domenica 16 maggio 2010

Rappresentati da cialtroni

"Il pesce puzza dalla testa e la testa è il Parlamento. Deputati e senatori non servono il loro Paese, ma il loro signore, il loro benefattore. L'Italia è un sistema vassallatico-democratico. Tutti i deputati e i senatori sono stati nominati dai padroni dei partiti. Coloro che comandano in Parlamento, e quindi nel Paese, si contano sulle dita di una sola mano. Pdl e Pdmenoelle hanno instaurato una dittatura parlamentare.Nessun deputato o senatore chiede la revisione immediata della legge elettorale che impedisce la nomina diretta del candidato da parte dei cittadini. Nessuno di loro si dimette dalla vergogna. Nessuna Istituzione interviene, men che meno Morfeo Napolitano. Eppure, con questa legge elettorale, nuove elezioni politiche sono inutili. Una presa per il culo e uno spreco di denaro pubblico. Non ha senso andare a votare con una legge incostituzionale (a proposito perché non si esprime la Divina Corte Costituzionale?). In caso di fine della legislatura è più semplice e corretto che Casini, Berlusconi, Bersani e gli altri si riuniscano in concilio, decidano le liste elettorali e le comunichino al popolo. Il risultato sarebbe uguale senza scomodare decine di milioni di italiani.Siamo ritornati ai vassalli e ai servi della gleba, come nel Medio Evo. "Il vassallaggio era un rapporto di tipo personale che si instaurava nel sistema vassallatico-beneficiario. Si trattava di "contratto" privato tra due persone, il vassallo e il signore: il primo si dichiarava "homo" dell'altro, durante la cerimonia dell'"omaggio", ricevendo, in cambio della propria fedeltà e del servizio, protezione dal signore. Il sistema feudale prevedeva l'immunità, il privilegio di non subire, nei confini della signoria feudale, controlli da parte dell'autorità pubblica." Il sistema vassallatico-democratico italiano è identico, anche nel privilegio dell'immunità parlamentare. Ma forse oggi è peggio. Io ho un sospetto, pur non avendone le prove, che l'attuale "contratto" tra vassallo e "homo" per rivestire una carica parlamentare possa essere economico. Un milione di euro o una cifra importante in cambio di un posto assicurato in Parlamento. Non sarebbe strano, né improbabile. Chi dispone dei seggi li può vendere o mettere all'asta. Il seggio è un bene tangibile, centinaia di migliaia di euro all'anno, pensione assicurata, visibilità, benefit di ogni tipo. E' il miglior investimento possibile, meglio dei fondi o dei titoli di Stato. Molti sarebbero disponibili a pagare.Il Parlamento è diventato una risorsa economica, va trasformato in una Lotteria Elettorale. Si vince un soggiorno di cinque anni a Palazzo Madama o a Montecitorio. Il primo premio è la Presidenza del Consiglio. Le casse dello Stato migliorerebbero e anche la democrazia". (dal blog di Beppe Grillo)

"Le indagini della Procura della Repubblica di Perugia evidenziano – in una spaventosa espansione – che la criminalità organizzata è divenuta pezzo di Stato e la corruzione stile di vita. Per alcuni di noi non è una novità. Una coltre fitta di decadenza morale tale da far dichiarare all’ex Ministro Scajola, con un candore indecente, che egli non sa dire chi gli abbia pagato la casa; tanto da far tenere a Bertolaso una conferenza stampa – in cui proclama la sua innocenza celando fatti inquietanti che lo riguardano - da far rimpiangere il Cile di Pinochet e la Romania di Ceausescu. Sta emergendo l’intreccio più pericoloso, mortale per la democrazia, tra gestione del denaro pubblico e criminalità dei colletti bianchi. Un vero e proprio governo occulto della cosa pubblica. Le istituzioni vengono utilizzate per consolidare il potere, trarre profitti e garantirsi copertura legale. E’ il piduismo che assume sembianze di Stato. Più o meno è lo stesso sistema che avevo ricostruito da pubblico ministero in Calabria e che la ragnatela masso-mafiosa, presente nelle istituzioni, tessendo le sue fila – con complicità di altissimo livello – ha massacrato me e tutte le persone che prestavano servizio per lo Stato, in solitudine, mentre i tessitori gelatinosi - tra una ristrutturazione di una abitazione di lusso e un’altra - lavoravano per demolire indagini e servitori dello Stato. Eppure l’attuale governo – comunica la propaganda di regime – è quello che maggiormente avrebbe operato per contrastare la criminalità organizzata. E’ esattamente il contrario. E’ una maggioranza di governo che sta approvando leggi e provvedimenti che il crimine lo proteggono, lo favoriscono e lo alimentano. La legge sulle intercettazioni per impedire che la magistratura ricostruisca la nuova tangentopoli ed individui i mafiosi si stato. La legge sul legittimo impedimento per costruire lo scudo immunitario al sultano di Stato. Il processo breve per garantire impunità ai colletti bianchi. La legge che consegna i beni confiscati ai prestanomi dei boss che si recano indisturbati nelle aste. La legge che toglie ai pm il diritto-dovere di indagare di propria iniziativa sottoponendoli ai desiderata del governo. La legge che cancella il contributo dei collaboratori di giustizia. In Europa stiamo cercando di porre un argine a questo progetto eversivo dello stato di diritto. Una nuova normativa sulla corruzione; nuove regole per l’utilizzo dei fondi pubblici; rafforzamento delle strutture investigative europee; il pubblico ministero dell’Unione. L’Europa ci può aiutare, concretamente; in Italia, le complicità istituzionali di cui gode il nuovo piduismo sono agghiaccianti e destano anche preoccupazione se si pensa alle collusioni con ambienti apicali dei servizi di sicurezza e con personaggi preposti a ruoli importanti negli organi di garanzia, magistratura compresa". (Luigi De Magistris)

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