Dalla sede centrale del ministero di Giustizia di via Arenula a Roma, sotto protezione della polizia penitenziaria (la stessa che gestisce il carcere dell'isola di Gorgona), qualcuno ha gettato su degli inermi ragazzi che manifestavano per un mondo migliore razzi lacrimogeni. La ministra Severino, che presiede questo dicastero, ha detto che lei non ne sa niente, mentre altre forze di polizia dicono che i razzi sono rimbalzati dalla strada (la stessa cosa che dire che la minorenne Ruby, che andava con il nostro ex presidente del consiglio, era la nipote di Mubarak). La ministra dell'interno Cancellieri ha difeso la polizia che picchiava sedicenni con manganellate al volto mentre erano per terra indifesi, mentre altri sono rimasti una notte in prigione dopo essere stati schedati. Il capo della polizia italiana Manganelli (ritorno il nome manganello...) guadagna 600.000 euro l'anno. Il vice capo della polizia italiana si è appena dimesso perché avrebbe favorito appalti al suo ministero (al nostro ministero...). Un ex primo ministro di tutte le stagioni, Giuliano Amato, che prende 30.000 euro di pensione al mese (la maggior parte delle nostre nonnette ne prende meno di 800 e molte meno di 500, tassate, mentre l'età pensionabile è stata alzata per tutti a 65 anni), ha detto che il vitalizio ai parlamentari deve essere dato subito perché a 40 anni non sanno cosa fare. La corte costituzionale dice che i privilegi ai parlamentari e ai dirigenti pubblici (prendono stipendi da 200.000 euro in su l'anno, spesso per non fare niente) non si possono toccare, mentre quelli ai poveri cristi si toccano eccome. A chi ha rubato milioni di euro con gli appalti pubblici si danno condanne di pochi anni come a un ladro di polli, senza chiedergli di restituire il maltolto. Dei giudici livornesi chiudono un sito web sull'isola di Gorgona, come se fosse quello di neonazisti, mentre ne lasciano aperti altri inguardabili e fuorilegge.
Sono solo alcuni della migliaia di esempi di come funziona il nostro Stato, che ormai è fuori controllo, in mano a pochi privilegiati, gestito da 'professori' che non conoscono la realtà e guadagnano fior di quattrini. Fuori dai palazzi, ai quali la polizia non fa avvicinare manganellando studenti e lavoratori, padri e figli, i cittadini non arrivano a fine mese, alcuni non hanno nemmeno da mangiare, sono costretti a pagare tasse che mantengono i privilegi di pochi (sennò ti levano la casa o ti sequestrano l'auto a forza), i piccoli imprenditori chiudono perché tutto va in tasse e non si vende più.
Intanto alla rai si continuano a stipulare contratti milionari, i giornalisti starnazzano nei talk show da balera, i giornali ripetono gli stessi ritornelli intervistando sempre le stesse persone, quelle che ci hanno rubato tutto.
Montezemolo, Monti, Casini, vorrebbero governare ancora l'Italia. Di Pietro è in confusione. Il Pd ha i papi come suoi uomini simbolo... . Cardinali e prelati decidono i nostri leader.
La proprietà e la ricchezza è di pochi. Gli altri non hanno più nulla, nemmeno il cibo controllato dalla mala della grande distribuzione.
Il cittadino, l'uomo e la donna italiani sono soli. Gli hanno preso tutto, ridotto sul lastrico i loro figli, tolto ogni speranza per il futuro. Gli hanno tolto anche la parola.
Lo Stato, questo Stato, non ci rappresenta più. Non ci protegge più, ma ci angustia. Va rifondato.
Nessun commento:
Posta un commento