giovedì 29 ottobre 2009

Dimissioni del premier. L'unico che non se ne va per non finire in galera

Dopo lo squallore della vicenda Marrazzo e le sue dimissioni rimane un interrogativo. Perché il nostro malamato premier, con evidenti fatti a suo discredito, non toglie il disturbo e ci libera della sua ingombrante presenza. Semplice: dopo la seconda condanna di Mills andrebbe diritto in galera. Altro che escort e trans...

"Il processo al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi riprenderà il prossimo 27 novembre alle 9,30 aula numero 8 al piano terra del palazzo di giustizia di Milano. Il premier è imputato di corruzione in atti giudiziari in concorso con l'avvocato inglese David Mills. I lavori erano stati sospesi più di un anno fa per l'entrata in vigore del Lodo Alfano poi annullato dalla Corte costituzionale. Il 27 novembre però ci sarà solo un'udienza di smistamento. Il collegio presieduto da Nicoletta Gandus con Pietro Caccialanza e Loretta Dorigo infatti dichiarerà di astenersi per essere diventato incompatibile perché il 17 febbraio scorso si era espresso sullo stesso reato pronunciando la sentenza a carico di Mills, condannato a 4 anni e 6 mesi, confermata il 27 ottobre scorso dai giudici della seconda sezione della corte d'Appello di Milano. Contemporaneamente alla dichiarazione di astensione del vecchio collegio ci sarà anche l'indicazione dei nuovi giudici, della stessa decima sezione, con la data di ripresa effettiva del processo. La convocazione per il 27 novembre è stata inviata per posta ai legali del premier ma non risulta ancora notificata. Una copia del decreto di citazione è stata consegnata comunque in mattinata a uno dei sostituti processuali di Niccolò Ghedini e Piero Longo, difensori del presidente del Consiglio oltre che parlamentari. A questo punto è stata fissata la ripresa di entrambi i processi milanesi al Cavaliere. Il 16 novembre infatti davanti ai giudici della prima sezione penale riprenderà il processo per i presunti fondi neri relativi ai diritti tv di Mediaset dove Berlusconi risponde di frode fiscale. In questo caso il processo riprenderà con il vecchio collegio perché il 28 settembre 2008 il dibattimento era stato sospeso per tutti gli imputati, dunque il collegio non è diventato incompatibile come quello del caso Mills. Il 16 novembre sarà preparato un calendario delle udienze che tenga conto degli impegni istituzionali del premier e di quelli parlamentari dei suoi difensori, come era indicato anche nella sentenza della consulta che aveva invalidato il Lodo Alfano. La stessa cosa accadrà nel processo per la presunta corruzione di David Mills, ma solo dopo l'udienza di smistamento e davanti ai nuovi giudici.

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