Reddito di cittadinanza in Italia e reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno!
C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza!
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.
Clicca qui ! per saperne di più e per firmare:
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch
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domenica 29 novembre 2015
Inside
Gli parli della Consapevolezza e loro ti parlano di chakra. Gli parli di Luce e loro di parlano di Spirito Santo. Gli parli di Musica e loro suonano campane ed organi ripetendoti un mantra o una preghiera. Gli parli del Respiro e loro ti parlano dell'Om. Gli parli del Gusto e loro ti parlano di vino e acqua. Gli parli della Grazia e loro ti sciorinano rosari, bibbia, corano e libro tibetano dei morti. Gli parli di Bellezza e loro ti parlano di santi, madonne e banchetti nell'aldilà. Ma in tutte queste cose non c'è nulla di quello di cui parlano, manca l'aspetto fondamentale: l'esperienza diretta, semplice, la pienezza... .La Beatitudine eterna.
venerdì 27 novembre 2015
Meditazione
Provate a stare in silenzio e concentrarvi per qualche minuto sulla bellezza che é dentro di voi e vi tiene in vita. Al posto della Luce, vedrete lampeggiare fari delle lampade notturne e delle auto; al posto della Musica, ascolterete la poltrona del podologo sopra di voi che sfrega sul pavimento, il vociare dei dottori nello studio accanto, la fresa del lavori del negozio di parrucchiere sotto di voi e i clacson delle macchine; se volete seguire il vostro Respiro, vi troverete ad inseguire le sirene di un'ambulanza o il rumore delle pentole della cucina; Infine, se vorrete gustare il Nettare interiore, inizierete a pensare a quanto é buono il gorgonzola che mangerete tra poco o la salciccia alla brace. E anche se ci fosse silenzio, ci sarebbe la vostra mente a portarvi nei posti più remoti.
Meditazione: solo pochi istanti, che valgono comunque un'eternità!
Meditazione: solo pochi istanti, che valgono comunque un'eternità!
giovedì 26 novembre 2015
Arinatale
Inizia ancora una volta il rito stanco del Natale. Nessuno sa bene cosa festeggia veramente ma lo festeggia perché é la tradizione. I bambini festeggiano qualsiasi cosa purché ci si diverta e ci siano dei regali portati da un certo Babbo Natale che vien dalla Scandinavia. Una volta la famiglia si riuniva e, forse, per alcuni é ancora così. Per i cattolici si festeggia la nascita di Gesù, in una mangiatoia tra palestinesi, ebrei e romani che tentevano di ucciderlo - oggi si uccidono tra di loro - scaldato in una capanna da un bue ed un asinello, dopo esser nato senza una relazione carnale da una certa Maria e dal falegname Giuseppe.Oggi questo bambino, dicasi figlio di Dio, lo rappresenta un certo Vaticano, fatto da un capo vestito di bianco e tanti altri di nero, con milioni di credenti di qualcosa favoleggiato in un al di là, ma con tanti miliardi e proprietà terrene. I commercianti si stanno già fregando le mani sperando di vendere più merce possibile. Arinatale.
SALVARE GORGONA!
Amarcord. Bellezze gorgonesi al moletto negli anni Cinquanta |
Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.
A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori.
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona. Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
L'obiettivo di questi mediocri burocrati del ministero dell'ingiustizia, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio. Per ora ci vanno solo con nobili blasonati a fare vino a 100 euro a bottiglia con il lavoro dei detenuti pagati da noi, con tanto di titolo sulla stampa compiacente.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.Questo grazie alla vigliaccheria di meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole ma dignitosa.
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi elettori. Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia per essersi reso responsabile della scomparsa del paese e dei suoi abitanti, con lo scopo di ripopolarla una volta cacciati gli intrusi .
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. Per ora non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti.
Per firmare cliccate qui sotto:
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mercoledì 25 novembre 2015
Sacro e profano
Non riesco a capire come uno Stato estero possa giudicare due giornalisti italiani per fuga di notizie riservate, poi pubblicate in due libri diversi. Tutto avvenuto sul territorio italiano. Questo Stato estero si chiama Vaticano, predica l'amore e la pace con il volto del simpatico Papa Francesco, ma amministra miliardi e miliardi di soldi e proprietà, privilegia chi vuole lui perché siamo in una monarchia assoluta come quella dell'Arabia Saudita, usufruendo di leggi ad hoc e condizionando lo Stato italiano e tanti altri Stati, mischiando il sacro al profano. Perché il nostro governo da quattro soldi, il nostro patetico ordine dei giornalisti e tanti altri non intervengono a difesa di questo attacco alla democrazia italiana da parte di uno Stato estero che, all'articolo 21 della sua Costituzione nostrana, prevede la libertà di stampa ed espressione, cosa non prevista nello Stato Vaticano?
sabato 21 novembre 2015
Non si può vivere dignitosamente senza un reddito!
Reddito di cittadinanza in Italia e reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno!
C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza!
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.
Clicca qui ! per saperne di più e per firmare:
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C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza!
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.
Clicca qui ! per saperne di più e per firmare:
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venerdì 20 novembre 2015
Youngness
Sta accadendo una cosa bella, almeno per una volta. Grazie a facebook e ad internet, che ci permette di interloquire anche con vecchi amici di un tempo, c'é la voglia di far conoscere ai nostri amici di una vita i nostri figli, farli entrare nella nostra cerchia...nella loro per noi vecchiotti é un po' difficile perché, almeno io, non é che li capisca fino in fondo. Insomma, questi figli ormai cresciuti diventano anche nostri amici, amici degli amici. E quanto piacere e gioia c'é nel poter condividere non solo un'amicizia, ma anche la vita che é stata percorsa in rivoli impensabili. Un' ulteriore apertura alla conoscenza, alla bellezza e alla vita... .
giovedì 19 novembre 2015
Giubileo...
A che e a chi serve? Era il caso di farlo in questo momento storico? Se uno non gli frega niente della religione cattolica e della religione in genere sarà risarcito dai disagi che dovrà subire? Da persone ragionevoli, si può mai credere che varcando un porta 'santa' si mondano i 'peccati' e si va in un ipotetico 'paradiso'? Non é la stessa cosa della religione musulmana, con la visita alla Mecca, o degli ebrei a Gerusalemme? Chi c'ha ragione? Secondo quei pochi che mi stanno leggendo, Dio puoi mai schierarsi con una professione religiosa, o piuttosto é un essere immanente che non guarda troppo a tutte le stupidaggini che facciamo sul pianeta che ha creato altrimenti lo distruggerebbe subito? Giubileo...
Firma per restituire Gorgona ai gorgonesi!
A Gorgona, a
sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che
sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori.
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con
dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati
addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio
luogo di residenza e alla propria casa nel
paese di Gorgona. Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata
l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici
marittimi.
L'obiettivo di
questi mediocri burocrati del ministero dell'ingiustizia, che paghiamo
anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente, è di spopolare
l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze
gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio. Per ora ci
vanno solo con nobili blasonati a fare vino a 100 euro a bottiglia con
il lavoro dei detenuti pagati da noi, con tanto di titolo sulla stampa
compiacente.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di
un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente
fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il
controllo dell'isola a suo piacimento.Questo grazie alla vigliaccheria
di meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di
alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno
disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei
benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono
impiegati uscendo da una vita miserevole ma dignitosa.
Purtroppo
nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin,
difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se
stessi.
E' necessario
fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la
vita e gli affetti dei suoi elettori. Per questo stiamo studiando anche
una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero
di Giustizia per essersi reso responsabile della scomparsa del paese e
dei suoi abitanti, con lo scopo di ripopolarla una volta cacciati gli
intrusi .
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
Intanto è già
attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme
rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti
preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un
dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per
incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in
tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate
invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. Per ora non
hanno venduto un chilo di gas... .
Il
rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale
all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere
un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze
chimiche ripulenti.
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martedì 17 novembre 2015
Perché?
La Francia, l'Europa - meno l'Italia, se non ho capito male, che sta sempre in una terra di mezzo tra patetici figuranti - hanno dichiarato guerra all'Is. Bombardano città siriane che sarebbero in mano al califfato, uccidendo le stesse persone inermi che sono morte in Francia, in un'azione scomposta e rabbiosa. Fra un po', magari, bombarderanno anche la Libia dove la popolazione ha festeggiato la carneficina francese con dolcetti e danze.
Le informazioni dei media sugli attentati parigini sono degni della più pura ignoranza su quello che é successo, che sta succedendo e che succederà. Pochi si chiedono il vero perché di queste barbarie che ci stanno investendo. L'Occidente sembra non voler vedere e continua a sentirsi parte lesa, legittimata a continuare ad invadere ed uccidere in nome di una libertà e una democrazia che poggia solo sulla nostra potenza armata ed economica.
In questo ginepraio mediorientale, dove da anni stanno morendo centinaia di migliaia di persone senza che nessuno dica 'io sono qualcosa', una cosa é certa: non possiamo far finta di niente, credere di avere tutte le libertà, mentre altri non ne hanno, di potersela godere mentre altri vivono nell'inferno. Anzi, diciamocela tutta: la nostra democrazia e la nostra libertà, quella di andare a ballare, di viaggiare, di passeggiare, di amare, di avere dei figli, di andare a scuola di fare sport, di vivere decentemente, è basta sullo sfruttamento altrui. Quei militari in Afghanistan e in altre parti del mondo ce li hanno mandati i nostri rappresentanti politici, che noi abbiamo votato, e quindi quei militari occupanti che uccidono anche bambini e persone inermi ce li abbiamo mandati noi. Noi che siamo liberi e democratici e a cui nessuno invaderà le terre.
Non stupiamoci dell'unica reazione possibile, cioé il terrore, per mettere fine ad un' ingiustizia che dura da secoli.
Ci stupiamo ed indigniamo di esecuzioni feroci fatte come se fossero in un videogioco. Sì, perché i nostri giovani sono crescitui con dei videogiochi dove si uccide senza pietà, quegli stessi giovani delle periferie parigine messi in un angolo da sempre, senza possibilità di riscatto, se non una falsa integrazione, gli stessi che a sangue freddo ci uccidono in nome di Allah.
Forse non sappiamo che dove passa l'Is sono le stesse popolazioni ad accoglierlo, ecco il perché di tanto successo. Forse non sappiamo che la nostra arroganza nel credere di essere nel giusto, in un Paese migliore degli altri, é uno schiaffo continuo a migliaia di altre persone, di altri Paesi. Perché noi non siamo migliori di nessuno, anzi siamo degli egoisti guerrafondai predatori. Noi abbiamo spedito militari ad uccidere in terre non vostre.
Allora, non stupiamoci per tanta ferocia se giriamo il capo dall'altra parte quando vediamo un immigrato o un profugo, uno che sta peggio di noi. Non abbiamo niente di più di loro, anche se ci crediamo migliori, per una macchina o una casa più bella. perché abbiamo cibo in abbondanza o un conto in banca che ci fa sentire dei falsi sicuri, perché siamo dei privilegiati.
Noi non siamo migliori!
Le informazioni dei media sugli attentati parigini sono degni della più pura ignoranza su quello che é successo, che sta succedendo e che succederà. Pochi si chiedono il vero perché di queste barbarie che ci stanno investendo. L'Occidente sembra non voler vedere e continua a sentirsi parte lesa, legittimata a continuare ad invadere ed uccidere in nome di una libertà e una democrazia che poggia solo sulla nostra potenza armata ed economica.
In questo ginepraio mediorientale, dove da anni stanno morendo centinaia di migliaia di persone senza che nessuno dica 'io sono qualcosa', una cosa é certa: non possiamo far finta di niente, credere di avere tutte le libertà, mentre altri non ne hanno, di potersela godere mentre altri vivono nell'inferno. Anzi, diciamocela tutta: la nostra democrazia e la nostra libertà, quella di andare a ballare, di viaggiare, di passeggiare, di amare, di avere dei figli, di andare a scuola di fare sport, di vivere decentemente, è basta sullo sfruttamento altrui. Quei militari in Afghanistan e in altre parti del mondo ce li hanno mandati i nostri rappresentanti politici, che noi abbiamo votato, e quindi quei militari occupanti che uccidono anche bambini e persone inermi ce li abbiamo mandati noi. Noi che siamo liberi e democratici e a cui nessuno invaderà le terre.
Non stupiamoci dell'unica reazione possibile, cioé il terrore, per mettere fine ad un' ingiustizia che dura da secoli.
Ci stupiamo ed indigniamo di esecuzioni feroci fatte come se fossero in un videogioco. Sì, perché i nostri giovani sono crescitui con dei videogiochi dove si uccide senza pietà, quegli stessi giovani delle periferie parigine messi in un angolo da sempre, senza possibilità di riscatto, se non una falsa integrazione, gli stessi che a sangue freddo ci uccidono in nome di Allah.
Forse non sappiamo che dove passa l'Is sono le stesse popolazioni ad accoglierlo, ecco il perché di tanto successo. Forse non sappiamo che la nostra arroganza nel credere di essere nel giusto, in un Paese migliore degli altri, é uno schiaffo continuo a migliaia di altre persone, di altri Paesi. Perché noi non siamo migliori di nessuno, anzi siamo degli egoisti guerrafondai predatori. Noi abbiamo spedito militari ad uccidere in terre non vostre.
Allora, non stupiamoci per tanta ferocia se giriamo il capo dall'altra parte quando vediamo un immigrato o un profugo, uno che sta peggio di noi. Non abbiamo niente di più di loro, anche se ci crediamo migliori, per una macchina o una casa più bella. perché abbiamo cibo in abbondanza o un conto in banca che ci fa sentire dei falsi sicuri, perché siamo dei privilegiati.
Noi non siamo migliori!
lunedì 16 novembre 2015
O hai un reddito o sei costretto a rubare...
eddito di cittadinanza in Italia e reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno!
C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza!
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.
Clicca qui ! per saperne di più e per firmare:
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch
C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza!
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.
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http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch
sabato 14 novembre 2015
Indignazione
Non so ancora cosa sia successo esattamente a Parigi, ma da quello che ho capito c'é stato un attentato in un ristorante con dei morti. Già leggo parole di indignazione ipocrite. Sinceramente non me la sento più di indignarmi se prima non mi indigno per quello che succede in Palestina, in Siria, in Yemen, in Afghanistan, in Irak, in Somalia, in Libia, in Arabia Saudita, in Egitto, in Algeria e in tantissime altre parti del mondo. Sono stufo di piangere qualche europeo o italiano in vacanza che sia, mentre giro la testa dall'altra parte per le decine di migliaia che muoiono di disperazione da noi e in tante parti del mondo. No, se mi devo indignare mi indignerò prima per loro e, allora, solo allora, piangerò anche i miei morti!
mercoledì 11 novembre 2015
Rione sanità
La sanità pubblica in Italia praticamente non esiste più. Non si sa bene dove vengano impiegati tutti quei miliardi che gli vengono devoluti. Qualche esempio: per fare una visita specialistica é necessario aspettare diversi mesi, se non anni, pagando un ticket altino ed avendo un dottore che nemmeno ti guarda; le radiografie le devi pagare, anche se sei nullatenente; idem per i gessi se ti fai male e vai al pronto soccorso, almeno 80 euro; le medicine, anche se hai isee zero e dovresti avere tutto gratuito, quelle che ti servono le paghi sempre, poco ma le paghi. A questo punto tanto vale non avere più una sanità pubblica e devolvere tutti quei miliardi ad un reddito di cittadinanza, tanto per fare un esempio... .
martedì 10 novembre 2015
C'hanno rubato un'isola, la nostra isola. Firma per liberare Gorgona!
Amarcord. Nonno Ettore e nonna Elettra |
Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.
A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori.
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona. Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
L'obiettivo di questi mediocri burocrati del ministero dell'ingiustizia, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio. Per ora ci vanno solo con nobili blasonati a fare vino a 100 euro a bottiglia con il lavoro dei detenuti pagati da noi, con tanto di titolo sulla stampa compiacente.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.Questo grazie alla vigliaccheria di meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole ma dignitosa.
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi elettori. Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia per essersi reso responsabile della scomparsa del paese e dei suoi abitanti, con lo scopo di ripopolarla una volta cacciati gli intrusi .
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. Per ora non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti.
Per firmare cliccate qui sotto:
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E le chiamano riforme...
Mattarella, in uno dei tanti discorsi ovvi, questa volta tenuto in Indonesia, ha detto 'avanti con le riforme'. Gli ameni Renzi e Boschi blaterano 'porteremo le riforme a casa', riempendosi la bocca di niente. Ma queste non sono riforme, sono 'pannicelli caldi', avulsi dalla realtà, dove il re é nudo ma nessuno lo lo vede, Europa in primis, o fanno finta di non vederlo. Qui vanno fatte delle vere riforme, non quelle dei boys scouts.
La giustizia non funziona. La scuola non funziona. Lo Stato non funziona. La burocrazia é diventata inaccettabile come i balzelli delle tasse da pagare.
Qui bisogna entrare nel merito delle cose, non fare finta.
Per la giustizia, per esempio, non funziona proprio tutto l'impianto, i codici, le pene, il carcere, la preparazione dei giudici, le nomine al csm, la lunghezza di tutto, il lavoro di pochi. Va ristrutturato o fatto ex novo tutto.
Per la scuola non é stato fatto niente. I programmi didattici sono vecchi, lontani da ogni realtà. Le strutture fatiscienti. I professori sottopagati e non al passo con i tempi. I testi scolastici carissimi ed inutili al tempo di internet. Qui ci sono intere generazioni che si stanno perdendo.
Lo Stato nel suo complesso é estraneo ai cittadini, anzi li vessa quotidianamente. Un mostro di burocrati che costano miliardi per umiliarci tutti i giorni, per farci perdere tempo, per lungaggini incomprensibili.
Il lavoro non c'é. Ci sono intere famiglie alla fame. Siamo tornati al caporalato, al lavoro nero, allo sfruttamento dei più deboli. Altro che job acts.
E loro continuano a chiamarle riforme, dandosi pacche sulle spalle e ripetendo il solito ritornello di frasi ovvie.
La giustizia non funziona. La scuola non funziona. Lo Stato non funziona. La burocrazia é diventata inaccettabile come i balzelli delle tasse da pagare.
Qui bisogna entrare nel merito delle cose, non fare finta.
Per la giustizia, per esempio, non funziona proprio tutto l'impianto, i codici, le pene, il carcere, la preparazione dei giudici, le nomine al csm, la lunghezza di tutto, il lavoro di pochi. Va ristrutturato o fatto ex novo tutto.
Per la scuola non é stato fatto niente. I programmi didattici sono vecchi, lontani da ogni realtà. Le strutture fatiscienti. I professori sottopagati e non al passo con i tempi. I testi scolastici carissimi ed inutili al tempo di internet. Qui ci sono intere generazioni che si stanno perdendo.
Lo Stato nel suo complesso é estraneo ai cittadini, anzi li vessa quotidianamente. Un mostro di burocrati che costano miliardi per umiliarci tutti i giorni, per farci perdere tempo, per lungaggini incomprensibili.
Il lavoro non c'é. Ci sono intere famiglie alla fame. Siamo tornati al caporalato, al lavoro nero, allo sfruttamento dei più deboli. Altro che job acts.
E loro continuano a chiamarle riforme, dandosi pacche sulle spalle e ripetendo il solito ritornello di frasi ovvie.
Se non hai nulla puoi anche soccombere....
Reddito di cittadinanza in Italia e reddito universale in tutta Europa per tutti quelli che ne hanno bisogno!
C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza!
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.
Clicca qui ! per saperne di più e per firmare:
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch
C'è infatti un'ulteriore novità: la Finlandia ha chiesto all'Europa un reddito minimo di mille euro per tutti e la scelta se lavorare o meno. Un'idea geniale che, nei Paesi del benessere e del welfare, darebbe una svolta epocale al termine 'lavoro' e alla stessa nostra Costituzione, che basa la Repubblica italiana sul lavoro, che però non c'è e costringe milioni di persone a non avere più dignità, oltre che a vivere in povertà!
In Germania, Olanda, Svezia, Finlandia e in quasi tutti i Paesi occidentali il reddito di cittadinanza già esiste e funziona più che bene!
E' una questione molto importante che riguarda milioni di cittadini abbandonati alla loro sorte.
Senza un reddito, in una società capitalista come la nostra, non sei nessuno, non puoi prendere nessuna decisione, perdi dignità, perdi tutto.
In questo Stato, non avere un reddito significa scomparire, perché non esiste nessun tipo di sostegno sociale, se non quello di una carità miserevole.
I soldi ci sono! Basta toglierli a chi ce li sta rubando e tra le pieghe dello spreco e dell'evasione. Basterebbe non acquistare per esempio gli F35, gli aerei da guerra, e si potrebbe avere la cifra necessaria per nove milioni di persone senza reddito, circa 800 euro al mese. Anche le pensioni dovranno essere di minio 800 euro.
Insieme possiamo fare la differenza!
Se la firmerete e poi la condividerete con i vostri amici e contatti, riusciremo presto a ottenere il nostro primo obiettivo di 150.000 firme e potremo cominciare a fare pressione sul Governo e il Parlamento italiano per ottenere il risultato che vogliamo. Anche altri stanno raccogliendo firme come 'Libera' di Don Ciotti e il M5S, ma sono ormai in molti a ritenere che questa scelta sia diventata indispensabile.
Clicca qui ! per saperne di più e per firmare:
http://www.avaaz.org/it/petition/Governo_italiano_Reddito_di_cittadinanza/?launch
Falsi miti
Folle osannanti seguono il Papa, il calciatore e il cantante famoso, seguono qualsiasi cosa che li porti lontano da loro stessi. Purché sia un idolo, un mito irraggiungibile. Non importa se la loro dottrina é basata sul nulla e il loro potere non corrisponda a ciò che predicano. Non importa delle loro vite dissennate. L'importante é che sia sopra di loro, magari amplificata da media compiacenti, che gli si possa delegare l'esistenza, perché la propria fa schifo assai. Se poi gli si può delegare anche la morte, anche se tutto appare pura invenzione, ancora meglio. Avremo una scusa in più per condurre una vita nell'ignoranza, nella mediocrità, nell'egoismo. Qualcuno, poi, a cui abbiamo delegato noi stessi, noi crediamo che ci salverà... !
venerdì 6 novembre 2015
Ladri disgustosi!
Ieri ho visto, per caso perché non la guardo mai, uno spot in tv disgustoso. Ma sono anni che ce ne propongono per spillare soldi. E' stato mostrato - ancora una volta, senza rispettare la Carta di Treviso e un po' di umanità - dalla onlus 'Save the children' (uno delle più sane tra la merda che gira) che mostrava di nuovo un bambino africano in una situazione di fame e malattia. Ma questa volta facevano di più: indugiavano sul suo viso triste, sulla sua pancia gonfia, sulle mosche che lo martoriavano. Poi, dopo qualche minuto di questa vergogna, questi ladri chiedevano soldi per la loro onlus. Lo fanno in molti, lo fanno tutti, mostrando un Africa che non esiste, per spillare soldi per fare non so che, condizionando le persone che poi non sanno nemmeno più relazionarsi con le persone di colore, pensando che vivano tutte nel modo mostrato. LADRI DISGUSTOSI!
lunedì 2 novembre 2015
Firma per salvare Gorgona...
Quel che resta del paese dell'isola di Gorgona... |
Da diversi mesi, grazie all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete firmarle, convidendole con me, con i vostri amici e i vostri conoscenti. La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda: "No al rigassificatore nel Santuario dei Cetacei". Entrambe riguardano l'isola di Gorgona, il suo mare e il Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.
A Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo proprio a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti la sola priorità. O il carcere o i gorgonesi è l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori.
La secolare convivenza tra colonia penale e gli ultimi abitanti è infatti ormai carta straccia. Con dei pretesti normativi legati alla sicurezza del carcere, si è arrivati addirittura all'interdizione ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa nel paese di Gorgona. Dal marzo 2015 non viene nemmeno più assicurata l'assistenza medica ai gorgonesi e non ci sono trasporti pubblici marittimi.
L'obiettivo di questi mediocri burocrati del ministero dell'ingiustizia, che paghiamo anche 20.000 euro al mese per fare poco e niente, è di spopolare l'isola, chiudendola ai civili, per poi magari andarci a fare le vacanze gratis con la scusa di cooperative estranee al territorio. Per ora ci vanno solo con nobili blasonati a fare vino a 100 euro a bottiglia con il lavoro dei detenuti pagati da noi, con tanto di titolo sulla stampa compiacente.
E' gia successo con la vicina isola di Pianosa, anch'essa in passato sede di un carcere e di un paese, dove i pianosini sono stati defintivamente fatti allontanare, mentre il ministero ha mantenuto la proprietà e il controllo dell'isola a suo piacimento.Questo grazie alla vigliaccheria di meschini interessi di bottega proprio degli stessi pianosini e di alcuni gorgonesi, che imparentatesi con i dipendenti carcerari, hanno disperso definitivamente le radici civili originarie per trarne dei benefici personali alle spalle del ministero di Giustizia, dove si sono impiegati uscendo da una vita miserevole ma dignitosa.
Purtroppo nemmeno il nuovo sindaco di Livorno pentastellato, Filippo Nogarin, difende i suoi concittadini gorgonesi, ormai lasciati in balìa di se stessi.
E' necessario fermare subito questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi elettori. Per questo stiamo studiando anche una class action di tutti i discendenti gorgonesi contro il ministero di Giustizia per essersi reso responsabile della scomparsa del paese e dei suoi abitanti, con lo scopo di ripopolarla una volta cacciati gli intrusi .
http://www.avaaz.org/it/petition/Chiudiamo_il_carcere_dellIsola_di_Gorgona/?launch
Intanto è già attivo a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori dell'iniziativa, mentre le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel da tutti i contribuenti italiani. Per ora non hanno venduto un chilo di gas... .
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché dà un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti.
Per firmare cliccate qui sotto:
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