lunedì 30 giugno 2014

Articolo 16. Circolare liberamente? Non tutti lo possono fare!


Art. 16.
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza.
Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.

DISATTESO!

Forse vale per gli italiani autoctoni, ma per quelle persone che ottengono con fatica un permesso di soggiorno o arrivano semimorti con i barconi ci sono ad attlenderli dei veri e propri lager. Oggi, poi, con quello che c'è di Europa si dovrebbe poter circolare liberamente, ma non è proprio così. 

domenica 29 giugno 2014

Articolo 15 della Costituzione: privacy continuamente violata!


Art. 15.
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.

DISATTESO!

Forse valeva una volta quando la posta era quello che era ed era veramente inviolabile. Oggi la posta arriva e non arriva, in mano a portalettere improvvistati, per delle Poste che fanno un po' di tutto e male. Esiste però  la posta virtuale, le email e le altre forme di comunicazione internet, che -queste sì - vengono continuamente violate dalla polizia postale ed affini con scuse più o meno legali. Le limitazioni di cui si parla sopra spesso sono di facile illimitatezza e la nostra corrispondenza e privacy è violata incessantemente senza che noi nemmeno ce ne rendiamo conto.

sabato 28 giugno 2014

Articolo 14 della Costituzione: la libertà personale non è salvaguardata


Art. 14.
Il domicilio è inviolabile.
Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale.
Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.

DISATTESO!

Ispezioni e perquisizioni vengono fatte su inermi cittadini con accuse irrisorie, senza possibilità di opporsi in qualche modo a Procure molto attente a non toccare intoccabili e a perseguire deboli. Io stesso mi sono visto chiudere un sito web senza motivo, fare irruzione in casa mia con accuse futili, perseguitato dalle forze dell'ordine con documentazione preparata ad hoc. Le ispezioni per motivi di sanità e incolumità pubblica vengono fatte con facilità, superficialità e sempre contro i cittadini più deboli ed indifesi.

venerdì 27 giugno 2014

Come impedire ad un cittadino di andare a casa sua. Succede all'isola di Gorgona senza che nessuno intervenga. Firma per chiudere la colonia penale e liberare l'isola da ottusi burocrati da quattro soldi!



Da diversi mesi ormai, insieme all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle convidendole con i vostri amici e conoscenti.La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona". La seconda petizione si chiama: "No al rigassificatore nel mare del Santuario dei Cetacei".

In Italia esiste un'isola chiamata Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, dove coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti ormai una priorità. O il carcere o i gorgonesi è ormai l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale gli ultimi abitanti è ormai carta straccia. Siamo arrivati all'interdizione da parte del ministero di Giustizia ad alcuni abitanti di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa, finché l'isola sarà spopolata come Pianosa e diventerà completamente chiusa ai civili. Sono stati anche di nuovo interrotti i collegamenti marittimi pubblici con l'isola.
Bisogna fermare questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Siamo arrivati a 113 adesioni.
Per firmare clicca qui sotto:


Intanto è già arrivato a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato in mezzo al mare, proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori e le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel di tutti i contribuenti italiani.
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché darebbe un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. Aspettiamo che il nuovo sindaco pentastellato di Livorno faccia qualcosa dopo decenni di complicità del pd labronico. Per ora il mercato è dalla nostra parte perché nessuno ha fatto un'ordinazione e forse il rigassificatore chiuderà per mancanza di clienti!
Qui siamo a 86 adesioni.

Articolo 13, il caso Cucchi insegna!


Parte prima
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

TITOLO I
RAPPORTI CIVILI

Art. 13.
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di Pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'Autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.

DISATTESO!

Sempre solo sulla carta funziona, ma si vanno moltiplicando i casi in cui questi principi vengono violati. Soprattutto dalle forze dell'ordine, verso soggetti deboli ed indifesi, e durante le manifestazioni. Chi ha una divisa spesso la usa per usare violenza verso il singolo cittadino restando impunito. E anche se si uccide e si è condannati si resta in servizio. Ma anche la magistratura ha troppo potere sul cittadino, sempre su quello più debole di solito, decidendo senza un giudizio coercizioni esagerate da cui non si può difendere.

giovedì 26 giugno 2014

Della nostra Costituzione l'unico articolo rispettato è quello della bandiera tricolore!


Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

L'unico articolo dei dodici principi fondamentali della nostra Costituzione che viene rispettato in Italia è quello della bandiera tricolore verde, bianca e rossa. Ma viene utilizzata più per le partite di calcio che per un vero sentimento italiano.

mercoledì 25 giugno 2014

Piango per chi è morto per una causa giusta e non per una stupida partita di calcio

Se devo piangere un tifoso che è morto in una rissa per una partita di calcio, preferisco piangere quei morti in fondo al mare che sono venuti a cercare una vita migliore. Non so se il tifoso napoletano abbia fatto un gesto eroico o meno, ma il lutto cittadino lo riserverei a quei morti che danno alla vita un valore che non può essere sminuito da una semplice e stupida rivalità calcistica.

L'articolo 11 della Costituzione dice di ripudiare la guerra... . Invece....


Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

DISATTESO!

L'Italia ha partecipato a missioni di guerra camuffate da missioni di pace o della cosiddetta 'esportazione della democrazia'. Lo ha fatto in diverse occasioni, tipo bombardamento della Serbia, intervento in Irak e in Afghanistan. Ma ci sono stati tanti altri interventi. Ora l'Italia sta acquistando aerei da guerra come gli 'F 35 che, oltre a costare un sacco di soldi, non si capisce a cosa servano se non ad ingrassare qualche ricca lobby.

martedì 24 giugno 2014

Lo straniero, garantito dalla nostra Costituzione, è diventato un appestato


Articolo 10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. 

DISATTESO!

Questo articolo della Costituzione è completamente disatteso dai fatti. Ci sono migliaia di stranieri che arrivano in Italia clandestinamente perché le nostre ambasciate gli vietano il visto. Muoiono perché noi li respingiamo in tutti i modi. Quelli che rischiano la vita per gettarsi tra le onde su barche sgangassate vengono rinchiusi in delle specie di lager per mesi e anche per anni, minori e donne incinte compresi. Poi vengono abbandonati alla loro sorte, alla miseria e al pubblico ludibrio. Li riceviamo come fossero degli appestati pieni di malattie, con tute e maschere degne delle peggiori radiazioni, contraddistinti da nomignoli tipo il clandestino, l'extracomunitario, come se non fossere degli esseri umani come noi e voi. Loro, invece, nelle loro case, vi avrebbero accolto a braccia aperte dandovi tutto il poco che hanno!

Firma per liberare l'isola di Gorgona e i gorgonesi



Da diversi mesi ormai, insieme all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle convidendole con i vostri amici e conoscenti.

La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona".
 La seconda petizione si chiama: "No al rigassificatore nel mare del Santuario dei Cetacei".
In Italia esiste un'isola chiamata Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, dove coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti ormai una priorità. O il carcere o i gorgonesi è ormai l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale gli ultimi abitanti è ormai carta straccia. Siamo arrivati all'interdizione di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa finché l'isola sarà spopolata come Pianosa e diventerà completamente chiusa ai civili. Sono stati anche di nuovo interrotti i collegamenti marittimi pubblici con l'isola.
Bisogna fermare questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Siamo arrivati a 113 adesioni.
Per firmare clicca qui sotto:


Intanto è già arrivato a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato in mezzo al mare, proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori e le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel di tutti i contribuenti italiani.
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché darebbe un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. Per ora il mercato è dalla nostra parte perché nessuno ha fatto un'ordinazione e forse il rigassificatore chiuderà per mancanza di clienti!
Qui siamo a 86 adesioni.

C'è già un ottimo ospedale al centro della città di Livorno. Perché buttare via i soldi per farne uno nuovo lontano?!?

"Sono Filippo Nogarin, ho 43 anni e sono il nuovo sindaco della città di Livorno. Oggi vi vorrei parlare dell’impegno che abbiamo preso nel non realizzare questo nuovo ospedale che, tanto blasonato sul territorio livornese, che rappresenta in realtà uno di quei sistemi per ingannare il cittadino. 
In Toscana sono stati realizzati già 4 ospedali, attraverso un sistema che si chiama Project financing, tutti e 4 si sono palesemente dimostrati dei fallimenti e noi a Livorno abbiamo manifestato durante la campagna elettorale la precisa volontà di non volere realizzare questo progetto per la città di Livorno, per una serie di motivi, il primo dei quali ovviamente è che come al solito attraverso questo sistema viene meno quelle che è un diritto fondamentale per il cittadino, e cioè il diritto a essere curato. Il diritto alla salute, un diritto che dovrebbe essere gratuito e accessibile a tutti i cittadini. 
Attraverso questo sistema, infatti, si tenta di introdurre il privato all’interno di un meccanismo che dovrebbe, a nostro modo di vedere, essere unicamente pubblico. Crediamo invece nella riqualificazione del nostro ospedale Storico, l’ospedale di Viale Alfieri, posto in modo baricentrico, nella città di Livorno, e crediamo che se veramente la regione Toscana è così tanto interessata a intensificare il livello di sanità potrà darci l’opportunità di migliorare questo, non soltanto attraverso quello che è un miglioramento della struttura, che è importante, ma soprattutto attraverso una miglioria dei servizi a disposizione del cittadino. Questo è quello che in qualche modo stiamo chiedendo al Presidente Enrico Rossi, affinché converta l’impegno di tutti quei milioni di euro che sarebbero andati nell’ospedale nuovo, che non vogliamo, per essere riversati in quello di Viale Alfieri. 
Abbiamo invitato degli esperti durante il nostro periodo di attivismo sul territorio di Livorno, che hanno documentato, nero su bianco, i disastri degli altri 4 ospedali, abbiamo fatto ispezioni parlamentari in alcuni degli ospedali realizzati in Toscana a verifica di quanto diciamo. Se veramente vi sta a cuore la sanità il modo per poterla migliorare ce la avete, dateci il mandato e questi finanziamenti noi li metteremo a disposizione dei cittadini livornesi per un eccellente ospedale che abbiamo a disposizione, lo miglioreremo e soprattutto miglioreremo il servizio al cittadino, che è l’unica cosa che realmente a noi del MoVimento 5 Stelle interessa." (Filippo Nogarin, sindaco M5S di Livorno)

lunedì 23 giugno 2014

La Costituzione calpestata


Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

DISATTESO!

Da anni  'illustri' politici vanno dicendo che con la cultura non si mangia. Anche se fosse vero, e non lo è, andrebbe tutelata a prescindere. Lo facciamo molto male: Pompei, la Reggia di Caserta e tanti altri casi ne sono l'emblematico esempio. Sappiamo, poi, che i nostri ricercatori hanno contratti precari e stipendi da fame, tanto che la maggior parte di loro cercano uno sbocco all'estero. La tutela del paesaggio è una pura chimera e la cementificazione ha superato ogni limite di decenza. Anche il patrimonio storico ed artistico, di cui probabilmente siamo i primi al mondo, versa in condizioni pietose. La maggiore responsabilità di tutto questo va imputata alla nostra cialtrona classe dirigente.

domenica 22 giugno 2014

Free


Io e mia moglie non abbiamo imposto nessuna religione ai nostri tre figli. Io sono stato obbligato appena nato a far parte delle religione cattolica, senza che io avessi dato il mio assenso, da cui poi consapevolmente mi sono dissociato. Mia moglie, originaria della Costa d'Avorio, ha una cultura animista. Non discutiamo mai dei nostri credi religiosi e non ci siamo mai sognati nè di battezzare, nè di imporre altre forme di religiosità ai nostri figli. Quando si sono dovuti confrontare con l'assurdo insegnamento della religione cattolica nelle scuole, con il crocifisso appeso nelle aule scolastiche e dei tribunali, gli abbiamo spiegato che siamo in Italia, uno Stato non compiutamente laico, e che la nostra nazione, a torto o a ragione, è fortemente condizionata dalla chiesa cattolica da più di duemila anni. Gli abbiamo anche spiegato che, se non volevano sentirsi diversi dagli altri, potevano anche seguire i corsi di religione o di catechismo dei loro compagni. Al massimo, nelle scuole italiane, andrebbero insegnate tutte le religioni, in modo da potersene fare un'idea generale, per poi fare un'eventuale scelta. Gli abbiamo anche detto che, per noi genitori, non era necessario forzarli a nessuna forma religiosa e che, più grandi, essi stessi avrebbero potuto scegliere quella o quell'altra religione, o niente di tutto questo. La nostra scelta non è stata affatto condivisa da mia madre, fervente cattolica, che ha subito preso le distanze allontanandosi dai suoi tre nipotini, sin dalla tenera età, giustificando questo atteggiamento con il fatto che la sua religione impone il battesimo in tenera età, cioè entrare a far parte del mondo di chi sarebbe stato salvato da Gesù Cristo, mentre chi non lo fa rimane come in un limbo e non è come tutti gli altri essere umani salvati. Queste, dette in parole semplici, sono dei capisaldi della religione cattolica e chi ragiona un po' capisce che c'è una piccola grande forzatura che discrimina e, in molti casi, ti fa sentire anche in colpa. Su queste basi e altre ridicole credenze, almeno dal mio punto di vista, poggia la chiesa cattolica e la maggior parte del popolo italiano. Io, noi, possiamo anche rispettare chi vuole credere in qualsiasi cosa, anche con un Papa, Francesco, che sembra un'ottima persona. Ma vogliamo anche noi rispetto se non ci vogliamo assolutamente credere. Anche perché non crediamo di essere i soli a pensarla così.

sabato 21 giugno 2014

Viviamo in uno Stato che non applica la sua Costituzione


Art. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
DISATTESO!

Anche il questo caso la Costituzione è valida in teoria, ma in pratica ci si comporta in tutt'altro modo. Innanzitutto la religione cattolica prevale su tutte le altre, considerate quasi alla stregua di sette religiose, ed è addirittura presente nell'insegnamento delle scuole pubbliche, i cui insegnanti sono pagati dalle  nostre tasse, con la presenza di simboli religiosi, come il crocefisso, nelle aule scolastiche e nei tribunali. In alcune regioni poi religioni diverse dalla cattolica hanno difficoltà ad edificare luoghi di culto e pregare. 

venerdì 20 giugno 2014

Firma per una Gorgona libera


Da diversi mesi ormai, insieme all'organizzazione internazionale Avaaz, abbiamo dato vita a due nuove ed importanti petizioni. Spero vorrete  firmarle convidendole con i vostri amici e conoscenti.

La prima petizione si chiama: "Chiudiamo il carcere dell'Isola di Gorgona".
 La seconda petizione si chiama: "No al rigassificatore nel mare del Santuario dei Cetacei".
In Italia esiste un'isola chiamata Gorgona, a sole 19 miglia da Livorno, dove coesistono una colonia penale ed un paese che sta scomparendo a causa del carcere.
Chiudere questa dispendiosissima prigione a cielo aperto è diventata per gli ultimi abitanti ormai una priorità. O il carcere o i gorgonesi è ormai l'unica scelta da fare per non disperdere per sempre la storia e il patrimonio del villaggio degli antichi pescatori. 
La secolare convivenza tra colonia penale gli ultimi abitanti è ormai carta straccia. Siamo arrivati all'interdizione di accedere al proprio luogo di residenza e alla propria casa finché l'isola sarà spopolata come Pianosa e diventerà completamente chiusa ai civili. Sono stati anche di nuovo interrotti i collegamenti marittimi pubblici con l'isola.
Bisogna fermare questo Stato famelico ed incompetente, che passa sopra la vita e gli affetti dei suoi cittadini.
Siamo arrivati a 113 adesioni.
Per firmare clicca qui sotto:


Intanto è già arrivato a Livorno, non lontano dall'isola di Gorgona, un enorme rigassificatore che hanno piazzato in mezzo al mare, proprio all'interno del Santuario dei Cetacei e del Parco dell'Arcipelago Toscano. Inutile dire che tutti gli enti preposti alla salvaguardia di questo territorio non hanno alzato un dito per fermare questa ignominia. Anzi, hanno fatto di tutto per incentivare l'arrivo di questo ecomostro, i cui guadagni andranno in tasca ai promotori e le spese saranno pagate invece sulle bollette Enel di tutti i contribuenti italiani.
Il rigassificatore va fermato a tutti i costi perché darebbe un colpo mortale all'ambiente e alla bellezza del Santuario dei Cetacei, oltre ad essere un pericolo per eventuali esplosioni e per l'utilizzo di sostanze chimiche ripulenti. Per ora il mercato è dalla nostra parte perché nessuno ha fatto un'ordinazione e forse il rigassificatore chiuderà per mancanza di clienti!
Qui siamo a 86 adesioni.

Sistemi parallelli di pubblica disamministrrazione. Riforme sbagliate a tutti i costi e con le persone sbagliate. Pur di dire che le riforme sono state fatte

Qui, mentre moriamo di fame, bisogna capirci, altrimenti è come se viviamo su due dimensioni parallele che non si toccheranno mai. Invece le due rette si incontrano eccome! C'è quindi un 'signore', diciamo così, che è anche lader di una forza politica, che ha il 16 per cento dei voti di chi ha votato recentemente per le europee. Con questo 'signore', che non ha il 21 per cento della seconda forza politica del Paese, il partito della maggioranaza sta facendo la riforma elettorale e del Senato, che prevede il cambiamento dll'art.5 della Costituzione. Insomma l'architrave del nostro Stato. Questo stesso 'signore', però, è stato condannato in via definitiva per evasione fiscale ed interdetto dai pubblici uffici, ha una condanna a 7 anni per prostituzione minorile e tutta una serie di processi passati, presenti e futuri peggio di Al Capone, da cui per la maggior parte si è salvato per leggi ad personam, grazie ad avvocati di fama ed intrallazzi vari. Questo 'signore', tral'altro, l'ho visto l'altro giorno, attorniato da una stuola di bodygard, fare una conferenza a Montecitorio ed insultare i giudici ad un tribunale di Napoli. Ora se, chi ha attualmente un consenso del quasi 41 per cento di chi ha votato, ha come partner privilegiato un 'signore' del genere è anche lui complice di questo 'signore' ed è inaccettabile che ci si possa fare delle riforme del genere, ancorché le stesse riforme fanno anche un po' schifo. Ma non potrebbe essere altrimenti visto lo spessore dei personaggi. Il tutto è avvallato dal Quirinale. Io continuo ancora a chiedermi: ma che Stato è questo, perché il 16 per cento vota ancora questo 'signore' e perché il M5S è andato a chiedere qualcosa al 'complice' di questo signore?