giovedì 11 giugno 2009

Quando il governo uccide.

"Alle tante notizie degli ultimi giorni, le fotografie delle festicciole del presidente del Consiglio; la sua giovane amica Noemi scortata dai vigili al seggio elettorale, i risultati delle elezioni, la soddisfazione dei vittoriosi, i leghisti che non stanno in sé dalla gioia, gli abbracci affettuosi, i sorrisi le risate le strette di mano degli uomini politici, Gheddafi a Roma, e via di seguito, vorrei accostare la notizia di una sventurata trovata morta dissanguata a Torre a Mare (Bari) il 9 giugno. Il giorno dopo avrebbe conpiuto 40 anni. Vira Orlova, detta Ylenia, lavorava come badante presso un'anziana signora. Secondo i carabinieri, ha iniziato a perdere sangue nella notte, a causa di un aborto spontaneo. Chiusa nella stanza, ha aspettato e sperato di star meglio. Ma quando ha provato ad andare in bagno, si è sentita male ed è caduta: è morta senza chiamare soccorso. Non aveva il permesso di soggiorno, ed ha avuto paura di perdere il lavoro e di essere denunciata. Il sangue, tanto sangue, lo aveva raccolto in una bacinella". (Micromega)

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Ho letto la notizia, è agghiacciante, morire dissanguati perchè una criminale legge dello Stato ti obbbliga a scegliere fra la morte certa dopo il rimpatrio e il rischio di morire per dissanguamento in un paese ex-civile. ORRIBILE! CI SI SENTE IMPOTENTI DI FRONTE ALLA NUOVA BARBARIE CHE SI E' SUBDOLAMENTE INSINUATA NELLE ISTITUZIONI, E PIENI DI RABBIA.
E' molto triste.