sabato 16 agosto 2014

Le crociate non finiscono mai!

Le crociate non finiscono mai. Non si capisce, infatti, questa strana fretta ad armare un'etnia irakena, quella dei curdi, da parte dell'Europa e degli Usa. Così, improvvisamente, vogliamo intervenire in Paesi lontani per bloccare sanguinari islamisti che vogliono rifare un califfato, com'era prima dell'invasione dei coloni europei tanti anni fa. Strano, non si interviene in Palestina, dove sono morti più di 300 bambini e migliaia di civili, dove si bombardavano interi agglomerati e scuole Onu, perché quelli non erano genocidi; non si è mai intervenuti in Rwanda; non si interviene in Somalia, in Eritrea; non si è mai intervenuti contro l'apartheid in Sudafrica; in Vietnam; nelle conquiste coloniali di mezzo mondo, dall'India all'Africa; negli sterminii degli indiani americani e via discorrendo. Per questi tutto lecito, in nome del bianco cristiano, che ha ucciso e battezzato per forza miliardi di persone, in nome di un Cristo di duemila anni fa. No, si interviene per salvare un popolo che adora gli angeli, che gruppi islamisti starebbero uccidendo in nome di Allah. Li si vuole rifornire di armi pesanti, intervenire affinché mai un islam radicale prenda piede. Fra l'altro, con l'unico obiettivo di mantenere il controllo del petrolio e del gas, si sono lasciate in quei Paesi solo guerre, distruzione e caos, mantenendo delle dittature. Altro che instaurare la libertà! Insomma, i musulmani possono anche morire, ebrei e cristiani no. I primi sono cattivi, sono terroristi. I secondi sono buoni ed esportano la democrazia... .

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