venerdì 4 giugno 2010

Solo i bambini sono le vittime

"“Caro Santoro, la puntata sulla pedofilia clericale mi ha lasciato un’amarezza che non posso non comunicarle”. Per l'autrice di “Viaggio nel silenzio” – libro inchiesta sullo scandalo dei preti pedofili – il conduttore è sembrato “troppo intento a non pestare i piedi alla Chiesa”. E qui spiega perchè, dalla scelta degli ospiti a quella dei contenuti, la trasmissione è stata “un’occasione persa” per fare buona informazione.di Vania Lucia Gaito".
"Gentile dott. Santoro,le scrivo dopo che è trascorso un po’ di tempo dalla messa in onda della puntata sui “Peccati e reati” della Chiesa cattolica. Ho lasciato volutamente trascorrere qualche giorno per due motivi. Il primo, più ovvio, è che la mia indignazione era veramente al colmo. Il secondo, forse meno ovvio, era che non intendevo far strumentalizzare l’espressione del mio pensiero per altri fini, soprattutto nei confronti di una trasmissione che ha avuto così tanti meriti come quella da lei condotta.E tuttavia la puntata sulla pedofilia clericale mi ha lasciato un’amarezza che non posso non comunicarle. La stessa amarezza provata, del resto, da molti suoi telespettatori, che si sarebbero aspettati ben altri argomenti, magari una maggiore attenzione alla situazione italiana. Perché, pur conoscendo la gravità della situazione in altri paesi, è bene, è giusto, è sacrosanto informare gli italiani di quanto è grave anche la situazione in casa nostra. La stessa Congregazione per la Dottrina della Fede ammette che in Italia ci sono un centinaio di sacerdoti attualmente indagati per abusi sessuali nei confronti di bambini. E, può esserne certo, sono dati sottostimati.Troppo intento a non pestare i piedi alla Chiesa, nella puntata sullo scandalo dei preti pedofili lei ha prima di tutto ritenuto opportuno specificare che tutti i presenti erano cattolici. Insomma, un modo per far capire che, tutto sommato, si stavano lavando i panni sporchi in famiglia. Solo che la lavatrice di Annozero è piuttosto piccola, e bisogna scegliere quali panni lavarci. E avete optato per pochi fazzoletti, e per giunta alla presenza di lavandai pseudo-esperti attenti più all’integrità della macchina che non all’effettiva pulizia del bucato.In quest’ottica, quindi, sono stati invitati ospiti pronti a sfoderare, col suo beneplacito, le spade in difesa della Chiesa. Il giornalista Socci ha tenuto a disinformare sulle percentuali di pedofili fra i preti rispetto alla presenza di pedofili in altre confessioni religiose e in altri contesti. E Socci dall’alto di quale competenza in materia parla? Quella delle sagrestie e delle genuflessioni? Parlare di percentuali è ridicolo, se si considera che in questi casi gli abusi che non arrivano ad essere denunciati sono talmente tanti che qualsiasi statistica risulta inficiata. Quale sarebbe il “campione rappresentativo”, cardine della statistica, su cui si basano i numeri snocciolati in trasmissione? Semplicemente non esistono, perché queste pseudo percentuali si basano solo sui casi denunciati, che sono una minima parte dei casi reali. Tra l’altro, e lo dico per informazione sia sua che di Socci, solo negli ultimi anni i giornali nazionali hanno dato notizia di almeno 170 sacerdoti pedofili italiani. E sono pochi quelli che vengono alla ribalta delle cronache. Non solo lo so io, che ho fatto le ricerche del caso e ho reso pubblico il database su MicroMega, ma lo sa benissimo anche la redazione di Annozero, che mi ha contattato proprio per avere queste informazioni. E degli argomenti di cui si è parlato in quelle due ore trascorse al telefono con loro, non se n’è vista traccia in trasmissione. Per non scontentare Socci e chi per lui?Senza contare che Socci ha ritenuto opportuno parlare della perseguitata Chiesa cattolica, guardandosi bene dal menzionare la Chiesa persecutrice, la responsabilità della chiesa nei genocidi di Rwanda, Canada, Argentina, il ruolo più che ambiguo di Pio XII nei confronti del fascismo e del nazismo, gli appoggi alle peggiori dittature, a partire da quelle di Spagna e Grecia, le crociate moderne contro omosessuali e “relativisti”. Ho anche sentito Socci parlare dei bambini africani, malnutriti e malati, di cui solo la Chiesa, a detta sua, pare preoccuparsi. Strano che non si sia specificato che, a fronte del miliardo di euro l’anno che la Chiesa incamera solo dall’otto per mille, per quei bambini spende solo 85 milioni. La chiesa incassa 100, spende 20 (?) e fa pure la figura della santa! Perché non informare anche di questo il pubblico?Lei si è premurato invece di dare voce alla Chiesa istituzionale, con l’invito al vescovo di Palestrina, che ha tenuto a sottolineare l’impegno di Ratzinger nei confronti della pedofilia clericale. Nessuno però ha specificato che, a smentire le parole del pontefice, ci sono fatti incontrovertibili: da un lato, in quei famosi viaggi negli Stati Uniti e in Australia, il papa ha preso posizione contro i sacerdoti pedofili, dall’altro, sempre in quei viaggi, si è accompagnato con vescovi e cardinali famosi per aver protetto e coperto gli stessi preti pedofili. Inoltre, bastava ricordare che Ratzinger non ha mai espulso dalla Chiesa i vescovi che hanno abusato dei bambini o che hanno coperto i sacerdoti pedofili, crimine anche peggiore: in alcuni casi si è limitato ad accettarne le dimissioni. Non sarebbe stato opportuno sapere dove finiscono questi vescovi, una volta lasciata la loro carica? E perché non vengono ridotti allo stato laicale?In più, ho personalmente trovato urticante quel sorrisetto compiaciuto sulle labbra del prelato, nel vedere come i suoi colleghi sfuggissero ai giornalisti. Quel sorriso è un’espressione universale. E’ il ghigno del potere impunito.Senza contare che la scelta di andare negli Stati Uniti a documentare alcuni casi americani fa sembrare che questa problematica riguardi ancora, per la maggior parte, i sacerdoti di oltre oceano. Evidentemente, non è opportuno informare gli italiani del fatto che in Italia, a casa nostra, sono accadute le stesse cose, e anche di peggio. Bastava raccontare l’epopea dell’Istituto Provolo per bambini sordi di Verona, dove gli abusi si sono perpetrati per decenni, nella stessa indifferenza che la Chiesa istituzionale ha dimostrato nei confronti della vicenda di Murphy.Inoltre, come sempre, non ho sentito una sola parola che spiegasse cos’è, fisicamente, un abuso sessuale su un bambino, cosa accade al corpo di un bambino, che non è ancora un corpo adulto, né ho sentito chiedere come mai la Chiesa, che si dice tanto caritatevole, sia così concentrata a proteggere i propri beni piuttosto che a sostenere, anche economicamente, le vittime dei sacerdoti, che hanno bisogno di terapie e sostegno. Ho sentito invece parlare di cure e riabilitazione dei preti pedofili. Mi permettano i soloni ospiti di Annozero: sono fesserie. I sexual offender non “guariscono”, e pedofili si resta per sempre. Glielo avrebbe saputo dire anche un qualunque studente di psicologia del terzo anno. Al massimo, in rarissimi casi, si può imparare a contenere la pulsione deviata, se si vive in un contesto in cui non ci sia esposizione a certi “stimoli”.Inoltre, e non vorrei annoiarla oltre, ci si è ben guardati dallo spiegare che la genesi della pedofilia clericale è del tutto differente dalla genesi della pedofilia “comune”. Perché la pedofilia clericale nasce nei seminari minori, fomentata dalla cultura sessuofobica, quella che la Chiesa istituzionale non intende affatto “rivedere” o mettere in discussione, perché è il mezzo che utilizza per ingenerare il senso di colpa e governare, attraverso di esso, le coscienze dei fedeli e dei suoi stessi sacerdoti. Senza contare che proprio nei seminari si viene abusati da piccoli, imparando così ad abusare da grandi.La politica che sta mettendo in atto la Chiesa è quella dell’ “anello debole”. Fino a che non è esploso lo scandalo, l’anello debole erano le vittime, e lo sono ancora. Quando le gerarchie ecclesiastiche sono state messe di fronte al problema e hanno dovuto dare risposte concrete, hanno sacrificato un altro anello debole, i sacerdoti pedofili. Guardandosi bene dall’ammettere le proprie responsabilità nella genesi di quella stessa pedofilia.Ecco, la sua trasmissione è stata un’occasione perduta". (da Micromega)

"Che la legge sul blocco delle intercettazioni e sul bavaglio all’informazione abbia costituito una ghiotta occasione per stipulare patti scellerati con le gerarchie ecclesiastiche lo avevano capito tutti. Perché è un fatto che una tra le tante norme scellerate prevede che, se si deve intercettare un ecclesiastico, prima bisogna avvertire la sua gerarchia. Il che, immagino, secondo gli autori di questa bella trovata, si giustifica con la certezza che chi è dedito alla cura delle anime per prima cosa tiene molto alla sua e quindi mai e poi mai rivelerà al confratello che un pm comunista e miscredente sta per mettergli sotto controllo il telefono. Si pensava di aver toccato il fondo: 8 per mille, sovvenzioni alle scuole cattoliche, esenzione dall’ICI, non so che altro; adesso anche privilegi ai preti indagati. Il disprezzo per la Costituzione di questa gente davvero non ha limiti. Adesso ce n’è un’altra; l’iniziativa è (ricordatevene bene per favore, questi nomi non debbono essere dimenticati) di Gasparri, Bricolo, Quagliariello, Centaro, Berselli, Mazzatorta, Divina. Che hanno fatto? La cosa è complicata.

C’è un articolo del codice di procedura penale (380) che elenca i casi in cui si deve (non si può, si deve) procedere all’arresto in flagranza; che significa che il delinquente sorpreso mentre sta commettendo un reato va impacchettato subito e portato in prigione; poi lo processeranno ma, per il momento, in galera resta. Tra i reati per cui si “deve” arrestare non c’era il delitto di atti sessuali con minorenne (609 quater codice penale). Sicché, con raro acume legislativo, qualcuno dei nostri Soloni ha pensato bene di inserircelo, approfittando della legge blocco&bavaglio. Bravo, bene, bis. A questo punto la polizia (cioè PS, CC, GdF, Vigili Urbani etc., sono loro che fanno gli arresti in flagranza), se beccava uno che stava compiendo atti sessuali con un minorenne, doveva (“doveva”, non “poteva”) arrestarlo. C’è qualcuno che dubita che fosse cosa buona e giusta? Eh, qualcuno c’era; perché i suddetti Gasparri&Compagni hanno presentato un emendamento (1.707) assolutamente criptico (per mettere insieme tutto ho impiegato una mezz’ora) che modifica questo articolo 380 del codice di procedura, appena modificato da qualcuno della loro stessa parrocchia, nel senso che sì, va bene, chi commette atti sessuali con minorenni e viene sorpreso in flagranza deve essere arrestato; ma sempre che non si tratti di atto sessuale di “minore gravità” (veramente la tecnica legislativa (?) adottata è più complicata ma ve la risparmio, il risultato è questo). Dunque, adesso Polizia, CC, Gdf, Vigili urbani, quando beccheranno un pedofilo con i calzoni abbassati (o le gonne alzate) dovranno decidere, prima di arrestarlo, se quello che sta facendo è di gravità normale o minore del normale; e, in questo secondo caso, potranno anche non arrestarlo.

Ma vi rendete conto? La Cassazione si danna per decidere se quello che è stato fatto al ragazzino o alla ragazzina è di minore gravità oppure no. Perché la cosa è importantissima: se il fatto è di minore gravità, la pena è diminuita fino a due terzi, che è mica roba da poco; da 5 anni si passa a poco più di 2 anni, che vuol dire affidamento in prova al servizio sociale, quindi niente galera; e anzi, con un paio di attenuanti (attenuanti generiche e risarcimento del danno) si va a circa anni 1; il che significa sospensione condizionale della pena. Sicché potete immaginare quali monumenti di cultura giuridica vengono costruiti in Tribunale, Appello e Cassazione. E Gasparri&Compagni affidano al poliziotto del caso la responsabilità di decidere se il pedofilo/a va arrestato oppure no. Lì, su due piedi, mentre si sta rialzando i pantaloni o abbassando la gonna. La cosa è talmente grave che adesso la maggioranza dice di volerci ripensare. Sarà vero? Domanda: ma che gliene importa a loro dei pedofili? Grave o no che sia l’atto (immaginatevi la disgustosa classifica), davvero non va bene mandarli in prigione almeno per un po’? In flagranza di reato sono stati sorpresi, c’è poco da discutere. E allora? Qualche reverente pensiero alle norme “Vaticane” davvero è fuor di luogo?". (Bruno Tinti)

7 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

BAH! A ME NON E' SEMBRATA ADDOLCITA. INOLTRE, CI MANCAVA PURE LA CHIESA NEMICA DI ANNOZERO!

ilgorgon ha detto...

Non sono d'accordo con te ma con chi ha fatto il pezzo. Anch'io alla fine della trasmissione ero schifato dal fatto che, per esempio, si ritenesse ovvio che uno schifoso e vigliacco prete pedofilo recidivo attendesse anni prima di essere allontanato dalle sue vittime. Nessuno in studio ha detto che andava allontanato ed isolato il momento dopo che ci fosse il minimo sospetto. Poi ci sarfebbe stato il tempo dell'approfondimento del caso. Di Socci credo che sia un invasato fanatico paranoico. E ancora: ma questi cosiddetti uomini di chiesa, ma chi sono???la chiesa stessa chi è e che cos'è?

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

LO IMMAGINAVO. ALLORA TI DOMANDO: A TE ANNOZERO PIACE? SECONDO TE E' UNA TRASMISSIONE DI APPROFONDIMENTO POLITICO EFFICACE? LO SAI CHE MASI HA IN PROGETTO DI CHIUDERLA PRIMA DELLA PROSSIMA STAGIONE TELEVISIVA? DOPO AVERE RISPOSTO A QUESTE DOMANDE, MI DICI COSA AVREBBE DOVUTO DIRE, SANTORO O QUALCUN ALTRO PRESENTE IN STUDIO (SOCCI A PARTE), VOI PRETI MI FATE SCHIFO? IO HO L'IMPRESSIONE CHE LA TUA VISIONE DELLE COSE SIA APPANNATA DA UNA INSUPERABILE TUA MISANTROPIA.

ilgorgon ha detto...

Io la guardo la trasmisisine anno zero perché nel panorama generale di desolazione tv la trovo interessante. Per quanto riguarda la puntata sui preti pedofili Santoro avrebbe dovuto schierarsi ad oltranza in difesa dei bambini e senza nessuna comprensione verso i preti e la chiesa che sembrano trattare il problema con troppa sufficienza e lentezza. Questi malati che fanno i preti vanno messi subito dentro una prigione psichiatrica e non lasciarli anche anni con i bambini nonostante i sospetti. Guardavo ed ascoltavo con quanta dignità e coraggio quella donna che era stata abusata nella sua fanciulezza cercava di far capire lo schifo e l'abiezione di chi avrebbe dovuto accoglierli e farli crescere nella serenità. Ma lo studio di Santoro sembrava non cogliere quel dolore che tutta una vita non bastava a consolare. Altro che inferno dei cristiani, questi esseri schifosi devono essere subito individuati e puniti e non c'è segreto di Fatima o Vaticano che possa ancora in qualche modo giustificarli. Questo dalla puntata non emergeva.
Per quanto riguarda Anno Zero, se la chiudono in rai non c'è più niente da guardare. Infatti, a parte anno zero e crozza al circo di ballarò. io guardo sky o, ancora meglio, la tv preferisco non guardarla...

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

HO L'IMPRESSIONE CHE ABBIAMO GUARDATO DUE PUNTATE DIVERSE, PERCHE' QUELLO CHE NON COGLIEVI TU NELLO STUDIO IO LO COGLIEVO APPIENO, NELLE ESPRESSIONI DEL VISO DEL PUBBLICO, MA ANCHE NEGLI OSPITI PRESENTI.
QUESTO E' UN CASO PLATEALE IN CUI LA DIVERSA VISIONE DEL MONDO, MISATROPA LA TUA, FILANTROPA LA MIA APPRODA A RISULTATI DIVERSI, A DUE DIVERSE VERITA'. CON TUTTO IL RISPETTO, BADA. LA REALTA', CHE E' EMERSA A SPRAZZI NELLO STUDIO (MA, RIPETO, SANTORO STA CAMMMINANDO SULLE UOVA), E' CHE ADESSO IL VELO DEL SILENZIO E' STATO SQUARCIATO, CHE TU LO RICONOSCA O NO, STANNO CADENDO TESTE DI ALTI PRELATI CHE HANNO PROTETTO I PRETI PEDOFILI.
QUANDO POI IL PAPA HA DETTO DELL'INFERNO COME SANZIONE SPIRITUALE AGGRAVATA PER IL PECCATO COMMESSO, NON SI RIVOLGEVA AD UN ATEO COME TE O COME ME, MA AI CRISTIANI CREDENTI. AI MISCREDENTI COME ME PIACEREBBE CHE L'INFERNO I PEDOFLI, PRETI E NO, LO TROVINO NELLA VITA TERRENA, NELLA SPECIE NELLE PATRIE GALERE. STA INIZIANDO AD ACCADERE.

ilgorgon ha detto...

allora siamo d'accordo...

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

MENO MALE!