domenica 23 novembre 2008

La vita in prestito.

"L'opposizione radicale (teologico-fondamentale) della Chiesa nella vicenda della signora Englaro, "morta" da 17 anni e tuttavia mantenuta in "vita" artificialmente dalla moderna tecnica scientifica, si fonda su l'idea del credito, ossia è un problema di "teologia economica". L'anima immortale, secondo la complicata e mai del tutto chiarita concezione cattolica - si pensi all'anima "nocchiera" del corpo nell'Agostino Platonico-Plotinico, ridefinita criticamente dall'averronian-aristotelico Tommaso, fino alle revisioni in corso che ritengono, in tempo di rianimazione, genetica ed embriologia, superato anche il Doctor Angelicus -, non muore e il "corpo vitale" che la contiene è in prestito. Che cosa sia la morte la Chiesa cattolica lo ignora e non sa spiegarlo, fuori dalle viete allusioni al mistero. Certo è che l'imbalsamazione egizia ha trovato nei vescovi di Roma dei grandi estimatori, ed è noto che Pio XII, evidentemente non del tutto pronto per la "felicità eterna", si fece iniettare alcune dosi di "cellule rigeneranti" da Paul Niehans, il padre della cd. terapia cellulare. Benché tale trattamento, noto come "elisir dell'eterna giovinezza" (vi si sottoposero anche C. Chaplin, M. Dietrich, K. Adenauer, W. Churchill, Hirohito, C. de Gaulle e Miles Davis; non si sa nulla invece dell'attuale Presidente del Consiglio italiano) non sia accettato dalla comunità scientifica, Pio XII nominò nel '55 il Niehans membro dell'Accademia Pontificia delle scienze, molto prima che AN s'infatuasse dell'ormai dimenticato "metodo Di Bella". Ai comuni mortali, che non si possono permettere una teca di vetro nel salotto con dentro mamma e papà, si dice che "la vita è in prestito".Il papa stesso ha dichiarato durante l'Angelus del 16 novembre u.s. a proposito di Mt 25,14: "Das Gleichnis erinnert uns daran, daß unser Leben, die Gesundheit, unsere Kräfte und Begabungen uns gewissermaßen nur geliehen sind", traduco: "La parabola ci ricorda che la nostra vita, la salute, le nostre energie e talenti in qualche modo sono solo presi in prestito". Per mantenere un potere biopolitico millenario, che ha la pretesa di organizzare l'esistenza universale del genere umano attraverso la sottomissione dello stesso al corpo di Cristo dispiegato sulla\nella storia (cioè la Chiesa romano-imperiale costantiniana), la teologia economica ha elaborato un credito esigibile senza scadenza: l'Ur- cambiale. La sua idea è che gli esseri umani non sono liberi di disporre della loro vita e della loro morte perché non sono cose che gli appartengono; anzi, Dio ha un suo vice in terra, che non deve rispettare nessun'altro potere, il quale esige in suo nome il credito ogni qual volta si renda necessario. Il papa, che un miliardo di cristiani non cattolici considerano variamente un usurpatore, un impostore, l'anticristo, un primus inter pares, ecc., e non Marcinkus è il vero banchiere di Dio.Quanto vale un'anima nel mercato globale? Che la crisi politicico-economica mondiale e la signora Englaro abbiano qualcosa in comune?". (Carlo M. Pauer-Micromega)

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