giovedì 15 agosto 2013

Egitto, ma non avevano votato Morsi?


Mentre i nostri vacanzieri da quattro soldi continuano ad alimentare le casse del disastrato Stato egiziano a Sharm el Sheik e sulle piramidi, ignari di quello che succede nel mondo ma informati su quello che fanno i falsi e ridicoli vip nostrani, in Egitto si muore. E non si capisce bene nemmeno perché. L'anno scorso è stato cacciato Mubarak, un dittatore militare che comandava da anni con il terrore, sostenuto dagli Usa perché gli assicurava stabilità nella regione e il passaggio senza problemi delle proprie navi nel Canale di Suez, sull'onda dell'ondivaga primavera araba. Poi si sono svolte delle libere elezioni e ha vinto la frangia islamista, non quella laica che era andata in piazza contro il precedente regime. E' stato eletto un presidente ed un parlamento che ha cercato di islamizzare il Paese, invece di aprirsi al nuovo che veniva dalla maggior parte del popolo. Poi, improvvisamente, di nuovo la gente è scesa in piazza sostenuta dall'esercito. E' stato così deposto Morsi, democraticamente eletto, con un golpe 'bianco' perché voluto da una parte della popolazione. Ora di nuovo il baratro della guerra civile per gli scontri tra i Fratelli Musulmani, quelli che avevano eletto Morsi, e l'esercito che ha ripreso il potere. L'Occidente sembra sostenere il golpe. Ma perché? Non ci hanno insegnato che la democrazia è la base della nostra libertà? Ma quale democrazia, quella che fa comodo all'opulente Occidente, che se ne va in giro ad esportarla? Boh!

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