mercoledì 31 marzo 2010

I salta fossi

C'è una razza di esseri umani che non amo: i salta fossi. Cioé quelli che passano da una realtà all'altra con l'aria dei saccenti, sindacalisti che diventano politici, veline che esprimono commenti. Di uno vorrei parlare, che fra l'altro è mio cugino di primo grado e l'ho tenuto ed amato da quando era piccolo. Si chiama Andrea Romano e ogni tanto lo si vede in tv discettere su questo o l'altro argomento con fare da saputello. Un vero salta fossi, che non si occupa dei problemi di casa sua e di chi l'ha amato, ma è bravo a parlare di grandi temi. Ora è direttore di "Italia Futura", la nuova fondazione di Luca Cordero di Montezemolo. Ha iniziato con la laurea a Pisa, grazie anche all'aiuto di mia madre, poi nelle fondazioni di sinistra, la "Antonicelli" a Livorno, dove è nato e cresciuto, poi la "Gramsci", quindi a "Italiani Europei" di D'Alema, per poi passare alla saggistica dell'Einaudi, agli editoriali della "Stampa", del "Riformista" e del "Sole 24 ore", ora docente di storia contemporanea all'università di Tor Vergata a Roma, scrivendo anche qualche libro su Tony Blair e la nostra scalcinata sinistra. Passa per un conoscitore del mondo della sinistra italiana ed europea, del Novecento, è sposato con una discendente di Cavour ed è il re dei salta fossi. Quello che dice però è di un'ovvietà assoluta e, forse con un po' di una mia malcelata invidia per il suo grande successo, conoscendolo per quello che è, odiando la sua spocchia e il suo disinteresse per i luoghi dove è cresciuto, come l'isola di Gorgona, e per i suoi parenti più stretti, compresa la mamma che non c'è più, non sopporto quell'aria di saputello che però non dice niente di nuovo. Caro Andrea, anche se non ti fai più sentire perché la spocchia è aumentata e ti fa comodo non vedermi e sentirmi, ni piacevi di più quando non eri nessuno e ti piaceva ascoltare i Queen, giocare a scacchi con me e divertirsi nelle acque di Gorgona. Ora non ri riconosco più e non ti capisco. A prescindere.

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