martedì 11 maggio 2010

Regime

"Qual è la magistratura e l’informazione che la maggioranza, autoritaria ed illiberale, vuole imporre al Paese? I tratti salienti di questo progetto si trovano nel piano di rinascita democratica della P2: la sottoposizione del pubblico ministero al potere esecutivo ed il controllo dei mezzi di comunicazione. In un Paese in cui è sofferente la dialettica democratica parlamentare tra maggioranza ed opposizione da dove può provenire la conoscenza dei fatti? Chi può raccontare storie e vicende scongiurando la scomparsa dei fatti? La conoscenza impedisce la narcotizzazione delle coscienze, consente un pensiero libero e, quindi, critico. La libertà di pensiero è il principale antidoto ai totalitarismi, soprattutto quelli che si fondano sul legalismo illegale ed amorale. Solo una magistratura libera, autonoma ed indipendente. Solo un’informazione indipendente, libera e pluralista. Solo loro possono, nell’ambito dei loro differenti ruoli, raccontare quello che accade e che altrimenti non si saprebbe. Non sfugge, certo, che una parte della magistratura è già prona ai poteri sui quali dovrebbe esercitare l’attività di controllo. E’ conformista, burocrate, opportunista, servente ad interessi forti, talvolta criminali. E’ questa la magistratura che sogna chi detiene il potere e che non tollera controlli sul proprio operato. Non sfugge nemmeno che una parte dell’informazione è megafono e propaganda di un sistema di potere che assume sempre più i tratti di un regime. Sono quelli che si autocensurano per essere graditi al potere.Adesso il sistema – di chiara derivazione piduista – vuole definitivamente sottomettere – anche sul piano formale – la magistratura ed i mass-media.L’ordine giudiziario sottomesso al potere politico significa che nei confronti dei corrotti, dei colletti bianchi, della mafia contemporanea, dei truffatori e ladri di stato, dei riciclatori ed evasori ci sarà il processo lampo, invisibile. Nel senso che non verranno mai più espletate indagini preliminari nei confronti di questi criminali. La giustizia, invece, riprenderà a funzionare, avrà risorse, vi saranno i processi brevi, senza garanzie, nei confronti di categorie di pericolosi sovversivi: ad esempio, gli immigrati clandestini (quelli che vengono puniti non perché hanno commesso un reato, ma solo in quanto clandestini); i giornalisti che si ostinano ad essere cani da guardia del regime e non barboncini da salotto (si andrà giù duro con azioni giudiziarie fino a fiaccarli); i servitori dello stato che non si arrendono e non piegano la schiena al regime (saranno schiacciati da procedimenti penali e fatti passare per mitomani, squilibrati, pazzi o sovversivi); i politici e gli opinionisti che difendono Costituzione, Stato di diritto e Stato sociale di diritto (eversivi da incriminare per reati gravissimi, da corte d’assise).La magistratura diverrà il braccio togato di un corpo autoritario e sovversivo dell’ordine democratico. La stampa dovrà far apparire tutto questo come normale, la normalizzazione dell’autoritarismo divenuto regime.Dimenticavo un’altra grave emergenza criminale che il potere costituito dovrà affrontare: i procedimenti penali aventi ad oggetto i sequestri delle carriole dei cittadini del L’Aquila che osano manifestare per chiedere trasparenza e legalità nella gestione dei fondi pubblici per il terremoto e verità giudiziaria. Sono matti! Come si fa a mettere in dubbio che tutti i soldi sono stati spesi in modo esemplare? Il sistema gelatinoso della protezione civile connection spa – un intreccio tra corruzione e borghesia mafiosa - è solo un’invenzione di quegli ultimi magistrati e giornalisti che si ritenevano ancora liberi prima che i detentori del potere – usando la legge - sottomettessero stampa e magistratura ai loro comandi". (Luigi De Magistris)

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