sabato 31 gennaio 2009

Gli stupri non sono tutti uguali

"In questi giorni abbiamo tutti potuto assistere nei vari tg al violento tentativo di linciaggio che un nutrito gruppo di abitanti di Guidonia ha perpretato nei confronti dei rumeni protagonisti dello stupro di Guidonia" (seguito, tra l’altro, da raid contro gli stranieri della zona). Non mi soffermo sulla legittimità di tali gesti, anche se ovviamente sono sbagliati (ma posso parzialmente comprendere l’esasperazione e la paura che stanno alla base del tentativo linciaggio: aver paura di vedere sè o i propri figli subire una simile bestialità può far perdere la testa).Quello che voglio sottolineare, invece, è che non abbiamo avuto notizia, però, di alcun tentativo di linciaggio nei confronti dell'italiano protagonista dello "stupro di Capodanno" (anzi i suoi amici hanno attaccato striscioni di solidarietà con lo stupratore nostrano n.d.r).Che dite, è un caso oppure non sono poi così folli le persone che sostengono che in Italia sta dilagando un forte sentimento razzista, che fa ritenere più gravi gli stupri commessi da stranieri che quelli commessi da italiani?" (http://www.agoravox.it/)

7 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Vero, ma io ho espresso giudizi negativi sugli arresti domiciliari e l'ho fatto sul blog "UGUALE PER TUTTI", che ha dedicato un post alla vicenda.
Il pericolo di reiterazione del reato a danno di un'altra ragazza non era e non è del tutto scongiurato, anche perchè la famiglia e il padre in particolare hanno difeso lo sciagurato figlio di fronte all'opinione pubblica.
Il silenzio sarebbe stato molto meglio.

ilgorgon ha detto...

Non mi piace il clima che c'è in Italia, né le maglie larghe della giustizia a secondo della situazione. Se non ci fermiamo in tempo ci può portare solo guai seri.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Forse avresti dovuto dire: se non li fermiamo.
E io sono d'accordo.
E' il come che blocca tutto, perchè le regole della democrazia vogliono che questo governo duri cinque anni se ne è capace, e solo dopo terminata la durata della legislatura o in caso di sua irreversibile interruzione è possibile sostituirlo.
Non solo.
Il dramma poi sarà: con chi ?

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Mi rispondo da solo.
Ci sono due outsider: Renato Soru e Antonio Di Pietro.
Soru deve rivincere le elezioni in Sardegna, dove Berlusconi ce la sta mettendo tutta.
Di Pietro deve arrivare al 9-10% alle europee.
Poi entrambi possono fare il salto di qualità.
Che ne pensi ?

ilgorgon ha detto...

Per Soru, che mi piace molto come persona, sarà dura. Guarda che attacchi velenosi ed astiosi gli sta facendo il nuovo despota italiano. Anzi, Soru, mi piacerebbe addirittura come premier. Per Di Pietro, nonostante la sua rozzezza, mi auguro anche il 20 per cento, essendo l'unico che fa opposizione. Ma già ha sbagliato votando lo sbarramento al 4 per cento. Doveva tenersi fuori e votare contro, tanto passava lo stesso. Comunque, a sinistra, tanti voteranno Di Pietro al posto di Veltroni, e anche al centro.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Soru piace anche a me, molto.
Quando andò a "Che tempo che fa" ebbe un grande successo e Fazio si guadagnò qualche nemico in più, sia a destra che a sinistra.
Io penso che se supera l'ostacolo delle elezioni regionali, vincendole, sarà il candidato ideale, almeno per me, alle prossime politiche.
Circa Di Pietro sei troppo severo, è venuto su dal niente, ha lavorato in Germania, poi è tornato in Italia, ha studiato, si è laureato, ha vinto un concorso nel ruolo direttivo della Polizia di Stato, poi in magistratura.
E' stato il primo a fiutare che il vento girava, aveva anche capito che stavano per scatenargli addosso una valanga di fango, dal quale da magistrato non si sarebbe potuto difendere opportunamente, anche perchè il consenso popolare stava scemando.
Ricordo che disse che i corruttori o i concussi non si presentavano più spontaneamente a confessare, il flusso si era fermato e con esso la grande stagione di MANI PULITE.
E' astuto, intelligente, furbo, la sua rozzezza è solo immediatezza di linguaggio, che capiscono tutti.
Oggi non serve un oratore, serve chi parla il linguaggio dei semplici.
Di Pietro, ad osservarlo bene e con continuità nelle sue apparizioni televisive, si destreggia fra una capacità espositiva efficace e gli 'inceppamenti', che a mio avviso non sono altro che la ricerca del linguaggio più semplice e diretto possibile.
Quanto all'opposizione, è l'unico non solo a farla oggi ma a farla da subito.
Quanto all'errore che tu gli addebiti, a mio parere è solo presunto, in realtà è stata una 'furbata', se avesse detto no anche questa volta, con il PD che votava a favore, allora si sarebbe consegnato alla storia e agli elettori come uno che dice sempre no, cioè un cultore della ideologia del no.
Invece adesso si deve dire che è un pragmatico, com'è nella realtà.

ilgorgon ha detto...

In maniera diversa puntiamo sulle stesse persone. E anche la Bresso.