sabato 17 novembre 2012
Malindi. Lo squallore all'amatriciana
Non credevo ai miei occhi e alle mie orecchie. Il tatto e l'odore, si sa, in tv non si può. Un'armata brancaleone di italiani all'amatriciana hanno invaso Malindi e dintorni, in Kenia, portando il peggio dell'italiano doc nostrano. Che squallore. Guardavo quella pelle incartapecorita di un briatore qualsiasi e di un ex premier alla frutta, che per alcuni deficienti dovrebbero essere addirittura degli status symbol di perfetta riuscita in una società malata, e mi veniva da vomitare. Dietro di loro una pletora di replicanti che si ritrova nei bordelli dei luoghi. Mi dispiaceva per la mia Africa, per quello squallore ostentato, quella ricchezza sfrontata che fa a pugni con i rilievi Masai e la semplicità di chi non ha niente. Questi satrapi, questi sepolcri imbiancati, vanno a sporcare anche là, dove la natura e il caldo erano riusciti a frenare l'ignominia. Che schifo essere italiani in Kenia!
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