sabato 21 marzo 2009

Quando la pseudocultura giudica la cultura.

"Il Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, ha di nuovo rivolto espressioni gravemente ingiuriose contro l'Università italiana e contro il suo corpo docente. L'Università, nel giudizio espresso dall'on. Berlusconi, non sarebbe altro che "un ammortizzatore sociale" e un covo di intrighi nepotisti. Purtroppo espressioni siffatte non sono nuove, e da molti mesi le abbiamo sentite ripetere con arroganza, nel quadro di una squallida campagna denigratoria condotta dall'attuale Esecutivo contro il sistema scolastico e universitario, con l'ausilio di media compiacenti. Tale campagna offende la verità dei fatti e unicamente risponde al desiderio di far giustizia sommaria della ricerca, della cultura e di ogni pensiero critico, in spregio dell'avvenire del paese e di quello delle giovani generazioni. Noi, docenti delle Università italiane e cittadini della Repubblica, siamo qui pertanto a chiedere formalmente al Presidente del Consiglio di adottare toni più consoni all'autorità da lui rivestita e di rivolgerci le sue scuse. Nessuno di noi discute la possibilità di migliorare le prestazioni del sistema universitario italiano sul piano dell'insegnamento e della ricerca, di utilizzare più razionalmente le risorse e di perfezionare i difettosi meccanismi di reclutamento dei docenti, peraltro disposti dal Parlamento e dal governo. Respingiamo tuttavia con fermezza una campagna di calunnie volgare e di totale infondatezza. Malgrado la notissima insufficienza dei fondi a disposizione, che ci colloca agli ultimi posti tra i paesi industrializzati, per noi parlano sia la considerazione di cui gode la ricerca italiana nel confronto con le altre realtà europee ed extraeuropee, sia la qualità internazionalmente accertata dei laureati nei nostri atenei. Da anni molti di noi denunciano le manchevolezze del nostro sistema universitario, reclamano appropriate misure di riforma e con impegno si adoperano per garantire la funzionalità degli Atenei. In ogni caso, ci preme ricordare all'on. Berlusconi che la reputazione internazionale degli studiosi e delle strutture di ricerca italiane, specie quelle pubbliche - sul piano della qualità scientifica e su quello della moralità - è alquanto più elevata di quella di cui godono il sistema politico e il sistema imprenditoriale.Aspettiamo dunque le sue scuse, signor Presidente del Consiglio. (Angelo d'Orsi/Storia del pensiero politico, Università di Torino-Alfio Mastropaolo/Scienza politica, Università di Torino-www.micromega.net)).

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