutto va bene, lui e i suoi maggiordomi hanno un po’ esagerato. Mandare un’attrice in televisione, nel programma “Forum” su Canale 5, travestita da cittadina dell’Aquila a raccontare quanto è stato bravo il governo e quanto se la passano bene oggi i terremotati non è stata solo un’offesa contro la verità, ma anche contro la decenza e contro la situazione drammatica in cui si trovano da due anni qui poveracci.Mi immagino come devono essersi sentiti gli aquilani sentendo questa signora, che non è nemmeno dell’Aquila e che è stata pagata trecento euro, leggere il testo che gli hanno scritto: che tutto va benissimo e che agli sfollati ancora senza casa vivere così “gli fa pure comodo: mangiano, bevono e non pagano niente. Pure io ci vorrei andare”.Si sono indignati come mi sarei indignato io al posto loro. In tanti hanno protestato sul sito del quotidiano abruzzese http://www.quotidianoabruzzo.it/: diciottomila contatti in due giorni. Come sempre quando le loro bugie vengono scoperte i lacchè di Berlusconi hanno perso la testa. Il capogruppo del Pdl alla camera Cicchitto ha scritto pure lui al sito, per minacciare gli aquilani avvertendo che chi avesse postato “commenti diffamanti sull’operato del governo e di Berlusconi” sarebbe stato querelato alla Polizia postale. Cornuti e pure mazziati!Fanno così i regimi, in Libia come in Italia. Raccontano bugie, ma se qualcuno osa sbugiardarli passano alle minacce e poi alle punizioni. Fino a che il popolo non si rompe le scatole e, dopo aver ingoiato tutto per un po’, dice basta e li rimanda a casa, come faremo noi con il piccolo Raìs di Arcore". (dal blog di Antonio Di Pietro)

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