lunedì 20 settembre 2010

Sta crollando!


"Ha resistito ai secoli e ai pirati ma rischia di crollare sotto i colpi dell’incuria. La Torre Vecchia di Gorgona, una fortificazione del Duecento abbarbicata su uno sperone di roccia sul lato di ponente dell’isola, sta ancora in piedi grazie a qualche tubo Innocenti e a una dozzina di mattoni che sorreggono l’arco di una finestra. Un delitto contro un patrimonio storico che in qualunque altro luogo sarebbe aperto restaurato, aperto al pubblico e trasformato in un piccolo motore economico con tanto di negozio di souvenir e visite guidate. La piccola fortezza fu costruita in epoca duecentesca dai Pisani, quando l'isola e gran parte dell'arcipelago toscano erano sotto il domimio della Repubblica marinara. La torre aveva infatti la funzione di tenere sotto controllo il tratto di mare che separa Gorgona dalla Corsica e di dissuadere i pirati dall’ attaccare il porticciolo. Grazie alla posizione dominante a strapiombo sul mare, dagli spalti si poteva osservare l’arrivo di navi da grande distanza e trasmettere le informazioni con segnali di fuoco anche alla terraferma. Anche successivamente, quando l'isola entrò a far parte del Granducato di Toscana continuò a svolgere le sue funzioni, fino ad essere definitivamente dismessa nel corso dell'Ottocento quando l’isola venne trasformata in prigione. Da anni, forse da secoli, la Torre Vecchia non gode di restauri. Semidiroccata, oggi però è sul punto di crollare e il grande basamento a scarpa che si adatta alla forma dello roccia sulla quale sorge, potrebbe rimanere l’ultima testimonianza di questo capolavoro architettonico. L’accesso, proprio a strapiombo sul mare, è semibloccato dalle macerie ed è impossibile, oltre che pericoloso, attraversare la porta con arco a tutto sesto che porta dentro la fortezza. Un vero peccato perché guardare la Corsica e l’Italia dalla torre quadrata, di altezza superiore rispetto alla rimanente struttura, che si eleva sul lato di levante e che culmina con una caratteristica merlatura, sarebbe uno spettacolo unico". (Il Tirreno)

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